È il primo spirito a essere stato prodotto nelle Americhe, tra la fine del ‘500 e gli inizi del ‘600, distillando il mosto ricavato dall’uva. Il Perù gli ha dato i natali e ne ha redatto un disciplinare stringente indicando con precisione le uve dalle quali ricavarlo, solo otto, e le zone che possono fregiarsi di una Denominazione di origine riconosciuta anche a livello europeo.
Pisco Puro è ottenuto da una singola varietà d’uva, qui in versione sour
Stiamo parlando del pisco,
una nuova frontiera per barman e cultori del bere del bere bene. Tra i produttori più autorevoli, la Destileria y Hacienda La Caravedo, fondata a Ica nel 1684, che si è sempre si è distinta per la qualità delle uve e l’eccellenza dei suoi pisco. Il suo marchio più celebre, Pisco Portón, ha riconoscibilità internazionale grazie al talento del suo master distiller, Johnny Schuler. La gamma Pisco Portón è importata in esclusiva in Italia da Inebria Srls, società fondata a Torino nel 2018 da Gloria Carpinelli, peruviana in Italia.
Ma di pisco non ce n’è uno. Ve ne sono tipologie differenti in base al processo di produzione ma soprattutto al profumo, al gusto, all’intensità. Se il Pisco Puro è ottenuto da una singola varietà d’uva, l’Acholado è un blend di uve o di “single pisco” realizzato dal master distiller, mentre il Mosto Verde è un pisco la cui fermentazione è volutamente interrotta in anticipo per mantenere un tenore zuccherino più elevato.
Pisco Portón propone al mercato una gamma completa di Pisco Mosto Verde di singole varietà d’uva, come Torontel, Quebranta, Italia e Negra Criolla, il Pisco Mosto Verde Acholado dalle note floreali e di frutta matura.
Pur essendo un prodotto bandiera del suo Paese, Pisco Portón è un distillato moderno e versatile, capace di dare un
twist originale a cocktail classici o arricchire il bagaglio tecnico di qualsiasi barman.
Per informazioni:
www.piscoportonitalia.com