C'è Enzo Brini, winemaker di Pontedera, la città della Piaggio, la cui famiglia da sempre produce vino. E c'è Fabio Mascaretti, che non è toscano, ma marchigiano di San Benedetto del Tronto. È proprio nella città affacciata sull'Adriatico che il progetto Ginepraio muove i suoi primi passi.
Non lo fa con il gin, prodotto per cui oggi è conosciuto in tutto Europa, ma con l'Old Sailor Coffee, un liquore che si ispira alla tradizione marinara. I pescatori, per riscaldarsi nelle notti invernali in mezzo al mare, portavano con loro caffè, che poi univano a rum o altri alcolici e riscaldavano. È un primo passo per Enzo e Fabio nel mondo degli spirits, un passo che porta, di fatto, alla nascita di Ginepraio.
Ginepraio, il gin toscano
Ginepraio, il gin con dentro la Toscana
Oggi, poco più di dieci anni dopo, Ginepraio si è ritagliato il suo spazio nel mondo del gin. Lo ha fatto puntando su alcuni concetti chiave. In primis, la territorialità. Ginepraio è, infatti, un marchio 100% toscano. Dalla Toscana arrivano tutte le materie prime che compongono i suoi gin. Ingredienti che vengono poi inseriti nell'alambicco: coriandolo, limone, arancia, angelica, ma anche rosa canina ed elicriso. E poi, non potrebbe essere altrimenti, il ginepro. Tre diversi tipi di ginepro, per la verità, selezionati chiaramente in Toscana. Una scelta che non è, però, forzata dalla necessità di rimanere sul territorio. Il ginepro toscano è, infatti, considerato tra i migliori al mondo e anche le distillerie britanniche l'hanno sempre inserito nelle loro creazioni.
Fabio Mascaretti ed Enzo Brini
Le tre etichette di Ginepraio
I gin di Ginepraio attualmente in commercio sono tre. C'è il primo prodotto, il Ginepraio Organic Tuscan Dry Gin. La bottiglia richiama la forma di una flebo. Il motivo? Il gin venne creato nei Paesi Bassi da un medico che cercava una cura per problemi ai reni. È caratterizzato da note balsamiche e piccanti, con aromi floreali.
Il secondo prodotto, in ordine temporale, è il Ginepraio Amphora Navy Strength Gin. Un gin dall'alta gradazione alcolica (57°) che mantiene, però, le proprie botaniche originali - ginepro del Chianti, della Maremma e Aretino, rosa canina, coriandolo, angelica, buccia di arancia, limone ed elicriso - tutte rigorosamente certificate toscane e biologiche. A differenza del primogenito, Ginepraio Amphora Navy Strenght - insignito della Medaglia d'Oro allo Spirit Selection 2020 del Concours Mondial de Bruxelles 2020 e già Medaglia d'Oro al China Wine & Spirits Awards 2019 - viene lasciato riposare circa 6 mesi all'interno di anfore di cocciopesto da 370 litri circa. In questi sei mesi di invecchiamento, la micro-ossigenazione permessa dall’anfora dona al distillato una qualità organolettica superiore, un’importante struttura e un ottimo bilanciamento delle botaniche, sprigionando così i profumi primari e secondari tipici di ogni componente.
Il terzo e per ora ultimo prodotto della distilleria toscana è Ginepraio Organic Mediterranean Dry Gin. A spiegarlo, questa volta, è direttamente Enzo: «Parliamo di un gin secco, dry, senza aggiunta di zuccheri, frutto di una ricetta che prevede solo piante della macchia mediterranea, tutto scrupolosamente bio. E cioè ginepro, origano, maggiorana, carota selvatica, arancia amara, petit grain citronnier, mandarino verse e lentisco. Il risultato è un gin fresco, con un grande equilibrio aromatico». Al contrario dei due precedenti, la bottiglia, che mantiene la stessa forma, cambia colore: è azzurra.
I tre gin di Ginepraio
Focus Terre di Pisa
Ginepraio
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