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Molino Paolo Mariani
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Aspettando Vinitaly: in Italia e Usa cresce l'interesse degli under 44 per il vino

Presentato ufficialmente Vinitaly 2025. Da uno studio dell'Osservatorio Uiv-Vinitaly sui consumatori under 44 in Italia e Usa emerge un crescente interesse per vini ultra premium e un cambiamento nei consumi

27 marzo 2025 | 17:31

Aspettando Vinitaly: in Italia e Usa cresce l'interesse degli under 44 per il vino

Presentato ufficialmente Vinitaly 2025. Da uno studio dell'Osservatorio Uiv-Vinitaly sui consumatori under 44 in Italia e Usa emerge un crescente interesse per vini ultra premium e un cambiamento nei consumi

27 marzo 2025 | 17:31

L'Osservatorio Uiv-Vinitaly ha presentato i risultati di un'analisi sui consumatori di vino under 44 in Italia e negli Stati Uniti, in occasione della conferenza stampa di presentazione del 57° Salone internazionale del vino e dei distillati, in programma dal 6 al 9 aprile a Veronafiere. Lo studio ha messo in luce le tendenze e i comportamenti di consumo dei giovani consumatori in entrambi i Paesi, che rappresentano il 60% del fatturato complessivo delle vendite di vino italiano.

Aspettando Vinitaly: in Italia e Usa cresce l'interesse degli under 44 per il vino

Vinitaly 2025 è stato presentato nel corso di una conferenza stampa

Vino, uno status symbol per i giovani

L'analisi si è concentrata su Millennials (28-44 anni) e GenZ (dai 21 ai 27 anni), evidenziando un interesse crescente per il vino tra queste fasce di età, nonostante un contesto generale di calo dei consumi. In particolare, il report ha sfatato alcuni miti legati al rapporto tra giovani e vino, dimostrando che le nuove generazioni non sono indifferenti a questa bevanda, ma anzi, sono disposte a investire in etichette di fascia alta. Negli Stati Uniti e in Italia, i consumatori under 44 sono particolarmente propensi a spendere per vini ultra premium, contrariamente a quanto suggerito da alcuni stereotipi.

Aspettando Vinitaly: in Italia e Usa cresce l'interesse degli under 44 per il vino

I consumi di vino tra gli under 44 sono stabili

Per i giovani consumatori, il vino non è solo un complemento al cibo, ma spesso assume un valore simbolico. Se, per i consumatori over 44, il vino è considerato un'esaltazione del cibo, questa visione perde rilevanza tra Millennials e GenZ. In Italia, il 56% dei giovani considera il vino come un "fashion statement", una percentuale significativamente più alta rispetto al 28% dei Boomers. Questo trend è stato definito dall'Osservatorio Uiv-Vinitaly come la nascita di una nuova categoria di consumatori, i cosiddetti "Status Seekers". Sebbene rappresentino solo l'11% dei consumatori abituali, questi giovani generano il 24% del volume e il 35% del valore del mercato del vino negli Stati Uniti.

In termini di acquisti, circa il 31% del valore complessivo delle vendite di vino negli Stati Uniti proviene dalla fascia ultra premium, con una prevalenza tra i consumatori under 44. In Italia, il valore dei vini di alta gamma rappresenta solo il 10% degli acquisti totali, ma circa la metà di questi acquisti proviene da giovani consumatori. Un altro aspetto interessante riguarda la fedeltà ai brand: gli under 44 sono meno propensi a fidelizzarsi a marche specifiche rispetto ai consumatori più anziani, con circa il 50% di infedeli tra i giovani, rispetto al 33% tra gli over 44. La socialità gioca un ruolo fondamentale nelle abitudini di consumo del vino per i giovani, specialmente negli Stati Uniti, dove il 70% dei giovani ha aumentato il consumo di vino grazie alla maggiore socializzazione. Il vino continua a essere apprezzato come elemento di convivialità, sebbene il legame tradizionale con il cibo stia perdendo importanza tra i consumatori più giovani.

