Arrivano i controlli da parte dell'Ats e dell'Ispettorato del lavoro, e subito fioccano multe fino a 50mila euro. È quello che è successo in Franciacorta nei giorni della vendemmia. Tra i filari, lavoratori senegalesi residenti nei comuni del bresciano hanno sostituito gli stagionali dell'Est, perché sarebbero costati di più. Spesso, uno vicino all'altro, senza mascherina e senza adeguate misure di sicurezza anti-covid.
Raccolta in Franciacorta
Questo è ciò che hanno trovato in un'azienda vitivinicola della Franciacorta gli Ispettori dell'Inps e dell'Azienda territoriale sanitaria di Brescia. Complessivamente 120 le persone di origine senegalese in vigna senza protezione, al posto di giovani, uomini e donne, provenienti soprattutto dalla Polonia e dalla Romania, specializzati nella raccolta dell'uva.
Una novità rispetto agli anni scorsi, perché reclutare lavoratori stranieri avrebbe comportato la quarantena, con un aggravio dei costi. L'azienda esterna incaricata del reperimento della manodopera ha scelto lavoratori sempre stranieri, ma residenti nei paesi del circondario, senza alcuna esperienza e, pare, senza regolare contratto di lavoro. Ciò potrebbe comportare una sanzione di 50.400 euro, con l'obbligo di regolarizzare la posizione dei dipendenti.
Ats e Inps fanno sapere che i controlli a sorpresa continueranno fino al termine della vendemmia, sia in Franciacorta che sul Garda, dalla Valtenesi alle zone del Lugana, per vigilare sulla salute dei lavoratori e il rispetto dei loro diritti. Va anche detto, per amor di verità, che per l'emergenza covid le grandi aziende della Franciacorta si sono rivelate attente alle misure di sicurezza, mentre fra i lavoratori si registra molte volte scarsa attenzione nell'uso delle mascherine che rimangono - anche all'aria aperta, nel contatto con altre persone - un dispositivo di protezione fondamentale.