L’occasione della ottava edizione di Taste Alto Piemonte - il tradizionale evento promosso dal piccolo ma coeso Consorzio Tutela Nebbioli Alto Piemonte, guidato dal motivato ed energico connubio formato da Andrea Fontana (Presidente) e Lorella Zoppis (VicePresidente) ci ha dato modo di tuffarci in degustazioni, masterclass e itinerari turistici che hanno evidenziato le mille sfaccettature di questa affascinante area del Piemonte, tradizionalmente vocata per la viticoltura fin dall’epoca preromana.

L’edizione 2025 di Taste Alto Piemonte è stata ospitata nelle sale del Grand Hotel des Iles Borromées di Stresa
Territorio e terroir dell’Alto Piemonte
Un territorio dove montagna e collina convergono in suoli complessi e climi freschi in una sorta di “terra di mezzo” stretta fra le Alpi e la **Pianura Padana” che include aree pedemontane e vallive caratterizzate da matrice di sabbie, porfiriti, quarziti e porzioni di terra rossa ricca di minerali. Condizioni ideali per la coltivazione del Nebbiolo (localmente denominato anche Spanna o Prunent) come per gli altri vitigni autoctoni come la Croatina, la Vespolina, l’Uva Rara (o Bonarda Novarese), o il bianco Erbaluce ma anche qualche internazionale ormai di casa come il Merlot in Valdossola, eredità degli scambi frontalieri con il confinante Ticino.

L’evento ha riunito a Stresa oltre cinquanta produttori
La matrice comune dei vini dell’Alto Piemonte sono eleganza, freschezza, tannini decisi e schietti e spiccata longevità: profili che riflettono escursioni termiche significative, vendemmie tardive controllate e un’attenta gestione del vigneto su pendenze spesso ripide. In particolare nella Valdossola, si tratta di una viticoltura eroica, storicamente legata a piccoli appezzamenti terrazzati, pratiche artigianali e a una forte relazione tra vino e terroir.
Negli ultimi decenni le denominazioni minori stanno poco a poco recuperando prestigio grazie a una nuova leva di produttori impegnati a tenere viva la tradizione familiare attualizzandola con sperimentazioni e ricerca agronomica, valorizzando microzone e cru che, per eterogeneità di suoli, sono capaci di esprimere marcate differenze enologiche a distanza di pochi filari di vigna.
Taste Alto Piemonte 2025: degustazioni e masterclass
Tornando alla cronaca dell’edizione 2025 di Taste Alto Piemonte, a fianco del lusinghiero successo di pubblico e di addetti ai lavori (più di 1200 i partecipanti ai banchi di degustazioni) l’evento - nella sua prima uscita sulle sponde del Lago Maggiore, ospite delle storiche ed eleganti sale del Grand Hotel des Iles Borromées di Stresa - ha previsto per un ristretto gruppo di giornalisti italiani e stranieri anche una puntuale e ben organizzata degustazione, condotta da una profonda conoscitrice dell’area come la Sommelier AIS, Francesca Cartini.

Taste Alto Piemonte: i vini in degustazione
La masterclass ha inanellato 50 sfumature di Nebbiolo (per la precisione 48 più due “bianche incursioni” di Erbaluce) in rappresentanza delle 10 denominazioni tutelate dal Consorzio, capace di tenere in squadra blasonate Docg come Gattinara e Ghemme e micro-realtà da 15-25 mila bottiglie annue come Fara Doc, Sizzano Doc, Boca Doc, Lessona Doc e Valli Ossolane Doc, tutte comunque di grande interesse enologico, pregiati tasselli di un variegato ed interessante mosaico vitivinicolo.
Sintesi delle denominazioni e bottiglie segnalate
Boca Doc
Zona collinare a nord-ovest di Novara, generalmente poggiata su suoli porfirici e sabbiosi legati all’esplosione del vulcano della Valsesia. I vini (a base Nebbiolo con piccole percentuali di Vespolina e Uva Rara) sono caratterizzati da tannini domati, buona acidità e profumi floreali e speziati; bella freschezza e discreta capacità d’invecchiamento.
- Bottiglie annue prodotte (2024): circa 25.000
- Etichette segnalate: Davide Carlone - Boca Doc 2021 (Nebbiolo 85%, Vespolina 15%); Podere ai Valloni “Vigna Cristiana” Boca Doc 2016 (Nebbiolo 70%, Vespolina 20%, Uva Rara 10%).
Bramaterra Doc
Piccola e vocata area composta di sette paesi tra la Valsesia e la Valle dell’Agogna. I vini, sempre a base Nebbiolo, completati da Vespolina e Croatina, mostrano struttura tannica robusta, note di sottobosco, erbe aromatiche e una spiccata mineralità.
- Bottiglie annue prodotte (2024): circa 50.000
- Etichette segnalate: Odilio Antoniotti Bramaterra Doc 2021; Noah “Rocce di luce” Bramaterra Doc 2021.
Colline Novaresi Doc
Denominazione ampia che include varie sottozone attorno a Novara. Caratterizzata da vini rossi a base di Nebbiolo e vitigni complementari, esprime un profilo più variegato e pronto al consumo pur mantenendo freschezza e frutto.
- Bottiglie annue prodotte (2024): circa 950.000
- Etichette segnalate: I Dof Mati Viticultrici “Trama” Colline Novaresi Doc Nebbiolo 2023; Il Roccolo di Mezzomerico “Anfora” Colline Novaresi Doc Nebbiolo 2019.

