Stefania Canali e il marito Peter Femfert s’innamorano dell’azienda agricola Nittardi, nel cuore del Chianti. Una costruzione su una collina, circondata da boschi e valli, una torre medievale accanto alla casa padronale.
Percepiscono la magia del paesaggio e la vocazione per la viticoltura e l’arte, così nel1981 acquistano
Nittardi. Nel dodicesimo secolo questa struttura era conosciuta come “Villa Nectar Dei”, sede dei Monaci Benedettini, che, oltre alle pratiche religiose, iniziarono a coltivare la vite. Nel 1549 Michelangelo Buonarroti mentre viaggiava in queste zone, rimase così colpito dalla torre fortificata e dalla natura, che, mentre lavorava alla Cappella Sistina, acquistò Nittardi.
Peter Femfert e Stefania Canali
Nei carteggi tra il nipote Lionardo, a capo della Fattoria, e Michelangelo, si legge come il noto artista volesse donare a Papa Giulio II alcuni fiaschi del buon vino dell’azienda. Nel 2013, il figlio maggiore, Léon Femfert, dopo aver studiato in Borgogna, trascorre un lungo periodo in Cile in una azienda biodinamica, poi negli Usa, Francia e Germania. Alla fine del periodo formativo, decide di occuparsi direttamente dell’azienda. Ai 12 ettari di vigneti iniziali in Castellina in Chianti si aggiungono venti ettari in Maremma. Le diverse zone di produttive, entrambe privilegiate per esposizione e altitudine, offrono al vino struttura e composizione differenti.
Nel Chianti si coltivano Sangiovese, altre varietà autoctone e una piccola vigna di Merlot. In Maremma troviamo: Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Merlot, Petit Verdot, Cabernet Franc, Syrah, Vermentino, Roussanne e alcune varietà sperimentali. La coltivazione Nittardi è certificata Bio, che rispecchia l’amore per la natura. Nella proprietà si scorgono vigne, campi, vegetazione di macchia, boschi di conifere e alberi di olivo. Cento ettari di bosco protetto consentono di mitigare l’inverno e le estati calde.

I vigneti sono ad alta densità con 6.660 piante per ettaro. La vendemmia è completamente manuale: ogni grappolo è scelto con cura e raccolto separatamente. Il processo di fermentazione e d’invecchiamento avviene in fusti di rovere francese di formato diverso e di cemento. Léon produce vini con forti connotazioni territoriali e un preciso carattere, mantenendo una grande eleganza. Nittardi produce 130mila bottiglie, di cui 80% all’ estero: Germania 30%, Usa 10%, Cina 10%, seguono i mercati principali europei, Canada, Giappone, Corea e Singapore.
Il distributore esclusivo per l’Italia è Visconti 43 che fa parte del gruppo Meregalli. Tutte le fasi sono controllate costantemente dai tecnici, sotto la supervisione dell’enologo interno Antonio Spurio e del consulente Carlo Ferrini. L’amore per l’arte spinge la famiglia Femfert a rendere omaggio a Michelangelo, così dal 1981 Peter Femfert incarica artisti internazionali di creare un’etichetta e una carta-seta usata per avvolgere la bottiglia di Chianti Classico “Casanuova di Nittardi”.

Gli amici artisti, alcuni dei più grandi nomi dell’arte moderna e contemporanea, trascorrono periodi in questo luogo incantato: Luigi Veronesi, Valerio Adami, Eduardo Arroyo, Yoko Ono e Dario Fo e molti altri. È nata dunque una vera e propria collezione, così sono state fatte delle mostre. Le prime bottiglie del vino Nectar Dei provenienti dalle vigne della proprietà nella Maremma Toscana sono state donate a Papa Benedetto XVI.
Nittardi è anche luogo da visitare, passeggiando lungo i sentieri dell’arte nel “Giardino delle Sculture”, un percorso punteggiato da opere di artisti, tra cui Miguel Berrocal, Horst Antes, Victor Roman, Raymond Waydelich, Friedensreich Hundertwasser. Per vivere intensamente questi luoghi incantati si può soggiornare nel b&b, che offre soluzioni con diverse metrature, da quella minima di 30 metri quadrati fino ad appartamenti di 120-140 metri quadrati.
Per informazioni:
www.nittardi.com