Vino: consumi stabili tra i giovani, in diminuzione tra gli over

Contrariamente alla percezione comune che vede i giovani consumatori meno inclini al vino, i dati mostrano che i Millennials e GenZ sono quelli che mantengono più stabile il consumo della bevanda, anche se in quantità inferiori rispetto agli over 44. Negli Stati Uniti, il 31% dei giovani under 44 ha aumentato il consumo di vino, mentre solo il 9% dei consumatori più maturi ha fatto lo stesso. In Italia, il calo dei consumi è trasversale, ma i giovani under 44 sono quelli che maggiormente contrastano questa tendenza. In entrambi i Paesi, la tendenza "sober curious", ovvero la volontà di provare periodi di astinenza dal vino, è più pronunciata tra i giovani. Negli Stati Uniti, circa il 60% della GenZ è disposta a sperimentare periodi di astinenza, con percentuali simili in Italia (46%). Al contrario, la propensione per l'astinenza tra i consumatori più anziani è significativamente inferiore, con una media di circa il 30% negli Stati Uniti e il 25% in Italia.

Vinitaly, l'edizione 2025

Vinitaly 2025 vedrà la partecipazione di circa 4.000 aziende e un quartiere espositivo al completo. L'edizione di quest'anno si presenta come un importante punto di riferimento per il vino italiano, attirando operatori provenienti da oltre 140 Paesi e con un particolare focus sul rafforzamento delle relazioni internazionali. La manifestazione rappresenta una delle più grandi occasioni di business per il made in Italy enologico. Alla conferenza stampa di presentazione del 57° Vinitaly, oltre ai vertici di Veronafiere, sono intervenuti Lorenzo Fontana, presidente della Camera dei deputati, Alessia Rotta, assessore al Commercio e attività produttive del Comune di Verona, Matteo Zoppas, presidente Ice e Francesco Lollobrigida, ministro dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.

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Il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida alla presentazione di Vinitaly 2025

L'internazionalizzazione e la promozione del vino italiano continuano a essere al centro delle strategie di Veronafiere. La 57ª edizione di Vinitaly non solo si conferma come un osservatore delle tendenze del mercato, ma evolve verso un ruolo da incubatore delle stesse, ampliando e diversificando le opportunità per le aziende espositrici. Secondo il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo, sono stati compiuti importanti passi per collaborare con istituzioni, ambasciate, ICE e camere di commercio internazionali per sostenere la competitività del settore e ampliare la visibilità del vino italiano sui mercati internazionali.

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Tutto pronto per l'edizione 2025 di Vinitaly

Vinitaly 2025 si propone come il principale appuntamento per i buyer internazionali del settore vinicolo. L'obiettivo è confermare la presenza di circa 30.000 buyer provenienti da diverse parti del mondo, inclusi gli Stati Uniti, per alimentare la più grande “agenda business” del vino italiano. Adolfo Rebughini, direttore generale di Veronafiere, ha annunciato che sono stati selezionati 1.200 top buyer provenienti da 71 Paesi, tra cui Stati Uniti, Canada, Cina, Regno Unito, Brasile, India, Singapore, Giappone e Corea del Sud. Per l'area europea, i mercati più rappresentati sono Germania, Svizzera, e il Nord Europa.

Vinitaly, i trend

Dai mercati ai trend, Vinitaly rappresenta un incubatore delle tendenze che da sempre intercetta, monitora e analizza al fine di potenziare servizi e contenuti per le aziende espositrici e per il settore. «Vanno in questa direzione - ha commentato Rebughini - il progetto dedicato ai vini NoLo che entrano per la prima volta nel programma della rassegna sia a livello espositivo nell'area Mixology che contenutistico. Sono infatti due i focus in calendario: il primo sulle attese del mercato e il secondo sulle tecnologie 0.0. Spazio anche ai RAW Wine e ai vini di Amphora Revolution, che si inserisce nella 57ª edizione del Salone. Tra le novità, anche quella specifica sull'enoturismo. Debutta infatti il numero zero di Vinitaly Tourism, con la partecipazione di tour operator nazionali ed esteri specializzati da Stati Uniti, Spagna e Germania. Un progetto che, in prospettiva, potrebbe entrare anche nei palinsesti delle tappe estere della manifestazione in Asia, Sud e Nord America».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
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