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Tenuta Santi Giacomo e Filippo: degustazioni e relax nelle Marche

Posta all’interno della Riserva Naturale “La Badia”, la Tenuta Santi Giacomo e Filippo è un'azienda agricola a tutto tondo con Wine resort, ristorante Urbino dei Laghi e l’Urbino Horses. Ad oggi le etichette prodotte sono otto

 
10 agosto 2024 | 09:30

Tenuta Santi Giacomo e Filippo: degustazioni e relax nelle Marche

Posta all’interno della Riserva Naturale “La Badia”, la Tenuta Santi Giacomo e Filippo è un'azienda agricola a tutto tondo con Wine resort, ristorante Urbino dei Laghi e l’Urbino Horses. Ad oggi le etichette prodotte sono otto

10 agosto 2024 | 09:30
 

Siamo nella Marche, a cavallo tra Romagna, Toscana e Repubblica di San Marino nel cuore del Montefeltro culla del Rinascimento, all’interno della Riserva Naturale “La Badia”, qui si trova la Tenuta Santi Giacomo e Filippo, azienda agricola a tutto tondo, situata a pochi chilometri dall’esteso comune di Urbino. Si tratta di un antico Borgo contadino del XVIII secolo, abitato fino al 1999, adagiato sulle dolci colline marchigiane, che dopo un sapiente restauro è tornato a vivere. Una realtà agricola che si compone di quattrocentosessanta ettari complessivi ad esclusiva coltivazione biologica dal 1995, certificata C.C.P.B (consorzio per il controllo dei prodotti biologici). E a tal proposito pochi sanno che la Provincia di Pesaro e Urbino è una delle più estese a livello europeo per numero di ettari a coltivazione biologica.

Tenuta Santi Giacomo e Filippo: degustazioni e relax nelle Marche

Tenuta Santi Giacomo e Filippo, azienda agricola a tutto tondo

La storia delle Tenute Santi Giacomo e Filippo

Terre che hanno dato i natali a Gino Girolomoni, tra i padri della agricoltura biologica in Italia. Un progetto agricolo iniziato dalla metà degli anni Ottanta ad opera del nonno di Marianna, Antonio Bruscoli, che ebbe la possibilità di acquisire pezzo dopo pezzo questa oasi naturale, fino ad arrivare al risultato attuale di 360 ettari odierni - cuore della struttura - a cui si aggiungono ulteriori 120 suddivisi in due appezzamenti vicini, ma situati in altri due comuni.

Tenuta Santi Giacomo e Filippo: degustazioni e relax nelle Marche

Marianna Bruscoli della Tenuta Santi Giacomo e Filippo

Oggi la famiglia porta avanti e protegge questo straordinario mosaico ricco di biodiversità; grano, orzo, avena, frutteti, bosco, uliveti e vigneti, riempiono questo spazio-tempo, dove proprio il tempo sembra essersi fermato. Un progetto complesso che si compone di Urbino Resort - l’antico borgo della fine del 1700 che oggi ospita oltre all’azienda agricola e vitivinicola, la spa - situata nell’antico fienile - oltre alle 32 camere ubicate in edifici diversi. Punto peculiare è l’antica chiesetta consacrata di origini trecentesche, parrocchia di Pantiere di Urbino, che dopo un pellegrinaggio durato 10 anni, è tornata a ospitare ciclicamente il quadro de "la Madonna del giro", un rito molto antico, nato negli inizi del 1400 a Silvano un borgo vicino Fermignano. Il quadro attribuito all'urbinate Antonio Viviani, rappresenta la Madonna della misericordia che accoglie il clero ed i fedeli in preghiera sotto il suo manto.

Al Wine resort, si affiancano poi il ristorante Urbino dei Laghi e l’ Urbino Horses con scuola di equitazione e centro per il turismo equestre. Una tenuta che affonda le sue origini anche nell’arte, come dimostrano gli atti dell’Archivio di Stato di Urbino, dove si evince che una parte delle terre della Tenuta apparteneva alla nonna paterna di Raffaello Sanzio, Isabecta De Lominis, madre di Giovanni Santi. Certa è anche la frequentazione di questi luoghi da parte dello stesso Raffaello Sanzio e del Duca di Montefeltro, che qui aveva il suo casino di caccia.

