Il vasto territorio della Maremma (che si estende da Pisa a Livorno fino al Lazio settentrionale) è da sempre vocato alla vitivinicoltura le cui tracce e ritrovamenti archeologici (orci di terracotta contenenti semi di vite), nella zona di Scansano (Gr) e della Valle dell'Albenga, risalgono al periodo etrusco a testimonianza dell'importanza millenaria della vitis vinifera (vite) sul territorio. La qualità del vino di Scansano fu anche menzionata nell'800 dall'esperto di viticoltura Vannuccio Vannuccini, nel corso di una conferenza a Parigi, che celebrò il potenziale di questi vini con l'espressione della cooperativa.
Un viaggio nella Maremma, terra madre del Morellino di Scansano
I panorami collinari dal fascino rustico e dalla bellezza mozzafiato dei vigneti, uliveti e campi di grano fanno da sfondo ad un territorio compreso tra il Monte Amiata a levante e l'Isola del Giglio e il Mar Tirreno a ponente con un clima variabile. Più continentale nella zona di Scansano e Manciano con inverni anche freddi. Mentre il terreno della zona si caratterizza per la presenza di rocce sedimentarie (flysch) composte da argilla di origine pliocenica per una composizione di terreno di pietrisco e scheletro.
La Cantina Vignaioli del Morellino di Scansano
La Cantina Vignaioli, nata nel 1972 per volontà di alcuni viticoltori, ha sede a Scansano ed ha fatto della qualità un marchio di fabbrica con oltre 700 ettari coltivati dai 170 soci nella zona collinare tra Scansano e parte dei territori di Compagnatico, Magliano in Toscana, Roccalbenga, Manciano e Semproniano. Il successo della cantina è dimostrato anche dai numeri in quanto produce 5 milioni di bottiglie e di queste 2,3 milioni sono del Morellino di Scansano DOCG realizzato con l'85% di uve Sangiovese (Morellino) e tanti sono i paesi del mondo che comprano il Morellino di Scansano. Il Morellino di Scansano è un volano di sviluppo del territorio come ha rimarcato il presidente della Cantina, Benedetto Grechi: «Questa cooperativa è una struttura che ha 50 anni di storia e continua a svolgere un ruolo importante per il territorio e se non ci fosse stato il Morellino forse il paese non si sarebbe sviluppato. Abbiamo 170 soci, 30 dipendenti e un fatturato nel 2022 di 14 milioni e 900 mila euro. Siamo una cooperativa anomala perché noi imbottigliamo il 100% delle bottiglie».
Il presidente Benedetto Grechi e il direttore generale Sergio Bucci
Una cantina che ha investito negli anni sulla sostenibilità aderendo anche al Programma nazionale di valutazione dell'impronta di carbonio, promosso dal ministero dell'Ambiente, al fine di ridurre l'impatto di carbonio nella coltivazione della vite. Questo ha permesso di ottenere la certificazione Carbon Footprint nel 2014 e VIVA Sustainable Wine nel 2015, mentre nel 2018 il Morellino di Scansano Docg ha ottenuto dall'Unione europea la certificazione PEF (Product Environmental Footprint) che misura sull'intera filiera l'impronta ambientale. Inoltre sul piano scientifico l'azienda ha preso parte al progetto sperimentale (“SOS Wine”), cofinanziato dalla Regione Toscana, unitamente ad altre istituzioni (Università della Tuscia e Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa), al fine di implementare l'ozono in vigna e cantina per limitare l'uso di altre sostanze chimiche. Fondamentale anche l'utilizzo dell'Internet of Things con droni e sensori per il monitoraggio e l'ottimizzazione dei trattamenti in vigna.
Maremma nel calice: tra vini e vitigni
Il Morellino di Scansano è senza dubbio nelle varie espressioni il vino principe la cui Doc è nata nel 1978 ed il nome, Morellino, deriva da un clone locale di Sangiovese (vitigno a bacca rossa) che dà acini molto piccoli. Mente la Docg (Denominazione di origine controllata e garantita) è arrivata nel 2007. Il Sangiovese è il vitigno di punta della zona ma si coltivano anche altri vitigni quali: il Ciliegiolo (a bacca rossa) che ultimamente viene sempre più utilizzato in purezza e pare che potrebbe essere, secondo studi, il padre del Sangiovese, il Vermentino vitigno a bacca bianca dalle note sapide ed eleganti, l'Alicante che viene utilizzato unitamente al Sangiovese per il Morellino di Scansano.
Le vigne della Cantina Vignaioli
La cantina propone diverse linee produttive: nella linea “I Classici” spiccano i vini: Ciliegiolo Capoccia Maremma Toscana Doc, Morellino di Scansano Roggiano Docg, Morellino di Scansano Roggiano Biologico Docg, Morellino di Scansano Roggiano Riserva Docg, Bianc di Pitigliano Rasenno Doc. Della linea “Scantianum” fanno parte il Vermentino Toscana Igt, Viognier Toscana Igt, Trebbiano Toscana Igt, Rosato Toscana Igt, Sangiovese Toscana Igt. Mentre nella linea “Le Vigne” sono compresi il Vermentino Maremma Toscana Doc Vigna Fiorini, Vin del Fattore Sangiovese Maremma Toscana Doc (governo all'uso toscano), Morellino di Scansano Vignabenefizio Docg, Morellino di Scansano Sicomoro Riserva Docg, San Rabano Vermentino Maremma Toscana Spumante Doc, San Rabano Spumante Rosato e Rosso Toscana Igt Poco per pochi.
Un'etichetta speciale per il progetto “L'orto giusto”
Una cantina, quella dei Vignaioli del Morellino di Scansano, attenta anche alla solidarietà. Infatti l'azienda sostiene un progetto di agricoltura sociale di grande importanza portato avanti dall'associazione “L'Orto Giusto di Orbetello” che si occupa dell'inclusione sociale dei ragazzi con disabilità attraverso l'attività ortofrutticola. I ragazzi hanno realizzato l'etichetta speciale che riporta un dipinto selezionato tra le opere realizzate dai ragazzi per il vino Roggiano. Grande soddisfazione per questo progetto è stata espressa da Sergio Bucci direttore generale della cantina: «Lo scorso anno in occasione dei cinquant'anni della Cantina abbiamo fatto un'etichetta celebrativa sostenendo la fondazione il Sole, mentre quest'anno abbiamo deciso di sostenere “L'Orto Giusto” e per ogni bottiglia venduta a dieci euro, sei euro andranno a finanziare le attività dell'associazione».
Cantina Vignaioli
Località Saragiolo - 58054 Saragiolo (Gr)
Tel 056 4507288