Bergamo e Brescia non sono mai state così vicine. La Capitale della Cultura 2023, che vede le due città lombarde a braccetto, è un'occasione unica per unire non soltanto due capoluoghi, ma due interi territori, così simili e spesso così distanti. Due territori che sono dei veri e propri scrigni di cultura, tradizioni ed enogastronomia. Basti pensare al vino, uno degli strumenti migliori per raccontare il bello e il buono di una terra, perché espressione privilegiata e sincera di ciò che lo circonda. E, da questo punto di vista, Bergamo e Brescia, insieme, hanno veramente pochi rivali: dal Moscato di Scanzo al Franciacorta, dal Lugana al Valcalepio, ma non solo. Prodotti di eccellenza conosciuti in Italia e nel mondo. Prodotti che fanno parte della storia delle due province. Basti pensare che Andrea Bacci, archiatra di Papa Sisto V, dedicava proprio a Bergamo e Brescia una parte del Libro VI del suo monumentale Storia dei Vini. Dalle sponde dell'Adda, che abundant vinorum, ai colli viniferi della Valle Camonica, per Bacci il territorio era anche allora, siamo alla fine del 1500, un fiorire di borghi e villaggi quae vinis optmis celebrantur.
Allora, una domanda sorge spontanea: quali sono i migliori vini di Bergamo e Brescia? Con un concorso c'è chi proverà a dare una risposta.
Da sinistra, Alessio Rinaldi, Luigi Ferrari, Riccardo Lagorio, Daniela Dotti, Tiziano Belotti, Claudia Ploia, Renato Rovetta e Laura Zanardo
Bg-Bs Vino... e non solo: il concorso
L'idea è venuta all'Associazione cultura Rosa Rosati Rosé, che ha dato vita a Bg-Bs Vino... e non solo. Si tratta di un concorso aperto a tutti i produttori di vino che hanno sede nelle province di Bergamo e Brescia, presentato con una mini crociera partita da Iseo e che per due ore ha solcato il lago. A bordo, tra gli altri, alcuni dei volti del concorso: Riccardo Lagorio e Renato Rovetta, promotori dell'iniziativa, il sindaco di Rovato Tiziano Belotti, il sindaco di Marone Alessio Rinaldi e il presidente del Parco Oglio Nord Luigi Ferrari.
Un rosato sul lago d'Iseo
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Un momento della presentazione del nuovo concorso
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I vini verranno suddivisi in cinque categorie: bianchi, spumanti, rosati, rossi e passiti. Le etichette verranno esaminate alla cieca da gruppi di persone composti sia da esperti sia da consumatori occasionali con l'obiettivo, spiegano gli organizzatori, di rappresentare nella maniera più ampia possibile il mercato del vino.
Il calendario è già stato reso noto. Il primo appuntamento è fissato per il 13 giugno a Marone, sul lago d'Iseo, nel complesso di Villa Vismara, e sarà dedicato a bianchi, spumanti e rosati. Il secondo appuntamento è previsto, invece, il 3 ottobre. La parte dedicata a rossi e passiti sarà ospitata dal Parco Oglio Nord, nella sua sede operativa di Torre Pallavicina. L'ultimo atto è, infine, previsto per il 5 novembre: nel Convento dell'Annunciata di Rovato saranno premiate tre etichette per ogni categoria, per un totale di quindici etichette vincitrici. La giornata conclusiva sarà, però, anche aperta al pubblico. Nell'ex convento verranno allestiti banchi d'assaggio dei vini premiati dal concorso, accompagnati da formaggi, salumi, oli, miele e altre eccellenze gastronomiche dei due territori.
La scelta dei luoghi protagonisti, insieme ai vini, del concorso non è di certo casuale. Il lago d'Iseo, così come il fiume Oglio, sono luoghi di confine, in cui Bergamo e Brescia si sono sempre incontrate e continuano a farlo oggi, che insieme sono Capitale della Cultura. E Bg-Bs Vino... e non solo punta a dare ulteriore forza a questi ponti, favorendo la connessione tra i due territori e la loro valorizzazione, sia dal punto di vista turistico sia dal punto di vista enologico.