Dopo che il governo italiano ha dato il via libera, il 1° gennaio, alla produzione di vini dealcolati, i no-low alcol faranno il loro ingresso ufficiale nella prossima edizione di Vinitaly. La notizia arriva direttamente da Gedda, in Arabia Saudita, dove i vertici di Veronafiere hanno annunciato questa importante novità durante la masterclass “Italian Grapes Reimagined: an Alcohol free Tasting Experience”. Il tutto si inserisce nell'ampio piano di sviluppo della manifestazione, che si terrà a Verona dal 6 al 9 aprile, con l'obiettivo di rendere ancora più competitivo il Salone internazionale dei vini e distillati.

Vinitaly 2025: dopo il via libera del governo alla produzione, i vini dealcolati debuttano a Verona
I vini no-low debuttano a Vinitaly: un'occasione per aprire nuovi mercati
L'iniziativa segna un cambio di passo per Vinitaly, che punta così a restare un crocevia per le tendenze del comparto. Come sottolinea Federico Bricolo, presidente di Veronafiere, si tratta infatti di un'occasione per aprire nuovi mercati e rispondere alle sfide della trasformazione della domanda: «Vinitaly è crocevia delle tendenze che da sempre intercetta, monitora e analizza al fine di potenziare servizi e contenuti per le nostre aziende espositrici e per il settore. In questa ottica, da quest'anno, i vini no-low alcol entrano per la prima volta nel programma della rassegna per potenziare il ruolo di Vinitaly, che apre nuovi mercati e affronta le sfide dell'evoluzione della domanda».

Federico Bricolo, presidente di Veronafiere
Secondo Adolfo Rebughini, direttore generale di Veronafiere, questa nuova direzione non è un esperimento isolato, ma l'inizio di un percorso strutturale: «Il progetto pilota che va dal prodotto alla formazione fino alla tecnologia dedicata si consoliderà nelle prossime edizioni diventando strutturale. L'obiettivo è di rappresentare un mercato complementare ai vini di denominazione in forte crescita su scala globale e di potenziare la competitività di Vinitaly in una fase di profonda trasformazione del comparto». In sostanza, Vinitaly intende abbracciare il cambiamento senza rinunciare alla propria identità, aprendosi però a nuovi scenari che includono la crescente domanda di alternative zero e low alcol.
A Vinitaly 2025 due eventi dedicati ai vini dealcolati. Ma anche un'enoteca ad hoc
A dimostrazione di questa strategia, Vinitaly 2025 dedicherà due eventi chiave ai vini dealcolati. L'8 aprile è in programma “Zero alcol e attese del mercato”, un approfondimento sull'evoluzione della domanda per questo segmento, mentre il 9 aprile si terrà “Tecnologia 0.0: produzione e innovazione a confronto”, un'occasione per discutere delle tecnologie emergenti legate alla produzione di vini no-low alcol. Entrambi gli appuntamenti saranno realizzati in collaborazione con Unione italiana vini (Uiv) e supportati dall'Osservatorio Uiv-Vinitaly, per fornire una lettura accurata di questo fenomeno in rapida crescita.

No-low alcol a Vinitaly: una nuova era per il vino italiano
Ma non è tutto: i vini no-low alcol saranno protagonisti anche negli spazi espositivi della fiera. Vinitaly presenterà un'enoteca interamente dedicata ai vini dealcolati, con un banco mescita esclusivo. Inoltre, il padiglione mixology farà spazio ai dealcolati anche nei cocktail, offrendo un assaggio concreto delle potenzialità di questo mercato. Si tratta di un'iniziativa che conferma la volontà di Veronafiere di puntare non solo sulla qualità, ma anche sull'innovazione, per mantenere Vinitaly al passo con le nuove esigenze dei consumatori e delle aziende.