È morto facendo la cosa che più gli piaceva al mondo: sciare. Gli amici - e non solo - ricordano così Luciano Piona, grande uomo del vino. Veronese, per l'esattezza di Custoza, titolare dell'azienda Cavalchina, 64 anni, è deceduto in seguito alle conseguenze di un malore su una pista da sci, a Madonna di Campiglio.

Luciano Piona - foto: Prima Verona
Piona era uno dei vignaioli piu conosciuti d'Italia, protagonista del rilancio dei vini gardesani prima del
Consorzio del Custoza (a cui era particolarmente affezionato), e poi come presidente del
Consorzio Garda Doc. Dal 2017, quando ne ha prese le redini, ha portato le
vendite dello spumante lacustre in
crescita esponenziale sia sul mercato interno che in Europa.
«È stato uno dei presidenti piu visionari, illuminati - ricorda
Carlo Alberto Panont, direttore del Consorzio Garda Doc - e innovativi del nostro comparto. Insostituibile per idee e capacità di azione. Ha rilanciato la
denominazione fino a raggiungere oltre 21 milioni di bottiglie. Dal 2017 ha lavorato sul mercato interno partendo dal turismo, per allargarsi poi alla Germania, Inghilterra e Stati Uniti. E i risultati sono stati eccezionali. Una grande perdita per tutti».
Carlo Alberto Panont - foto: Gazzetta di Mantova
Lascia nel dolore più profondo la moglie e i due figli, il fratello e gli anziani genitori. Sgomento e lutto in tutto il grande mondo del vino. E l'ultimo grande gesto di generosità di Piona, è stata la donazione degli organi, da sportivo come lo è stato per tutta la vita.