Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
domenica 27 ottobre 2024  | aggiornato alle 05:14 | 108621 articoli pubblicati

Rational
Siad
Rational

Chardonnay al centro della scena: l'essenza degli champagne Abelé 1757

Il Blanc de blanc extra-brut è un colpo da maestro dello chef de cave Etienne Eteneau che ha voluto alzare l'asticella della finezza che contraddistingue una delle Mason più antiche di Francia (attiva dal 1757). Il nuovo Champagne presentato a Milano insieme alle più importanti etichette di una produzione destinata solo all'Horeca

di Alberto Lupini
direttore
24 ottobre 2024 | 13:07
Chardonnay al centro della scena: l'essenza degli champagne Abelé 1757
Chardonnay al centro della scena: l'essenza degli champagne Abelé 1757

Chardonnay al centro della scena: l'essenza degli champagne Abelé 1757

Il Blanc de blanc extra-brut è un colpo da maestro dello chef de cave Etienne Eteneau che ha voluto alzare l'asticella della finezza che contraddistingue una delle Mason più antiche di Francia (attiva dal 1757). Il nuovo Champagne presentato a Milano insieme alle più importanti etichette di una produzione destinata solo all'Horeca

di Alberto Lupini
direttore
24 ottobre 2024 | 13:07
 

Abelé 1757, la quinta Maison più antica di Champagne, e quella le cui bottiglie stanno su molti tavoli importanti, a partir da quelli dell’Eliseo e di molte case regnanti europee, ha da sempre due regole ferree: creare vini unici e valorizzare il vitigno che ritiene migliore per le bollicine, lo Chardonnay. Una scelta non casuale, ma frutto di una filosofia vinicola radicata in oltre due secoli di storia.

In tutte le cuvée di Abelé 1757, lo Chardonnay domina la scena. Non si tratta solo di un vitigno, ma di un’espressione artistica, che la Maison ha perfezionato nel tempo per raggiungere ora nuove vette di eleganza e finezza. L'ultima creazione, il Blanc de Blancs Extra-Brut, è un inno a questa varietà e un po’ il manifesto dello stile Abelé e, come tale, è stata presenta in anteprima a Milano nella cantina del ristorante Cracco in galleria a Milano insieme ad altri 4 champagne della casa francese.

Chardonnay al centro della scena: l'essenza degli champagne Abelé 1757

I 5 champagne Abelé degustati a Milano

Un vino assolutamente superbo per stile e piacere, riservato a pochi fortunati visto che, in onore all’anno di fondazione della cantina, è prodotto per sole 1.757 bottiglie. Un numero sarà rispettato ogni anno. E ciò nonostante costi “solo” 115 euro in enoteca (sempre che lo si possa trovare).

Questa cuvée è stata creata dal maestro di cantina, Etienne Eteneau, che ha cercato di spingere al massimo il potenziale dello Chardonnay, selezionando le migliori uve del dai terroir più vocati della regione: la Côte des Blancs, famosa per il suo carattere minerale, il Sézannais, che dona sfumature fruttate, e il Vitryat, che conferisce eleganza e struttura.

Parliamo di un nuovo champagne con cui Eteneau ha voluto segnare l’avvio della sua esperienza nella maison di cui è responsabile dal 2020, puntando con decisione sulla finezza e l’intensità di un vino che ha meno di 3 grammi per litro di zucchero. Bollicine per intenditori, fra i quali la cantina francese del gruppo di Nicolas Feuillatte annovera anche gli italiani, visto che al momento il nostro è l’unico mercato, oltre a quello francese, a cui è destinata questa rara bottiglia.

Chardonnay al centro della scena: l'essenza degli champagne Abelé 1757

Abelé, lo chef de cave, Etienne Eteneau

Etienne Eteneau è un artigiano del vino con una profonda conoscenza dei terroir della Champagne. Cresciuto tra le vigne, ha sviluppato una passione per il vino sin da giovane, affinando le sue competenze in Francia e all’estero. Etienne è noto per la sua attenzione maniacale ai dettagli, dalla scelta delle uve all'assemblaggio finale, e per la sua capacità di creare champagne che combinano tradizione e innovazione

 Il Blanc de Blancs Extra-Brut non è un semplice champagne. È una celebrazione di oltre 250 anni di savoir-faire

La particolarità del Blanc de Blancs Extra-Brut risiede non solo nella purezza del vitigno, ma anche nella sua elaborazione. Il processo di vinificazione a bassa temperatura garantisce una conservazione ottimale degli aromi delicati dello Chardonnay, mentre la tecnica del poignettage -  letteralmente prendere a pugni è un metodo manuale di rimescolamento deciso dei lieviti effettuato circa una volta al mese -arricchisce la complessità del vino. Questa tecnica, poco comune nella produzione di Champagne, prevede dodici movimenti di bottiglia ogni tre mesi, rendendo lo champagne più ricco e strutturato grazie all’interazione tra lieviti e vino.

