Un nuovo accordo di collaborazione è stato siglato dall'Unione italiana del vino (Uiv) con il Messico. Ora il nostro Paese e quello sudamericano possono dirsi più vicini nel settore, grazie appunto alla firma congiunta, presso il Consolato messicano a Milano, in presenza di Marisela Morales, Console messicano in Italia e Presidente "Grupo Conular de América Latina y el Caribe en el norte de Italia"; di Francisco Vega de Lamadrid, Governatore dello Stato di Baja California; di Carlo Bonfante Olache, Segretario dello Sviluppo Economico della Baja California; Juliana Solis, promotore investimenti per il Segretario dello Sviluppo Economico di Tijuana; Estivali Orozco, promotore investimenti per il Segretario dello Sviluppo Economico di Mexicali.

«Il Messico - sottolinea Paolo Castelletti, segretario generale di Unione italiana vini - è uno Stato emergente con prospettive di crescita molto interessanti. Basti pensare che nel 2016 abbiamo esportato 114.509 ettolitri di vino italiano con un incremento del 25% sull'anno precedente, per un valore di circa 30 milioni di euro. C'è molto fermento e il Governatore della Baja California, Francisco Vega de Lamadrid, ci ha espressamente chiesto aiuto sul piano giuridico per implementare una legge che strutturi il comparto vitivinicolo in modo simile a quello europeo e, soprattutto, una legge per trasferire il concetto di Denominazione di origine alle produzioni di qualità messicane».
«L'incontro è stato un tassello fondamentale - conclude Paolo Castelletti - per la costituzione di un rapporto di collaborazione che auspichiamo proficuo e duraturo tra le filiere del vino dei due Stati. Il primo gesto di tale collaborazione, sarà la partecipazione a Simei di un'importante delegazione di produttori messicani; un dato storico che segna il passo verso l'apertura e l'ammodernamento del loro comparto vitivinicolo».

Paolo Castelletti (foto: Lifegate)
Il Messico conta quattro valli vitivinicole per un totale di 4.248 ettari, con una produzione pari a circa 4,73 tonnellate per ettaro. Solo nel 2015 sono stati 25 milioni i visitatori in Baja California, di cui 16 milioni stranieri e circa il 90% ha dichiarato di visitare il Paese per l'enogastronomia (la cucina nazionale messicana è stata riconosciuta Patrimonio immateriale dell'Umanità dell'Unesco a Expo 2015).