Tema centrale della 32ª edizione della Chianti Classico Collection è stata la sostenibilità, ovvero l’impegno dei produttori nel rispetto dei tre capisaldi del nuovo protocollo del Chianti Classico, ossia ambientale, sociale e culturale. Questo protocollo prevede 58 criteri, con l’obiettivo di mettere, in futuro, nelle etichette dei vini di chi si certificherà un simbolo dedicato.

La 32ª edizione della Chianti Classico Collection si è tenuta alla Leopolda di Firenze
Chianti Classico: l'evento alla Leopolda
A rappresentare questo tema e ad accogliere i visitatori alla Stazione Leopolda di Firenze, il Gallo Nero si è trasformato in un’installazione vegetale con piante spontanee. Una Collection sempre molto partecipata, quest’anno con un record di presenze, ben 218 produttori presenti e 790 etichette in degustazione, oltre all’opportunità di scoprire le ultime annate di Chianti Classico 2023, Riserva 2022, Gran Selezione, Vin Santo e Olio Dop Chianti Classico.

Il Gallo Nero si è trasformato in un’installazione vegetale con piante spontanee
Una denominazione definita dinamica, nonostante uno scenario carico di incertezze, che cresce in valore con un miglioramento del 2,4%, capace di migliorarsi. Come ricorda il presidente del Consorzio, Giovanni Manetti, negli ultimi dieci anni è stata introdotta la Gran Selezione, che sta dando grandi soddisfazioni, non solo nel miglioramento della percezione dell’immagine del Chianti Classico, ma soprattutto sta tracciando la strada per il futuro. Apprezzata anche la divisione del territorio in Unità Geografiche Aggiuntive, 11 aree all’interno della zona del Chianti Classico, che consentono di comprendere meglio il rapporto vino-territorio.
Numeri della denominazione
Sono 7.000 ettari a vigneto per una produzione media annua (considerando gli ultimi 10 anni) tra i 35/38 milioni di bottiglie, destinate a 160 paesi nel mondo. Gli Usa si confermano al primo posto con il 36% delle bottiglie, seguiti dal mercato interno con il 20%. A seguire, il Canada, il Regno Unito e, più distaccati, i mercati di Germania (4%), Svezia (che rappresenta il 5%, insieme agli altri Paesi scandinavi), Francia, Benelux (4%), Svizzera (3%) e Giappone (2%).

Giovanni Manetti, presidente del Consorzio Chianti Classico
Vendemmia 2024
La vendemmia 2024 è stata molto buona per quantità, superando i 300mila ettolitri (bisogna risalire al 2019 per un dato simile), ma anche per la sanità delle uve. Un’annata che ricorda gli anni Ottanta e Novanta per la maturazione completa delle uve.

La vendemmia 2024 è stata molto buona per quantità, superando i 300mila ettolitri
Nuovo ambasciatore ad honorem del Chianti Classico
È Thomas Ilkjaer, scrittore e wine educator danese, il nuovo ambasciatore ad honorem del Chianti Classico. È anche il co-fondatore della Vinakademiet (il braccio danese della Scandinavian Wine Academy), dove attualmente riveste il ruolo di direttore e insegnante principale.

Thomas Ilkjaer e Giovanni Manetti
La Danimarca è stata, infatti, uno dei mercati che nel 2024, nonostante la complessa congiuntura internazionale, ha registrato un importante aumento delle vendite dei vini del Gallo Nero (+18,8% in volume, fonte: Maxidata).

Premio Giulio Gambelli 13ª edizione
L'Aset Associazione Stampa Enogastroalimentare Toscana ha festeggiato i 100 anni dalla nascita di Giulio Gambelli, il maestro del Sangiovese scomparso nel 2012, con la 13esima edizione del premio. Ad aggiudicarsi il riconoscimento è stato Marco Zito, enologo livornese, di origini campane, con studi al Sant’Anna di Pisa ed esperienze in Australia. Oggi è responsabile della produzione eroica di Terenzuola, tra Liguria e Toscana.