Nella sede del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo si è svolta una riunione straordinaria per l’enologia regionale. Tutte le associazioni di categoria, guidate dal presidente Alessandro Nicodemi, e il vicepresidente della Regione Abruzzo, Emanuele Imprudente, si sono riuniti per affrontare una delicata questione: l’articolo 16 del DM etichettatura. L’articolo in questione, se approvato, potrebbe minacciare uno dei simboli più rappresentativi dell’enologia italiana, il Montepulciano d’Abruzzo. Questo vino rosso fermo ha raggiunto notevoli traguardi negli ultimi anni, con oltre 100-120 milioni di bottiglie prodotte e apprezzate in tutto il mondo.
Con il DM etichettatura a rischio il Montepulciano
Gli attori del settore vitivinicolo abruzzese hanno firmato un documento d’intenti cruciale, che verrà presentato nelle sedi di concertazione regionali e nazionali. La proposta di “liberalizzazione indiscriminata” dell’uso dei vitigni in etichetta, senza eccezioni, rischia di causare un danno incalcolabile non solo in termini economici, ma anche in termini di comunicazione, mettendo a repentaglio il made in Italy.
Consorzio Vini d'Abruzzo, Nicodemi: «Un danno incalcolabile»
Il presidente Alessandro Nicodemi ha sottolineato l’importanza di opporsi all’attuale stesura dell’articolo 16 in modo compatto. «Così formulato recherà a tutte le denominazioni-vitigno che sono un patrimonio unico della nostra enologia nazionale, un danno incalcolabile sia sotto il profilo economico che di comunicazione andando in palese conflitto con il prezioso e tutelato made in Italy, il cui valore è dettato proprio delle nostre ambite “biodiversità” enoiche».
Alessandro Nicodemi
Nicodemi ha proposto l’utilizzo di un sinonimo per garantire una corretta informazione al consumatore e preservare il patrimonio storico delle denominazioni-vitigno. Il lavoro di centinaia di operatori che hanno investito in questa denominazione prestigiosa deve essere difeso, e l’uso improprio di tale vitigno da parte di altri operatori a fini commerciali non può essere tollerato.
Consorzio Vini d'Abruzzo: avanzata una richiesta al Masaf
Il Consorzio ha già avanzato una richiesta al Masaf per il reinserimento del sinonimo “Cordisco” per il vitigno “Montepulciano” nel Registro Nazionale Varietà delle Viti, al fine di proteggere la denominazione di origine “Montepulciano d’Abruzzo” e il termine/nome di vitigno “Montepulciano” da usi impropri.
Nel documento sottoscritto, si auspica una soluzione definitiva a una controversia protrattasi per troppo tempo. L’inserimento del sinonimo “Cordisco” nel Registro nazionale delle varietà permetterebbe alle denominazioni riconosciute in altre regioni, che contemplano il vitigno Montepulciano, di colmare il gap informativo verso i consumatori, riportando in etichetta il sinonimo.