Nel 1987, Cristina Geminiani succede a suo nonno Vincenzo nella conduzione dell’azienda da lui fondata, Fattoria Zerbina. Comincia nel segno della rivoluzione qualitativa, decisa a dare giusto lustro e nuova sostanza alle produzioni di territorio più rappresentative: quelle di Sangiovese e di Albana. Introduce l’allevamento ad alberello - prima a palo singolo poi a spalliera - alta densità di impianto e bassissima resa. Attenzione totale alle sottozone, oltre ogni disciplinare. Scelta d’avanguardia per il Sangiovese. Ribalta poi gli scenari per l’Albana e punta sulla muffa nobile in pianta, una pratica che non offre mediazioni: alta competenza , rigida selezione in vigna, vendemmie scalari anche sul singolo acino, minuziosamente studiato nella sua fisiologia. Una produzione in balia di qualsiasi alterazione meteorologica. Ne nasce lo Scaccomatto che diventa un vino iconico (ci arriveremo alla fine del racconto). Copiosa e generosa la campionatura messaci a disposizione che copre la parte forse più rappresentativa dell’intera gamma produttiva.
Fattoria Zerbina: un'attenzione totale alle sottozone
I vini bianchi di Fattoria Zerbina
La nostra esperienza si apre con l’Albana Secco Bianco di Ceparano 2023. Raccolto solitamente la prima settimana di settembre, precocemente, a preservare gli aromi primari e la naturale acidità, appare fragrante e tipico, con note di nespola, fiori di campo, lieve mandorla frasca e nette sensazioni agrumate. Sapore salino, deciso, teso, scattante, di deliziosa bevibilità. Il Rubicone Bianco Tergeno 2023 nasce da selezione di uve aziendali colpite in parte dalla muffa nobile e vendemmiate tardivamente. Le sue caratteristiche organolettiche ne fanno un eccellente vino da aperitivo, oppure da degustare in abbinamento a pesce crudo o formaggi leggermente erborinati (consiglio di Cristina).
Fattoria Zerbina, i bianchi degustati
I vini rossi di Fattoria Zerbna
Andiamo sui rossi. Romagna Sangiovese Marzeno Poggio Vicchio 2022. Un omaggio all’originalità del Sangiovese delle colline di Marzeno, utilizzando la forma di allevamento Alberello. Propone all’olfatto una serie di profumi che spaziano dai frutti rossi in confettura alle note di tabacco e cuoio, ingentiliti da toni speziati di ginepro. Impatto positivo al palato: il vino è ampio, armonico, con un finissimo corredo tannico e di lunga persistenza. Il Romagna Sangiovese Superiore Riserva Torre di Ceparano 2019. Nato come “secondo vino”, è diventato a tutti gli effetti la Riserva per eccellenza della denominazione. Le uve sono fermentate ad acino intero con una macerazione dolce e prolungata. Riassume nel suo carattere elegantemente fruttato la piacevolezza e la fruibilità di beva.
Fattoria Zerbina, i rossi degustati
Il Ravenna Rosso Marzieno 2018 Una selezione molto accurata di uve Sangiovese assemblate con piccole percentuali di Cabernet Sauvignon, Merlot e Syrah porta ad un equilibrio ideale per eleganza, potenza e frutto. Caratteristiche che Cristina considera imprescindibili in ogni suo vino. Romagna Sangiovese Marzeno Pietramora 2018. Interpretazione fascinosa della tipologia. Materico fin dal naso. Note di ribes nero, corbezzolo. Coinvolgenti e ampi ricordi di cassis e cioccolato, malie di china e rabarbaro e un tocco balsamico. Al gusto è salmastro - sapido, con ritorno fruttato e delle note terrose. Il Romagna Sangiovese Marzeno Riserva Monografia 2018 (particella 131/b Vigna Boschetto) è un progetto che parte dalla vendemmia 2016 e privilegia singoli vigneti di Sangiovese. Quelli ritenuti più rappresentativi di ogni singola vendemmia. Intento ambizioso per una Riserva che, appunto, ogni anno cambia la parcella di provenienza delle uve. Frutto e spezie accompagnano un sorso caldo, stratificato e consistente.
Il passito di Fattoria Zerbina
Si chiude con il Romagna Albana Passito Scaccomatto 2020. Si conferma tra i migliori passiti italiani. Un nettare al naso con note di pesca sciroppata, crema pasticcera, funghi freschi e lieve zafferano. Ancora sensazioni di lime, miele, arancia candita, toni officinali.
Fattoria Zerbina, Scaccomatto
Sapore dolce, teso, caldo, agile, molto elegante e suadente. Finale di persistenza straordinaria. Selezionato, per pochi fortunati, nella carta dei vini del recente G7. I padroni del mondo avranno sicuramente gradito.
Via Vicchio, 11 48018 Faenza (Ravenna)