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L'identità del vigneto Etna nella cantina di Tornatore

di Gabriele Ancona
vicedirettore
 
28 giugno 2019 | 10:33

L'identità del vigneto Etna nella cantina di Tornatore

di Gabriele Ancona
vicedirettore
28 giugno 2019 | 10:33
 

L’azienda agricola si sviluppa su 110 ettari, di cui 65 vitati, nel comune di Castiglione di Sicilia (Ct), sul versante settentrionale dell’Etna. Per estensione, è una delle più grandi vigne di Etna Doc.

I vitigni sono quelli autoctoni etnei: Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio (bacca rossa), Carricante e Catarratto (bacca bianca). Si trovano a un’altitudine che varia tra i 550 e i 700 metri sul livello del mare, suoli di origine vulcanica che derivano dal disfacimento delle masse laviche, dalle ceneri e dai lapilli.

Le bottiglie di Etna Rosso delle Cantine Tornatore (L'identità del vigneto Etna nella cantina di Tornatore)
Le bottiglie di Etna Rosso delle Cantine Tornatore

Un ecosistema che ha fatto del versante nord della “montagna” un territorio unico per la produzione di vini di alto profilo e della spiccata identità, oggi sempre più apprezzati dai mercati.

A Milano la famiglia Tornatore e l’enologo Vincenzo Bambina hanno proposto in degustazione una selezione di annate che visto in primo piano Etna Bianco Doc (2018), Pietrarizzo Etna Bianco Doc (2017, 2016, 2015), Pietrarizzo Etna Rosso Doc (2016), Trimarchisa Etna Rosso Doc (2016) e Etna Rosso Doc Riserva 2014. Vini invecchiati in botti di rovere in ambiente completamente interrato con isolamento con blocchi di basalto dell’Etna posti alle pareti e sul pavimento della bottaia. La produzione Tornatore contempla anche la Doc Etna Rosato e Valdemone Spumante Brut, entrambi Nerello Mascalese in purezza. Nella loro cantina, si ritrova dunque tutta l'identità del vigneto Etna.

Giuseppe Tornatore (L'identità del vigneto Etna nella cantina di Tornatore)
Giuseppe Tornatore

Vini precisi, puliti, non costruiti. «Abbiamo dato libera enfasi all’espressione dell’annata e della singola parcella. Vini che testimoniano le sfaccettature del nostro territorio», hanno spiegato Giuseppe Tornatore e Vincenzo Bambina. La degustazione milanese è stata condotta in abbinamento alle ricette di Simone Di Gennaro dell’Osteria Casa di Mare di Forlì.

Vincenzo Bambina (L'identità del vigneto Etna nella cantina di Tornatore)
Vincenzo Bambina

Gli Etna Bianco, da uve Carricante, si sono rivelati freschi e minerali, arricchiti da un’intensa complessità al palato. L’Etna Rosso (Nerello Mascalese e Cappuccio) ha espresso tannicità bilanciata da pienezza e lunghezza all’assaggio. Pietrarizzo, 100% Nerello Mascalese, si è rivelato elegante e accessibile a fronte di una grande struttura. Deciso, complesso e persistente l’Etna Rosso Doc Trimarchisa, raffinato blend di Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio. Medesimo uvaggio per la Riserva 2014 di Etna Rosso Doc servita dal decanter. Sapido, lungo, pieno e croccante.

Manzo con fontina e lumachine di mare (L'identità del vigneto Etna nella cantina di Tornatore)
Manzo con fontina e lumachine di mare

Un vino importante, che nasce dai vigneti più vecchi e che interpreta lo spirito dell’Etna, che richiede tenacia, tempo e pazienza. Ha accompagnato Manzo, radicchio, fontina e lumachine di mare.

Per informazioni: tornatorewine.com

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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