Uniti si riesce a vincere, ma senza perdere l’unicità della qualità, che solo il piccolo produttore è capace di offrire. Nove cantine della provincia di Chieti nel 1973 hanno realizzato Citra (Consorzio cooperative riunite Abruzzo). Qualche numero: 6mila ettari, 9 cantine sociali, 3mila soci vignaioli con una media di 2 ettari ciascuno e 18 milioni di bottiglie. È bello vedere scorrere i visi dei numerosi soci: si può trovare l’unico viticoltore che produce il pregiato Montonico, dal curioso grappolo con la punta all’insù fino al giovane appena diplomato, entusiasta del proprio lavoro. Citra si è presentata a Milano all'Hotel Sheraton Diana Majestic, al di fuori del circuito Expo. Dal 24 luglio al 6 di agosto questa regione ha scelto una sede prestigiosa: uno spazio nel cuore di Brera per attrarre curiosi, passanti, turisti e amanti della buona tavola.
Parlare al cuore, non solo al palato per raccontare una realtà economica di prestigio. In questi ultimi anni il settore vinicolo italiano ha fatto passi da gigante, offrendo prodotti unici. Alle spalle ovviamente c’è la ricerca tecnologica: l’Università di Teramo ha collaborato intensamente per realizzare dei vini abruzzesi di pregio. Negli ultimi tre anni è stata fatta una raccolta d’uva in diverse zone dell’Abruzzo, da quella collinare a quella che si affaccia al mare adriatico, fino ad arrivare alle pendici del Gran Sasso. Sono stati selezionati ceppi naturali per fare test su profumi, aromi naturali e bouquet durante prove di micro-vinificazione.
«Abbiamo trovato lieviti autoctoni per gestire una fermentazione più controllata.», interviene Lino Olivastri (nella foto), uno dei tredici enologi di Citra. «È una ricchezza avere un territorio così eterogeneo. Si va dal terreno calcareo, lasciato dal trasporto dei fiumi, a quello argilloso e ricco di potassio dei calanchi per arrivare a quello sabbioso che risente della brezza marina. Gran parte dei vitigni sono coltivati a tendone, un sistema complesso che richiede una gestione manuale. Abbiamo dei vini molto fruttati, come il Passerina e il Pecorino per arrivare a quelli dalle note balsamiche, tipico della salvia e alloro o salmastre, molto apprezzate».
Citra comprende un territorio molto vasto, quasi tutta la provincia di Chieti e l’entroterra di 40 chilometri dal mare Adriatico, che donano al vino caratteristiche aromatiche diverse. Si tratta di uve ripescate, che danno un prodotto innovativo, molto apprezzato anche dal mercato estero, soprattutto Usa, Canada, Germania, Belgio, Giappone, Cina e Messico. Citra offre una vasta gamma di Igp, Dop e Doc, oltre a numerose certificazioni di qualità, dall’Iso9001 alla certificazione etica Sa8000, che garantisce la responsabilità sociale d’impresa etica e Iso22000, Brc e Ifs che garantiscono al consumatore sicurezza e salubrità.
Vanno citati anche gli spumanti d’Abruzzo Dop con metodo Charmat, ottenuti sempre con la collaborazione dell’Università di Teramo, mappando i vigneti, per identificare le aree migliori di produzione. Piacevole al palato, da gustare fresco il Montepulciano con un passaggio in buccia, da cui si ottiene un Cerasuolo rosé. Lo caratterizza un colore rosso ciliegia, brillante, un bouquet piacevolmente fruttato, con note di fragola e cerasa, ideale da abbinare con una saporita zuppa di pesce o una buona pasta, magari tirata a mano.
Citra Vini
C.da Cocullo - 66026 Ortona (Ch)
Tel 085 9031342
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