L'attesa è terminata, finalmente. La lista dei cocktail Iba avrebbe dovuto essere pronta per i Mondiali Iba 2023, a novembre. Di fatto è arrivata ora, ben quattro mesi dopo. Ma il risultato supera le aspettative: il volume è enciclopedico. Oltre alle ricette (passate da 92 a 101), racconta pure la storia di ogni drink, riunisce i tips di Samuele Ambrosi per rivisitare i cocktail in modo virtuoso e presenta una serie di QR-code per vedere le video-ricette a cura di Andrew Watson. Ovvero del brand ambassador dell'Internation Bartenders Association capitanata dal presidente Giorgio Fadda, responsabile della progettazione del volume insieme al presidente AIBES Angelo Donnaloia.
Dopo tanta attesa, è stata presentata la lista dei cocktail IBA
Un po' di storia: le liste Iba
Ma facciamo un passo indietro. Per chi non lo sapesse, scopo primario dell'International Bartenders Association (Iba) - fondata in Inghilterra al Grand Hotel di Torquay il 24 febbraio del 1951 dalle associazioni di Inghilterra (Ukgb), Danimarca (Dbl), Italia (Aibes), Paesi Bassi (Nbc), Svezia (Sbg), Francia (Abf) e Svizzera (Sbu) è sempre stato quello di offrire ai bartender delle linee guida, uniformando le ricette dei cocktail più celebri. «Già negli anni '50 - ricorda Giorgio Fadda - alcuni drink erano considerati classici, nel senso che erano ricette conosciute e diffuse tra i barman di tutto il mondo. Il problema era che lo stesso cocktail variava a seconda di gusto, esperienza e cultura del bartender, con risultati finali inevitabilmente diversi». Dalla prima lista dei 50 Mondiali redatta nel 1961 a quella di oggi, i cocktail sono un poco più che raddoppiati.
«Il mondo della mixology ha assistito a una straordinaria evoluzione nel corso degli anni e le liste Iba ne sono testimonianza», osserva Giorgio Fadda. Che poi ricorda: «La prima lista dei “50 Mondiali” è stata una pietra miliare nella standardizzazione dei cocktail a livello globale, rappresentando per un quarto di secolo il canone ufficiale per i bartender di tutto il mondo. Poi, nel 1986, preso atto dei cambiamenti nel mondo del bar e dell'esigenza di un aggiornamento, l'Iba ha esteso la lista portando il numero dei cocktail da 50 a 73. E fioccarono le polemiche». Nel 1993, un'altra svolta: l'Iba lancia una nuova lista di 60 ricette e introduce una regola rivoluzionaria, il limite massimo di cinque ingredienti per cocktail. Le edizioni successive vedono un incremento graduale del numero di ricette e l'introduzione della misurazione delle dosi in "ml". La penultima lista risale al febbraio 2020, con l'aggiornamento della lista a 92 cocktail, incluse le varianti.
Giorgio Fadda, presidente dell'IBA
«Quest'ultima, con 101 drink, rappresenta il culmine di questo percorso evolutivo e offre una panoramica completa e variegata del mondo dei cocktail, da quelli storici a quelli contemporanei: ci sono cocktail come Chartreuse Swizzle, Don's Special Daiquiri e Missionary Downfall che oggi solo in pochi conoscono. Grazie a questo libro nel giro di pochi anni si diffonderanno ovunque», afferma Fadda. «L'attuale lista è un testamento della ricchezza e varietà della cultura della mixology moderna e ha l'aspirazione di ispirare bartender e appassionati di cocktail per molti anni a venire», aggiunge Angelo Donnaloia. Alla redazione del libro hanno contribuito anche Derrick Lee, cui si devono le correzioni dei testi e la traduzione inglese; Domenico Maura che ha firmato la storia dei cocktail; Samuele Ambrosi autore di tips, metodo e tecniche dei cocktail e Luca Di Francia che ha realizzato l'analisi sensoriale dei cocktail.
Come si catalogano i cocktail?
La necessità di catalogare quanto ci circonda appartiene alla natura umana. E il mondo della mixology non sfugge a questa innata esigenza. Ovviamente, le prime codificazioni avvengono per la maggior parte negli Stati Uniti, dove nascono tra la fine dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento le miscele moderne. Nei ricettari delle origini, usciti tra il XIX e XX secolo, si parla di Cobbler, Sling, Julep, Collins, Crusta, Rickey, Fizz, Fiz, Flip, Grog, Toddy, Smash, Punch Daisy, Shrub, Scaffa etc. In seguito, compare la categoria Cocktail, una catalogazione rara e poco nota. Ma quando la parola diventa ovunque sinonimo di bevande miscelate la sezione Cocktail viene suddivisa a sua volta in vari modi. E qui, entriamo nella storia contemporanea.
