A un anno dalla presentazione sperimentale al Vinitaly 2018 vedono la luce i primi due vini dedicati a Totò e a lui ispirati, il Totò Bianco ed il Totò Rosso.
Di ciò, assimilando i concetti nobili che Totò seppe poeticamente descrivere nella sua poesia più conosciuta, “A Livella”, si è resa protagonista, aiutata dal papà, la giovane Alessandra Quarta.

Vini da uve campane vinificati nella cantina irpina
Sanpaolo di Claudio Quarta Vignaiolo di Tufo, teatro della presentazione del progetto e dei due vini alla presenza di Elena Anticoli De Curtis e Antonello Buffardi de Curtis, nipoti di Antonio De Curtis. «Abbiamo pensato di dare vita a due vini, un rosso e un bianco - ci dice
Claudio Quarta - per rendere plasticamente le due maschere che ha saputo incarnare Totò, quella dualità che ha accompagnato la sua esistenza e il percorso artistico: miseria e nobiltà, lacrime e risate, ironia amara come mezzo lieve per descrivere le difficoltà di una società ed un periodo duro».
«Siamo felici ed emozionati di essere i primi nel mondo del vino a celebrare l’immensa eredità culturale che ci ha consegnato il Principe della risata e quella della sua famiglia, con un progetto enologico e culturale autentico e identitario - dice
Alessandra Quarta - la poesia dà il nome al progetto, perché rappresenta il testamento artistico e culturale di Totò, un bagaglio a cui attingere per raccontarne la poliedricità».
Il Totò Rosso è fatto con uve piedirosso (30%) ed uve casavecchia (70%). Il Totò Bianco è fatto con uve greco (50%) ed uve fiano (50%). Le bottiglie ospitano due etichette d’autore, realizzate da Efrem Barrotta, illustratore creativo di Big Sur.
Per informazioni:
www.claudioquartavini.it