Ma che diavoleria sarà mai questo "Dibbì" 2023 mi sono chiesto quando sullo scaffale dell'Hosteria Toblino ho notato la strana dicitura in corsivo al centro di una sgarciante etichetta verde e di un altrettanto sgarciante collarino "green". Nessuna diavoleria. Il nome Dibbì - mi ha spiegato il direttore generale della Cantina Toblino, Denis Andreis - è l'acronimo di Dolomiti Bianco, una cuvée segreta che riassume perfettamente l'anima di questo vino. Un vino fresco, minerale e complesso, proprio come le montagne da cui prende ispirazione.
Dibbì di Cantina Toblino: il bianco che celebra la natura delle Dolomiti
Per quanto riguarda il colore dell'etichetta, la scelta è caduta sul verde poichè è l'emblema della rinascita primaverile, della fiducia, della perseveranza, dell'equilibrio e dell'armonia. «Un vino che rappresenta per noi - ha aggiunto Andreis - non solo una delle nostre migliori espressioni enologiche, ma anche l'essenza stessa del nostro territorio».
Dibbì nasce nella Valle dei Laghi ai piedi delle montagne
"Dibbì" è un vino che nasce ai piedi delle Dolomiti, nel cuore di una delle aree vitivinicole più vocate del Trentino, dove la natura e il territorio esprimono un equilibrio perfetto. Ogni anno, il team di enologi della Cantina Toblino seleziona con cura le uve provenienti dalle viti che crescono sulle pendici delle montagne del Brenta e nei vigneti della Valle dei Laghi, una zona con un microclima unico che regala uve di qualità eccelsa.
Il direttore generale della Cantina Toblino, Denis Andreis
«La nostra filosofia - ha precisato Andreis - è quella di rispettare e valorizzare al massimo la ricchezza del territorio, puntando su un approccio sostenibile e una lavorazione artigianale che preservi l'autenticità del vino».
Dibbì, un vino aromatico e dalla sorprendente sapidità
La cuvée che compone questo vino bianco è un'armonica selezione di varietà che percentualmente possono variare di anno in anno, assemblate con grande cura per ottenere un equilibrio perfetto tra freschezza, struttura e aromaticità. Il risultato è un vino che si distingue per la sua finezza, con note aromatiche che spaziano dai fiori di campo agli agrumi freschi, con accenni di erbe officinali e una leggera sfumatura minerale che ricorda la purezza dell'acqua di montagna.
Al palato, "Dibbì" si presenta con una sapidità sorprendente, tipica del nostro terroir, che conferisce al vino una freschezza e una vivacità uniche, insieme a una struttura elegante e ben bilanciata. La sua acidità vibrante e la leggera componente minerale si fondono perfettamente, regalando un'esperienza di grande complessità e lunghezza. Ogni sorso è un viaggio sensoriale che porta con sé la forza e la delicatezza del nostro territorio, un'esplosione di freschezza che richiama i paesaggi mozzafiato delle nostre montagne.
Dibbì: un omaggio alle Dolomiti, alla loro bellezza e al loro fascino
Dibbì è un vino che racconta la storia della nostra terra, della nostra passione per la viticoltura e del nostro impegno a produrre vini che siano un'autentica espressione del Trentino. Anche se ogni annata può portare con sé piccole variazioni, la sua anima rimane invariata: un omaggio alle Dolomiti, alla loro forza, alla loro bellezza e al loro fascino.
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