Tenuta Santi Giacomo e Filippo, l’ultimo progetto

Entrando nel vivo del più recente progetto viticolo, iniziato intorno al 2006 per volontà del fratello di Marianna, Alberto, dopo l’incontro con l’enologo Roberto Potentini, che ancora oggi segue l’azienda, è un progetto ancora in fieri, ma che sta mettendo sotto i riflettori varietà a bacca bianca quali Incrocio Bruni 54, Biancame Verdicchio, e Montepulciano e Sangiovese grosso per la bacca rossa. Non mancano varietà internazionali, tra cui spicca il Syrah vinificato in rosa, il loro Ca’ Rosello, un fresco e scorrevole Igt Marche Rosato.

Tenuta Santi Giacomo e Filippo: degustazioni e relax nelle Marche

I terreni lungo il fiume Foglia sono destinati alla bacca bianca, mentre quelli sulla collina ai vitigni a bacca rossa

Va sicuramente detto che quest’area non ha una sua storica predisposizione per la viticoltura, ma è davvero interessante il lavoro che questa giovane realtà sta sviluppando in particolare sulla bacca bianca. I terreni lungo il fiume Foglia sono destinati alla bacca bianca, mentre quelli sulla collina ai vitigni a bacca rossa. I vigneti dislocati tra 80 e 220 metri s.l.m. insistono su un suolo di medio impasto, tra l’argilloso e il limoso. La cantina ha aperto le sue porte solo nel 2016, un percorso lungo, ma che ha visto l’azienda affrontare una consapevolezza graduale, attraverso le prove fatte nella cantina sperimentale dell’Assam (l’Agenzia per l’innovazione nel settore agroalimentare della Regione Marche), che li ha aiutati a comprendere quali fossero le potenzialità dei terreni.

I vini di Tenuta Santi Giacomo e Filippo

Ad oggi le etichette prodotte sono ben otto, suddivise tra due spumanti metodo Martinotti - con un progetto in fieri di metodo classico - due vini più di impronta quotidiana - il Igt Marche Bianco Fogliola nella versione in Bianco e Rosso, lavorati proprio per dare vini scorrevoli e gioviali - e ancora il Igt Marche Rosso Fortercole, un Sangiovese grosso 100% e non da ultime le duplici versioni del Igt Marche Bianco Bellantonio, lavorato con acciaio in una versione e cocciopesto cementizio nel secondo caso. Un’etichetta dedicata in ricordo del nonno Antonio, che si rivela fresco, profumato e giovanile nella versione acciaio e più asciutto e diretto in quella in cocciopesto.

Tenuta Santi Giacomo e Filippo: degustazioni e relax nelle Marche

Ad oggi le etichette prodotte sono ben otto

Questi ultimi sono prodotti con Incrocio Bruni 54 100%, varietà messa in campo dal professor Bruno Bruni, noto ampelografo marchigiano nel 1936, frutto dell’idea di “arrotondare” gli spigoli del Verdicchio, incrociandolo per impollinazione con il Sauvignon. Alla struttura e all’acidità del Verdicchio, con tutta la sua fierezza, si è andata così ad aggiungere la nota aromatica e floreale del Sauvignon. Varietà che nel tempo è andata man mano scomparendo, ma grazie alla passione di aziende desiderose di ridargli “vita”, è stato riportato in campo. Poco meno di 30 ettari nell’intera regione Marche con una ventina di cantine a vinificarlo. Una visione, quella della famiglia Bruscoli, che partendo dalla visione di Nonno Antonio, ha deciso di continuare a portare avanti tante idee, in un contesto di incredibile bellezza, che rivive le tracce di un passato, proiettandole verso il futuro.

Tenuta Santi Giacomo e Filippo
Via San Giacomo in Foglia 7 - 61029 Urbino
Tel 0722 580305

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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