Presenti oltre 1.200 partecipanti tra appassionati, operatori del settore e wine lover
Coste della Sesia Doc
Allineata alla valle della Sesia, include vini rossi e alcuni bianchi; i rossi a base Nebbiolo presentano tannini fini, acidità marcata e aromi di frutti rossi e fiori secchi.
- Bottiglie annue prodotte (2024): circa 50.000
- Etichette segnalate: Pietro Cassina “Ciuet” Coste della Sesia Doc Nebbiolo 2013.
Fara Doc
Piccola area sul versante orientale della Valsesia, con altopiano argilloso e strati marnosi e ghiaiosi. I vini, a base Nebbiolo completato da Vespolina, si distinguono per struttura elegante, bouquet ricco di spezie e fiori e persistenza tannica.
- Bottiglie annue prodotte (2024): circa 15.000
- Etichette segnalate: Gilberto Boniperti “Barton” Fara Doc 2022; Cantinoteca dei Prolo “Lochera” Fara Doc 2020.
Gattinara Docg
Denominazione prestigiosa sui versanti vulcanici e granitici, vini di Nebbiolo in purezza con tannini setosi, note di viola e ciliegia, e grande longevità.
- Bottiglie annue prodotte (2024): circa 450.000
- Etichette segnalate: Delsignore "Il Putto” Gattinara Docg 2020; Torraccia del Piantavigna Gattinara Docg 2020. Riserva: Antoniolo “San Francesco” 2019; Travaglini “Vigna Ronchi” 2019.
Ghemme Docg
Suoli alluvionali e morenici, vini di Nebbiolo con aromi terziari eleganti, note terrose e trama tannica equilibrata.
- Bottiglie annue prodotte (2024): circa 90.000
- Etichette segnalate: Guido Platinetti “Vigna Ronco Maso” Ghemme Docg 2021; Rovellotti “Chioso dei Pomi” Ghemme Docg 2016.

Un momento della degustazione
Lessona Doc
Piccola Doc con vigneti ripidi, suoli sabbiosi-porfirici, vini con tannini robusti, profili speziati e lunghezza gustativa.
- Bottiglie annue prodotte (2024): circa 25.000
- Etichette segnalate: Tenute Sella 1671 “Omaggio a Quintino Sella” Lessona Doc 2016.
Sizzano Doc
Denominazione limitrofa a Ghemme, vini a base di Nebbiolo, Vespolina e piccole dosi di Uva Rara, profumi di viola, frutti rossi maturi e note balsamiche.
- Bottiglie annue prodotte (2024): 15.000
- Etichette segnalate: Cantina Comero Sizzano Doc 2020.
Valli Ossolane Doc
La più giovane delle denominazioni, Doc dal 2009, comprende la parte più occidentale e montuosa, microclimi alpini e vigneti di alta quota. Vini freschi, sapidi e con acidità vivace.
- Bottiglie annue prodotte (2024): 25.000
- Etichette segnalate: La Cantina di Tappia “Prunent” Valli Ossolane Doc Nebbiolo Superiore 2023; La Cantine Garrone “Prunent Diecibrente” 2022.
Il fascino poliedrico dell’Alto Piemonte
Si conferma come l’Alto Piemonte sia un mosaico di terroir dove il Nebbiolo sfoggia le sue capacità espressive passando dai vini austeri e longevi delle Docg classiche a interpretazioni più immediate e vivaci delle Doc minori. La forza del comprensorio risiede nella capacità di esprimere eleganza, freschezza e tensione, qualità che ne fanno un punto di riferimento per gli appassionati in cerca di vini di carattere e impronta territoriale nitida.