L’Hub Identità Golose Milano il 19 novembre è stato uno scrigno di sorprese. Un perlage di novità dovuto alla presenza per tre giorni in città di Maison Ruinart 1729, la più antica Casa di Champagne ormai alla soglia dei tre secoli.
La spettacolare ambientazione delle cene immersive di Ruinart
Debutta a Milano la chef della Maison
«Quest’anno presentiamo un articolato ventaglio di debutti - ha spiegato Silvia Rossetto, responsabile marketing di Ruinart Italia illustrando le novità - per la prima volta la chef di Maison Ruinart, Valérie Radou, lascia la sede di Reims per approdare a Milano e trasferire all’Hub Identità Golose tutta la sua creatività. Avendo sempre lavorato a contatto con lo chef de Cave ha sviluppato un’abilita particolare nell’elaborare accostamenti anche cromatici tra cibo e Champagne».
Silvia Rossetto
Le cene a quattro mani
In queste tre serate darà vita a menu realizzati in collaborazione con gli chef del Ruinart Assemblage 1729, il circuito di ristoranti italiani selezionati da Ruinart. In particolare, venerdì 19 la cena viene firmata da Denis Pedron, corporate executive chef del gruppo Langosteria, il sabato e la domenica dal due stelle Michelin Giuseppe Mancino de Il Piccolo Principe di Viareggio. Cene, naturalmente, a tutto Champagne con Ruinart Blanc de Blancs, R de Ruinart Brut e Ruinart Rosé.
Valérie Radou
Spettacolo nella sala ovale
Spettacolari, nel vero senso del termine, le tre serate che si terranno ciascuna per soli 12 ospiti nella sala ovale. Tre cene che si trasformano in un viaggio onirico animato dalla virtual reality Petit R. Un’esperienza immersiva realizzata attraverso un videomapping in 3D e il concetto dell’anamorfosi, dove i disegni dell'artista giapponese Kanako Kuno prendono vita sulla tavola mettendo in scena la storia e il patrimonio di Maison Ruinart.
Rombo di Bertrand Mure, variazione di cavolfiore, salsa allo Champagne
Cucina da perlage
Ogni piatto è ideato per essere abbinato alla sua cuvée. La freschezza di Ruinart Blanc de Blancs viene esaltata dall’ostrica, come entrée, seguita dal Rombo di Bertrand Mure (omaggio a uno dei Fondatori di Maison Ruinart), con crema di cavolfiore, nelle varianti verde, arancio e bianco, a sottolineare la rotondità dello Chardonnay. Si fonda sui contrasti la Faraona con zucca, finferli e succo di liquirizia abbinata a Ruinart Vintage 2011, la cuvée da quest’anno distribuita anche sul mercato italiano. Un Vintage che accompagna anche il Chaource, tipico formaggio della regione della Champagne, con uva e granola. Per concludere, Pera infusa con ibisco, pompelmo e rosa, aromi che si ritrovano nel Ruinart Rosé che accompagna il dessert.
Ruinart Blanc de Blancs in confezione second skin
Second skin per le magnum
«Ultima novità - ha annotato Silvia Rossetto - la presenza sul mercato di Ruinart Blanc de Blancs e Rosé magnum racchiusi nella confezione second skin. Una seconda pelle al 99% carta in fibra di cellulosa proveniente da foreste europee gestite in modo ecologico. È nove volte più leggera della precedente generazione di confezioni regalo, abbattendo del 60% l’impronta di carbonio. Racchiudendo la forma caratteristica della bottiglia, la confezione protegge lo Champagne dalla luce, resiste all’umidità di cantine o frigoriferi, e resta intatta nel secchiello del ghiaccio fino a 3 ore».
Moët Hennessy Italia?
via Tonale 26 - 20125 Milano?
Tel. 02 6714111?
www.ruinart.com