La tenuta di oltre 720 ettari a Paiala, in provincia di Pisa, era quasi del tutto in rovina quando una ventina di anni fa è stata acquisita dalla famiglia inglese Hands. Ora gran parte delle terre non sono più abbandonate e sono destinate a diversi tipi di produzione che godono dell'uso di tecniche tradizionali supportate da metodi di organizzazione e di coltivazione moderne. Molto del lavoro, nonché molti investimenti, sono stati indirizzati nel recupero di antichi vigneti, accompagnato in maniera aggiornata dall'impianto di nuovi. Il general manager di Fattoria Villa Saletta, David Landini, introduce la degustazione che parte dal Villa Saletta Rosè 2021, assemblaggio di Sangiovese, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon e Merlot.
La Fattoria Villa Saletta (credits: viniterredipisa.com)
Fattoria Villa Saletta: la degustazione di Villa Saletta Rosè 2021, Chiave di Saletta 2018 e Saletta Giula 2018
Caratterizzato da una sfumatura brillante di ciliegia, apre con profumi di bacche rosse mature e note minerali concludendosi con un equilibrio dinamico di freschezza, fruttuosità e acidità. A seguire il Chiave di Saletta 2018. Sangiovese 50%, Cabernet Sauvignon 20%, Cabernet Franc 20% e Merlot 10%. Fruttato di ciliegia e mora con delicate note erbacee che in bocca risulta equilibrato, scorrevole, dai tannini fini e croccanti, di bella freschezza acida. Chiude su note di menta, tabacco e cioccolato. Quindi il Saletta Giula 2018. 60% Cabernet Franc e 40 % Cabernet Franc. Il bagaglio aromatico si compone di un fruttato di ciliegia al quale si uniscono la fragola e il ribes, quindi note floreali di viola e cenni di rosmarino. Al gusto l'impatto è fluido, ancora rimandi di liquirizia e quercia tostata, di freschezza vivace con tannino integrato e fuso alla parte alcolica. Divertente, pulito e dinamico nel finale.
I vini in degustazione alla Fattoria Villa Saletta
Fattoria Villa Saletta: chiude la degustazione il Chianti Superiore 2018
Chiusura in bellezza con Il Chianti Superiore 2018, Sangiovese Classico al 92%, con un saldo Merlot del 4% e di Cabernet Sauvignon del 4%. Impatto olfattivo dove si palesano sentori di vaniglia, mirtillo, ciliegia e cannella. Godibile l'attacco in bocca, dove si allarga e prende volume per chiudere con vena gustosa ed invitante di frutti rossi e note tostate. Sorprendente. Impeccabile l'organizzazione degli assaggi da parte di Roberta Perna Comunicazione Enogastronomica, commentati dalla autorevole voce critica di Leonardo Romanelli e accompagnata da 4 irresistibili versioni di pizza de Il Vecchio e il Mare di Firenze. In ordine. “Padellino con crema di fior di latte di Napoli affumicata, la nostra porchetta di mare e patate del casentino sfogliate accompagnato dal Villa Saletta Rosé”. “Pizza alla pala con peposo di tonno pecorino Juncu e spinacino fresco accompagnata da Chiave di Saletta”. “Impasto classico base Margherita con fior di latte di Napoli e pomodoro San Marzano accompagnato da Saletta Giulia”. “Impasto classico con fior di latte di Napoli affumicata, gorgonzola mascarponato, speck del Friuli e tarallo napoletano sbriciolato accompagnato da Chianti Superiore”. Chiusura in dolcezza con la deliziosi Bavarese al limoncello, meringa e fragole. Coppia vincente quella di Mario Cipriano, maestro pizzaiolo e Pasquale Nacchari in sala. E non poteva essere altrimenti.