Chardonnay al centro della scena: l'essenza degli champagne Abelé 1757

Abelé, Blanc de Blancs extra brut

Lo Chardonnay come firma della Maison

Ogni fase del processo produttivo di questa cuvée, dall'accurata selezione delle uve al dosaggio ridotto (solo 3 grammi per litro come detto), è pensata per valorizzare al massimo il vitigno protagonista. Etienne Eteneau non si è limitato a usare Chardonnay nel blend, ma ha fatto sì che questo fosse presente anche nei liquori di dosaggio, conferendo un'impronta ancora più marcata e coerente al vino. E questo potendo ricorrere a riserve di vino in cantina che risalgono anche agli anni Sessanta e che, sia pure in dosi minime, possono conferire compleessità.

Degustazione: un viaggio sensoriale attraverso lo Chardonnay

Il Blanc de Blancs Extra-Brut è una cuvée che invita a una degustazione profonda. Alla vista, il suo colore dorato brillante, con riflessi argentati, preannuncia l’eleganza che si ritroverà al palato. Le bollicine sono cremose, quasi vellutate, creando un cordone vivace e persistente che si snoda nel bicchiere come una danza armoniosa. Al palato, il Blanc de Blancs Extra-Brut è generoso e avvolgente, con aromi di albicocca, melograno e ribes. La mineralità tonificante del finale lo rende particolarmente adatto a piatti come Parmigiano Reggiano, capesante scottate, scampi o triglie . Cracco lo ha abbinato ad alcuni finger food.

Una bottiglia che eleva il contenuto: il nuovo design

Oltre alla qualità del vino, Abelé 1757 ha voluto trasformare anche l’involucro che lo contiene. La nuova bottiglia, con il suo design elegante e raffinato, è parte integrante del messaggio che la Maison vuole trasmettere. Spalle più ampie, un collo slanciato e un color rovere intenso richiamano le cuvée di prestigio come il Sourire de Reims Brut e Rosé, e incarnano il desiderio di sottolineare l’artigianato di precisione che contraddistingue la cantina

Questo nuovo design non è stato riservato solo per il Blanc de Blancs Extra-Brut, ma andrà a sostituire gradualmente le bottiglie di tutte le cuvée non millesimate, come il Brut per rafforzare ulteriormente l'identità visiva della Maison. La forma della bottiglia diventa quindi un’estensione del vino stesso: potente, raffinata e senza tempo.

Altri 4 grandi Champagne Abelé

Chardonnay al centro della scena: l'essenza degli champagne Abelé 1757

Abelé, Brut

Abelé 1757 Brut

Questo Champagne è un blend di tre vitigni: Chardonnay (40%), Pinot Nero (35%) e Meunier (25%). Con un dosaggio di 6g/L, presenta un profilo aromatico complesso che unisce note di miele d'acacia, mandorla fresca e frutti rossi. In bocca, sorprende per la sua maturità e la ricchezza dei sapori, con un finale avvolgente che richiama l'uva spina e il sambuco. È ideale come aperitivo o in abbinamento a piatti di pesce, frutti di mare e carni bianche. Annata prevalente 2019, costo 58 euro. Può invecchiare almeno 3 o 4 anni. Rappresenta quasi l’80% della produzione.

Chardonnay al centro della scena: l'essenza degli champagne Abelé 1757

Abelé, Blanc de Blancs

Abelé 1757 Blanc de Blancs

Un omaggio allo Chardonnay, il Blanc de Blancs di Abelé 1757 (100% Chardonnay di Côte des Blancs, Sézannais, Vitryat) è caratterizzato da una freschezza vivace e una ricchezza aromatica che lo rendono ideale per l’aperitivo. Al naso, emergono note di fiori bianchi, pesca bianca e mela, mentre al palato si apprezzano la sua mineralità e il lungo finale agrumato. È perfetto in abbinamento a frutti di mare e crostacei, offrendo una grande versatilità gastronomica. Cracco lo ha affiancato a un ‘Insalata di crostacei, sedano e salsa cocktail di tuorlo marinato. Annata prevalente 2019, costo 80 euro. Rappresenta meno del 15% della produzione.

Chardonnay al centro della scena: l'essenza degli champagne Abelé 1757

Abelé, Sourire

Abelé 1757 Sourire de Reims Brut 2013

Prodotto in quantità limitate (neanche il 5% del totale) questo millesimato è una vera rarità. Composto da Chardonnay della Côte des Blancs(60%)  e Pinot Nero della Montagna di Reims (40%), si distingue per il suo dosaggio delicato e i 10 anni di invecchiamento. Dosaggio di 6 grammi litro. Al naso, emergono note floreali e speziate, mentre al palato si riconoscono frutti rossi, brioche e zenzero candito. Il finale, con una mineralità decisa, rende questo Champagne perfetto per piatti sofisticati come aragosta, lumache e vitello. Da Cracco è stato abbinato a un Vitello gratinato alle nocciole, sedano rapa e salsa di vitello. Annata 2013, costo circa 170 euro.

Questo vino è da tempo un simbolo della cantina perché si rifà all’unico angelo sorridente delle cattedrali francesi che è nella cattedrale di Reims. Danneggiato durante la prima guerra mondiale, fu restaurato grazie ad un colletta lanciata da Abelè creando una cuveé di cui ha poi preso il nome, Sourire appunto.