Per la catalogazione dei cocktail, se si tiene conto del momento di consumo, ci sono tre categorie: Pre-Dinner, After-Dinner, Any Time (da poter bere tutto il giorno). Se l'attenzione si concentra invece sulla quantità servita, ecco: Short Drink (fino a 7 cl), Medium Drink (da 10 a 13 cl) o Long Drink (da 13 a 20 cl). E ancora, si possono riunire a seconda della tecnica: Shake & Strain nel caso di drink preparati nello shaker e filtrati nel bicchiere, Mix & Pour per quelli preparati nel mixing glass e poi versati nel bicchiere con ghiaccio, Stir & Strain nel caso di cocktail realizzati sempre nel mixing glass con ghiaccio e successivamente filtrati nel bicchiere raffreddato.
Non basta: i Build sono quelli preparati direttamente nel bicchiere; i Frozen quelli frullati con il ghiaccio con il blender; gli Swizzle, quelli creati con lo swizzle stick, un piccolo pezzetto di legno ottenuto dagli steli di una pianta aromatica originaria dei Caraibi, la Quararibea turbinata, o dagli arbusti del pimento (oggi esiste anche in plastica).
Ecco i 101 cocktail della Lista Iba 2024
Tra le new entry, ci sono Cardinale, Gin Basil Smash, GarIbaldi, Chartreuse Swizzle, Don's Special Daiquiri, Missionary Downfall e Iba Tiki. Ecco qui sotto la lista intera.
The unforgettables
- 1) Alexander
- 2) Americano
- 3) Angel Face
- 4) Aviation
- 5) Between the Sheets
- 6) Boulevardier
- 7) Brandy Crusta
- 8) Casino
- 9) Clover Club
- 10) Daiquiri
- 11) Gin Fizz
- 12) Hanky Panky
- 13) John Collins
- 14) Last Word
- 15) Manhattan
- 16) Martinez
A sinistra la copertina della lista cocktail IBA: un volume enciclopedico. A destra il drink Charteuse swizzle
- 17) Martini Cocktail
- 18) Mary Pickford
- 19) Monkey Gland
- 20) Negroni
- 21) Old Fashioned
- 22) Paradise
- 23) Planter's Punch
- 24) Porto Flip
- 25) Ramos Fizz
- 26) Remember the Maine
- 27) Rusty Nail
- 28) Sazerac
- 29) Sidecar
- 30) Stinger
- 31) Tuxedo
- 32) Vieux Carré
- 33) Whiskey Sour
- 34) White Lady
Contemporary Classics
- 35) Bellini
- 36) Black Russian
- 37) Bloody Mary
- 38) Caipirinha
- 39) Cardinale
- 40) Champagne Cocktail
- 41) Corpse Reviver N. 2
- 42) Cosmopolitan
- 43) Cuba Libre
- 44) French 75
- 45) French Connection
- 46) GarIbaldi
- 47) Grasshopper
- 48) Hemingway Special
- 49) Horse's Neck
- 50) Irish Coffee
- 51) Kir
Garibaldi e Iba Tiki
- 52) Lemon Drop Martini
- 53) Long Island Iced Tea
- 54) Mai Tai
- 55) Margarita
- 56) Mimosa
- 57) Mint Julep
- 58) Mojito
- 59) Moscow Mule
- 60) Piña Colada
- 61) Pisco Sour
- 62) Rabo de Galo
- 63) Sea Breeze
- 64) Sex on the Beach
- 65) Singapore Sling
- 66) Tequila Sunrise
- 67) Vesper
- 68) Zombie
New Era drinks
- 69) Bee's Knees
- 70) Bramble
- 71) Canchanchara
- 72) Chartreuse Swizzle
- 73) Dark ‘n' Stormy
- 74) Don's Special Daiquiri
- 75) Espresso Martini
- 76) French Martini
- 77) Gin Basil Smash
- 78) Grand Margarita
- 79) Illegal
- 80) Jungle Bird
- 81) Missionary Downfall
- 82) Naked and Famous
- 83) New York Sour
- 84) Old Cuban
New Don's Special Daiquiri e Sherry cobbler
- 85) Paloma
- 86) Paper Plane
- 87) Penicillin
- 88) Pisco Punch
- 89) Pornstar Martini
- 90) Russian Spring Punch
- 91) Sherry Cobbler
- 92) Southside
- 93) Spicy Fifty
- 94) Spritz
- 95) Suffering Bastard
- 96) Three Dots & a Dash
- 97) Tipperary
- 98) Tommy's Margarita
- 99) Trinidad Sour
- 100) VE.N.TO
- 101) I.B.A. Tiki