Le dita del piede, la sua pianta, e però fino al tallone no, non ci arriviamo. Parliamo del piede inguainato in quello Stivale che è il nostro Bel Paese e allora stiamo parlando di una magia del Creato: circa un centinaio di chilometri della costa ionica reggina. Esposizione a sud, ed Eolo comanda che qui a soffiare ci sia lo Scirocco. Immersione totale in profluvio di sensi. A prorompere tra essi, e non che gli altri siano vagamente ancillari, è il senso dell'olfatto. Qui abita il bergamotto. E il bergamotto, nulla è a caso, abita solo qui. Il suo nome importante è Citrus bergamia Risso, ma noi tutti lo si chiama bergamotto e va bene così. L'etimologia più verosimile è “Begarmundi”, parola turca che significa “pero del signore”, dovuta alla forma del frutto simile alla pera bergamotta.

Italicus, il rosolio moderno che profuma di Mediterraneo
L'olio essenziale che si ricava dal Bergamotto è utilizzato nell'industria cosmetica, sia per fissare il bouquet aromatico dei profumi, sia per armonizzare le altre essenze contenute. E adesso, finalmente, ci si è accorti del bergamotto anche per utilizzi nella liquoristica e, nel suo ampio ambito, più precisamente parliamo di rosolio. Alle origini, non va dimenticato, il rosolio assurgeva a protagonista dell'aperitivo del pranzo domenicale, quando nelle case dei “signori” arrivavano gli ospiti “illustri”, le persone importanti del paese. La scoperta del bergamotto quale ingrediente augusto e solare del rosolio la si deve a Giuseppe Gallo, creatore del Rosolio di Bergamotto Italicus.
In Italicus le erbe aromatiche mediterranee e le note agrumate del bergamotto
Originario della divina Costiera amalfitana, Gallo coltiva la passione per la mixology fin da bambino, quando assisteva incuriosito alla preparazione casalinga del limoncello. Italicus, il prodotto che ha concepito, porta tutto il suo amore per le erbe aromatiche mediterranee e le note agrumate del bergamotto calabrese. Quanta pregevolezza estetica è data dalla bottiglia, un piccolo capolavoro di Stranger & Stranger, e quanta bontà si ritrova nella bottiglia: note agrumate che il bergamotto ulteriormente esalta, al contempo rendendole armoniche.

Giuseppe Gallo, ceo di Italicus
Giuseppe Gallo, vent'anni di esperienza nell'ospitalità e nel bartending, da esperto mixologist è stato bene attento, nell'esitare la sua creatura Italicus, a che essa sapesse valentemente concorrere alla creazione di cocktail. Giuseppe Gallo ha in sé una vocazione che è divenuta sua commendevole mission. Lo definiremmo sorta di mecenate nel campo della mixology. Forma allievi, i più meritevoli tra i quali segue attentamente onde prefigurare a costoro fulgidi percorsi di carriera e grandi soddisfazioni professionali.
Oggi, in qualità di ceo di Italicus (dal 2020 in partnership globale con il gruppo Pernod Ricard), Giuseppe Gallo si accinge a posizionare Italicus come punto di riferimento nel panorama dell'aperitivo e del bere miscelato made in Italy. Anche queste creazioni originali, così piacevoli al palato, così preziose ed utili per come sono duttili nell'utilizzo, stanno concorrendo (ma non è che gliene si faccia colpa, tutt'altro) alla caduta tendenziale del consumo di vino, soprattutto tra le giovani generazioni.

Italicus, il rosolio al bergamotto che piace ai giovani e conquista i bartender
Consumi in crescita, questi dei liquori quali l'Italicus, in sintonia con la tendenza emergente, sebbene ancora non vistosamente palese, di un bere conviviale che non sia vissuto come atto impegnativo bensì come inno alla serenità. E di questi tempi, sappiamo tutti bene, quanto di ciò abbiamo bisogno e quanto, nell'imminenza della bella stagione, a ciò aneliamo.