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Terre d'Oltrepò senza guida e con la vendemmia alle porte: si va verso il commissariamento

Crisi alla cantina Terre d'Oltrepò: si va verso il commissariamento, ma l'ex ceo Callegari dice: «Lo sbocco più probabile è la liquidazione». A rischio la vendemmia 2025, Torrevilla pronta ad accogliere alcuni conferitori

 
01 agosto 2025 | 15:41

Terre d'Oltrepò senza guida e con la vendemmia alle porte: si va verso il commissariamento

Crisi alla cantina Terre d'Oltrepò: si va verso il commissariamento, ma l'ex ceo Callegari dice: «Lo sbocco più probabile è la liquidazione». A rischio la vendemmia 2025, Torrevilla pronta ad accogliere alcuni conferitori

01 agosto 2025 | 15:41
 

La strada è ormai delineata per il futuro della cantina sociale Terre d'Oltrepò. Si va dunque verso il commissariamento, l'unica via di uscita per garantire la gestione della vendemmia che, per alcuni viticoltori, soprattutto nella zona della Valle Versa scatterà già a partire dalla prossima settimana con il Pinot Nero per la basi spumante. Nelle ore scorse non si è presentato nessuno per il rinnovo del Cda della più grande cantina della Lombardia: alla scadenza non sono state depositate candidature.

Terre d'Oltrepò senza guida e con la vendemmia alle porte: si va verso il commissariamento

Terre d'Oltrepò: chiesto il commissariamento

Terre d'Oltrepò, ultima chiamata a vuoto

Va quindi a vuoto l'ultima chance dei collegi sindacali (ovviamente tutti dimissionari) che aveva l'obiettivo, secondo lo statuto aziendale e il Codice Civile, di dare una guida alla cantina con sede a Broni. Infatti avevano convocato un'assemblea per i prossimi 8 e 9 agosto con l'intendo di smuovere le acque dopo l'empasse causata dalle dimissioni del Cda guidato da Umberto Callegari e dalla rinuncia, in poche ore dall'elezione, dei consiglieri nominati ad inizio luglio.

Terre d'Oltrepò senza guida e con la vendemmia alle porte: si va verso il commissariamento

Terre d'Oltrepò: è scontro sui debiti

Gli stessi collegi ad inizio settimana avevano già lanciato un appello rivolto principalmente alle istituzioni per la “nomina immediata di un Cda che prenda in mano la situazione” (come si legge in una nota). Ma la speranza dei collegi è andata vana proprio in queste ore e si fa sempre più marcata l'ipotesi di un commissariamento che sbrighi le pratiche immediate della vendemmia 2025. Nel frattempo anche il mondo politico del territorio fa sentire la sua voce, compresa quella sindacale.

Terre d'Oltrepò, scontro sui debiti

«Siamo preoccupati per i lavoratori, servono soluzioni urgenti - spiega la direzionre della Uil Pavia ed in particolare la sigla Uila, la categoria agroalimentare -. Come se non bastasse la situazione debitoria della cantina, viene ventilato un debito di 20 milioni di euro verso le banche, che la vecchia dirigenza ha sempre minimizzato, restano pesantissimi anche i debiti verso i conferitori per la vendemmia del 2024. Senza dimenticare quelli verso i fornitori. E all'orizzonte le nubi sono sempre più cupe, in particolare dopo la mancata nomina del nuovo Cda».

Terre d'Oltrepò senza guida e con la vendemmia alle porte: si va verso il commissariamento

L'ex ceo di Terre d'Oltrepò Umberto Callegari

Una cifra che l'ex ceo Umberto Callegari contesta: «I debiti bancari non sono di 20 milioni di euro, ma, se non sbaglio, di circa 12. Una delle tante menzogne che hanno condotto a questa situazione». Quindi spiega: «In qualità di amministratori, abbiamo preso atto della decisione della Regione e delle associazioni di promuovere una discontinuità nella governance, pur in presenza di rischi evidenti legati a tale scelta. Questi rischi sono stati ulteriormente amplificati dalla presentazione di una lista che, per stessa ammissione dei suoi promotori, risultava priva delle competenze necessarie per affrontare la complessità della situazione. Abbiamo tentato, senza esito, di scongiurare questo scenario. Per favorire un passaggio ordinato, abbiamo rassegnato le dimissioni un mese fa. Da allora, la situazione è rapidamente degenerata. Le conseguenze ricadranno ora sui soci e sul territorio. Si discute di un possibile commissariamento, ma temo - come già evidenziato - che lo sbocco più probabile possa purtroppo essere una procedura di liquidazione».

Terre d'Oltrepò, la mano tesa di Torrevilla

Nel frattempo Torrevilla, l'altra cantina sociale del territorio oltrepadano, è pronta a tendere una mano a circa una trentina di soci conferitori di Terre d'Oltrepò. A comunicarlo è il presidente Barbieri che sulla stampa locale ha confermato di mettere a disposizione gli impianti della realtà con sede a Codevilla di un drappello di viticoltori pronti per la vendemmia. Sarebbero un centinaio coloro che hanno bussato alla porta di Torrevilla vista la situazione di Terre, ma il presidente Barbieri ha deciso, insieme al Cda, di tutelare in primis i soci storici per poi accettare una trentina di altre adesioni per evidenziare l'impegno di Torrevilla in un momento così complicato e difficile per il territorio.

Via Sansaluto 81 27043 Broni (Pv)
Tel +39 0385 51505

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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