Siamo in pieno centro storico di Scanzorosciate (Bg) nella villa Pagnoncelli Folcieri casa dell’omonima famiglia e sede dell’azienda vinicola che produce dal 1962 il Moscato di Scanzo, la Docg più piccola al mondo e un passito unico al mondo da vitigno rosso autoctono, la cui prima testimonianza risale al 14esimo secolo.
Federico Bovarini, Francesca Pagnoncelli Folcieri e Massimo BarloccoE questa splendida location settecentesca è stata la cornice di un’emozionante verticale di ben 10 annate, guidata dai padroni di casa,
Francesca Pagnoncelli Folcieri (presidente del Consorzio di Tutela) e dal marito
Massimo Barlocco, con la preziosa consulenza tecnica di
Federico Bovarini, sommelier Ais e ambasciatore del Moscato di Scanzo.
La verticale
Un momento veramente unico e forse irripetibile proprio per la profondità di questa degustazione che ha dato modo ai presenti di apprezzare come questo vitigno unico nel suo genere posso nascere ed evolvere nel corso di ben 26 anni e come possa cambiare a seconda delle condizioni climatiche dell’anno di vendemmia.
- 2018: Un bambino. Ancora molto giovane e acerbo (senza etichetta infatti come detto sarà in commercio e presentato all’annuale festa del Moscato di settembre), morbido, rotondo e accompagnato da una buona dolcezza e qualche sentore vegetale.
- 2016: L’agrume nel cuore. Un’annata molto difficile in zona soprattutto per la grandinata del 16 giugno, nonostante questo nel calice abbiamo un esplosione di frutta, agrumi, cioccolato, sensazione dark, note di chinotto. In bocca è complesso, predominano acidità e sapidità con un tannino ruvido. Perfetta concordanza col naso, ritornano le note erbacee.
- 2015: L’equilibrio sopra la follia. Ottima l’annata in questione in vigna. Esplode al naso la frutta rossa sotto spirito. In bocca si mantiene coerente, di gran corpo ed eleganta. Equilibrato e un’ottima persistenza.
Le 10 annate di Moscato di Scanzo Pagnoncelli Folcieri in degustazione
- 2012: La perfezione. Un’altra splendida annata, forse una delle migliori. Subito fresco e immediato, balsamico, floreale con note di resina. Poi note terziarie di cacao e tabacco. In bocca parte alcolico, si apre rotondo e morbido, incredibilmente complesso, quasi grasso. Didascalico nella sua perfezione.
- 2009: Il cuore pulsante dello Scanzo. Si apre al naso con note nette di china, marmellata di agrumi, note smaltate e fichi secchi, estremamente complesso e articolato. In bocca si comincia a perdere la concordanza col naso ed esplodono invece le note evolutive che incontreremo in maniera diversa nei successivi vini più vecchi. Note tostate, prugna secca, liquirizia.
- 2007: La linea sottile dell’evoluzione. Al naso è piccante, evoluto e balsamico con chiare note di resina e pino mugo. Si accentuano le differenze naso/bocca come nel precedente ma l’acidità fresca e sottile che si percepisce fin dal primo sorso lo rendono una bevuta incredibilmente piacevole.
- 2005: Trionfo di cioccolato. Colpisce da subito con queste note importanti di cacao, cioccolato, quasi torta Sacher. Poi diventa quasi etereo, ha ricordi di Porto e una nota caratteristica di incenso. In bocca è esplosivo, alcolico e corposo. Perfetto per la meditazione.
- 2003: Esplosione senza fine. Di nuovo al naso troviamo incenso, mallo di noce che diventa nocino. Etereo. In bocca ha un’acidità incredibile, il tannino diventa più morbido e rotondo. Persistenza eccezionale.
- 2000: Sir Moscato di Scanzo. Note terziarie importanti, equilibrato e più leggero al naso rispetto al 2003. In bocca è estremamente bilanciato, complesso, non ne basta un sorso per coglierne le molteplici sfumature. Di buon corpo e persistenza
- 1997: Highlander. Oltre un quarto di secolo donano note peculiari di sottobosco, funghi secchi e un umami particolare e accattivante. In bocca è intenso si percepiscono il fico caramellato e il mallo di noce che danzano in questo balletto tra dolcezza e acidità.
Storia e produzione
La famiglia Pagnoncelli Folcieri si stabilisce a Scanzorosciate verso la metà dell’Ottocento. Giancarlo Pagnoncelli Folcieri, farmacista di terza generazione, nel 1962, produce il suo primo Moscato di Scanzo ricavandolo da un vigneto posto nella migliore e più felice posizione collinare, area che oggi, con terminologia francese, potrebbe essere definita come première cru della zona, noto allora come “il vigneto del parroco”, poi come “vigneto del farmacista”. Contribuisce, con pochi altri appassionati, all'operazione di salvataggio e di rilancio del vitigno. Oggi la produzione continua sotto la supervisione del figlio Maurizio, della figlia Francesca e di suo marito Massimo. Francesca, prima architetto, cura oggi vendita, comunicazione e accoglienza. Massimo, prima grafico pubblicitario, si occupa oggi in primis della cura dei vigneti.
La cantina ipogea Pagnoncelli FolcieriPagnoncelli Folcieri pur rappresentando un’eccellenza di questa piccola Docg non produce solo Moscato di Scanzo. Tra le referenze la
Grappa Moscato di Scanzo, distillata dal Mastro Distillatore Vittorio Capovilla,
Ombra Rossa, vino da tavola prodotto inizialmente solo per consumo familiare, ma dato il riscontro riscosso è entrato effettivamente in commercio, il
Rosso di Sera (Merlot e una piccola percentuale di Moscato di Scanzo), di grande freschezza e persistenza. Non ultime le due birre, la
Mùscat, Birra al Moscato prodotta a partire da mosto d'uva dopo appassimento, stile Italian Grape Ale è una birra da pasto e la
Sirio realizzata con mosto di Moscato giallo passito.
Cantina Pagnoncelli Folcieri
Via F. Martinengo Colleoni 108 - 24020 Scanzorosciate (Bg)
Tel 339 8614814