A cavallo tra Langhe e Monferrato, 175 ettari coltivati con passione e mentalità imprenditoriali. Una famiglia, i Morando di Montalbera, dedita a questa terra e alla volontà di farla crescere. Forse il frutto migliore e dal rimando più territoriale, con tutto il rispetto per le tante etichette aziendali (Grignolino, Barbera d’Asti e Barbaresco), è il Ruché di Castagnole Monferrato Laccento 2019.
Laccento 2019 di Montalbera
La storiaVa premesso che si tratta di un vitigno a lungo dimenticato del Monferrato astigiano, viene da un incrocio tra Croatina Rossa e Malvasia aromatica di Parma. Riscoperto da un sacerdote, don
Giacomo Cauda, dopo un periodo di dimenticatoio, nel 2015 è diventato protagonista di un romanzo, “
Il vino del Papa”. Un tempo era considerato il vino della festa: la leggenda narra che abbia accompagnato i soldati astigiani nelle crociate dei Longobardi contro i Franchi a Refrancore. Arriverebbe dai viaggi di monaci francesi e spagnoli.
Un vino di un luminoso rosso rubito, tannino appena accennato, ottima persistenza
La degustazioneI suoli calcarei di Castagnole Monferrato fanno di questo Ruché un vino di un luminoso rosso rubino. Bouquet delicatamente tipico: rosa canina, litchi, pepe bianco, scorza d’agrume. Al palato si aggiungono sentori di frutti di bosco, liquirizia, chinotto e ventate balsamiche. Rivela un buon equilibrio tra freschezza, sapidità e struttura, con il tannino appena accennato ma ben definito. Ottima la persistenza. Un vino speciale.
Per informazioni:
www.montalbera.it