Il neo presidente del Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese, Luigi Gatti, ha già le idee chiare su qualche sarà la road map per i prossimi mesi. Nel pomeriggio di oggi si è riunito il nuovo consiglio di amministrazione nella sede di Riccagioia per fare il punto e delineare il percorso da seguire dopo lo scisma del mese scorso.
«Lasciamo da parte - spiega il
neo presidente,
Luigi Gatti - il
difficile periodo appena trascorso ed ora apriamo un nuovo capitolo. Abbiamo già sull’agenda alcuni incontri per definire importanti iniziative mirate al rilancio del Consorzio».
«Sicuramente - prosegue il presidente - faremo leva sul nuovo ministro all’Agricoltura, Gian Marco Centinaio, che cercherò di incontrare il prima possibile perché avere a Roma un interlocutore così importante non può che portare benefici al territorio. Spero che possa darci una mano, svolgere una funzione quasi da “padrino” per le questioni legate al mondo vitivinicolo oltrepadano».
Nel frattempo il neo presidente ha già ricevuto la telefonata dell’
assessore regionale all’agricoltura,
Fabio Rolfi. «Si è detto disponibilissimo - spiega Gatti - nel darci il giusto supporto. Con lui ho già sondato la possibilità di riportare a Riccagioia il centro analisi, questa operazione snellirebbe le operazioni dei nostri produttori rispetto ad oggi che i campioni sono inviati in un centro toscano. Ci lavoreremo».
Luigi Gatti (foto: La Provincia Pavese)
Ovviamente c’è poi da dipanare la questione legata all’erga omnes che il Consorzio ha perso con l’
uscita di scena di importanti e numerosi produttori.«È una questione delicata - spiega Gatti - su cui stiamo già lavorando per evitarla. L’obiettivo finale è quello di renderci nuovamente attraenti alle aziende fuoriuscite. Abbiamo già cooptato nuove cantine come l’azienda Torre degli Alberi e l’azienda Marchese Adorno. Ci adopereremo per avvicinarne altre».
Ed infine due impegni legati alla parte tecnico-burocratica. «Prima di tutto - spiega - dobbiamo concludere l’iter di revisione dei disciplinari. Speriamo di valorizzare il più possibile questa fase per ridare nuovo slancio al nostro mercato, solo così capiremo l’impatto sul consumatore di questa nuova fase. La seconda cosa che affronteremo è la questione della fascetta: dovremo arrivare ad una soluzione comune e condivisa per evitare confusione nel settore».
Per informazioni:
www.vinoltrepo.org