Chardonnay al centro della scena: l'essenza degli champagne Abelé 1757

Abelé, Rosé

Abelé 1757 Rosé

Elegante e seducente, il Rosé di Abelé è una perfetta espressione di equilibrio tra Chardonnay e Pinot Nero des Riceys (al 50% ciascuno). Con note predominanti di fragola e lampone, questa cuvée è pensata per palati raffinati e amanti del romanticismo. È ideale come aperitivo o in accompagnamento a piatti leggermente piccanti o dessert a base di frutti rossi. A Milano è stato abbinato a Pesca, amaretto e Alkermes. Costo 75 euro.

La storia della Maison Abelè 1757

La Maison Henri Abelé, che risale al 1757 ed è quindi una delle più antiche e rare Case di Champagne, si trova nel centro storico di Reims con grandi cantine tradizionali di gesso. Mentre Nicolas Feuillatte è la più giovane di tutte le maggiori Maison di Champagne e il più grande marchio di viticoltori, con la sua sede all’avanguardia situata sulle colline della Côte des Blancs. Entrambe le aziende condividono un profondo attaccamento alla terra della Champagne e hanno valori comuni quali heritage e modernità, tradizione e audacia.

Il terroir e la viticoltura della cantina di Reims

La produzione di Abelé 1757 si fonda su una selezione accurata dei migliori terroir della regione dello Champagne. La Maison collabora strettamente con una cerchia ristretta di viticoltori artigianali, concentrandosi su terroir che offrono il massimo potenziale aromatico. I principali vigneti si trovano in23 comuni di tre aree chiave, ciascuna delle quali contribuisce a un aspetto unico degli assemblaggi, per un totale di 35 ettari.

  • Côte des Blancs: Uno dei terroir più prestigiosi della Champagne, famoso per le sue uve Chardonnay che donano al vino una marcata mineralità. Qui si trovano alcuni dei cru più rinomati, come Avize, Cramant e Le Mesnil-sur-Oger. Le condizioni climatiche e il suolo gessoso di questa zona favoriscono l’eleganza e la freschezza dei vini, rendendola perfetta per le cuvée Blanc de Blancs della Maison.
  • Sézannais: Situata a sud della Côte des Blancs, questa area è nota per i suoi Chardonnay dal profilo più fruttato e rotondo. Il clima leggermente più caldo conferisce ai vini una maggiore morbidezza e ricchezza aromatica, completando la struttura più austera delle uve provenienti dalla Côte des Blancs. Qui, i vigneti producono uve che aggiungono corposità e intensità agli assemblaggi.
  • Vitryat: Situato nella parte orientale della regione, questo terroir è meno conosciuto ma estremamente importante per Abelé 1757. Il suolo calcareo e il clima secco di questa zona permettono di ottenere Chardonnay che esprimono finezza e struttura. Il Vitryat contribuisce con note floreali e un'acidità ben bilanciata, che garantisce un'ottima longevità agli Champagne della Maison.

Chardonnay al centro della scena: l'essenza degli champagne Abelé 1757

Abelé, un particolare della cantina

Questi terroir, sapientemente selezionati, formano la base dei vini Abelé 1757, dando vita a cuvée che uniscono mineralità, frutta e freschezza. La Maison non possiede vigneti propri, ma grazie a solidi rapporti con i viticoltori locali, riesce a ottenere uve della massima qualità

Le cantine di Abelé 1757, situate a Reims, si trovano a una profondità di 20 metri, scavata nel gesso. Questo labirinto di cave di almeno 2 km offre condizioni ideali per l’invecchiamento delle cuvée: buio totale, temperatura costante e umidità perfetta. Le bottiglie (di circa 300mila pezzi la produzione annuale) riposano in queste gallerie per anni, permettendo al tempo di fare il suo corso e conferendo ai vini una complessità e un'eleganza che sono il marchio di fabbrica della Maison.

Chardonnay al centro della scena: l'essenza degli champagne Abelé 1757

Le gallerie sotterranee di Abelé a Reims

Distribuzione selettiva di Abelé

Abelé 1757 mantiene un canale di distribuzione ultra-selettivo, rivolto esclusivamente all’horeca di alto livello e ai migliori rivenditori di vino in tutto il mondo. La Maison punta a garantire che i suoi champagne siano disponibili solo presso enoteche, ristoranti e hotel che condividono la stessa attenzione alla qualità e all’eccellenza. In Italia è distribuito da AGB di Brescia (gruppo Gussali Beretta).

Lo Chardonnay come arte, bottiglia come simbolo

Abelé 1757 continua a sorprendere, sia per l’eccellenza dei suoi vini, sia per l’attenzione ai dettagli in ogni fase del processo produttivo, fino al design della bottiglia. Con il Blanc de Blancs Extra-Brut, la Maison ribadisce la centralità dello Chardonnay nel suo stile e conferma il suo impegno a produrre champagne artigianali, unici e memorabili. Una storia che continua, calice dopo calice, bottiglia dopo bottiglia.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali


Share Me
Brita
Vini d'Abruzzo
Beer and Food

Share Me
Brita
Vini d'Abruzzo

Beer and Food
Onesti Group