Due aziende vinicole, 32 ettari vitati in Valtellina, una produzione totale di 500 mila bottiglie. Stefano, Simone e Angela Nera sono alla guida della storica Casa Vinicola Pietro Nera e dell’Azienda Agricola Caven, entrambe con sede a Chiuro (So).
Vigne "eroiche" quelle della famiglia Nera in Valtellina
Un momento difficile per loro, che stanno affrontando l’
improvvisa perdita del padre, Pietro Nera, imprenditore ritenuto un simbolo della viticoltura eroica, quella di vigneti con pendenze sostenute, che presentano rischi e un imponente lavoro manuale specializzato.
Pietro Nera, da poco scomparso, con i figli Stefano, Angela e Simone
«Il papà è stato lungimirante - ricorda
Simone Nera - quando negli anni ’70 acquistava ettari di
vigneti impegnativi e sempre molto frazionati in Valtellina. “Il vino si fa in vigna, diceva, e gli eroi sono quelli che stanno lavorando adesso”. Oggi siamo i maggiori produttori di Inferno, oltre un terzo di tutto quello vinificato in Valtellina».
L'attività vitivinicola della famiglia Nera ha inizio nel 1940 con Guido Nera al quale è succeduto, alla fine degli anni '50, il figlio Pietro che, come ha ricordato Simone Nera, ha accorpato diversi ettari di vigneti, ora di proprietà dell’Azienda Agricola Caven fondata nel 1982.
Le grandi botti di rovere nella cantina Pietro Nera
«La Pietro Nera - spiega Simone - sviluppa 15 ettari di proprietà e produce 400 mila bottiglie anche con le uve di 162 conferitori valtellinesi selezionati. I nostri vini maturano in botti di rovere da 10 a 149 ettolitri, ma anche in alcune storiche botti di castagno».
L'azienda produce tutti i vini a denominazione di Valtellina: lo Sforzato Docg, i Valtellina Superiore Docg con le varie sottozone Sassella, Inferno, Grumello, Valgella e le Riserve (solo nelle annate migliori), il Rosso di Valtellina Doc e gli Igt Alpi Retiche di Sondrio Rosso Sorel, Bianco Rezio e La Novella e il Passito Rosso Anomalia Singolare. In cantina l’enologo e agronomo Stefano Nera.
Signorie Riserva Valtellina Superiore Docg
«Un nostro orgoglio - annota Simone Nera - è rappresentato dal Sorel, che produciamo da oltre 20 anni. È un blend di Nebbiolo Chiavennasca all’80% e Cabernet Sauvignon da un vigneto nel comune di Teglio a 600 metri di altezza. Le due vinificazioni maturano separatamente per un anno per poi essere assemblate in botti tradizionali per tre anni. Di rilievo il Passito da uva Nebbiolo Chiavennasca Anomalia Singolare, un vino dolce, bilanciato dai tannini del Nebbiolo, ideale a tavola con un tagliere di formaggi. È frutto di una fermentazione spontanea. Tra le Riserve mi piace segnalare Signorie, Valtellina Superiore Docg, che nasce da una vigna di 50 anni nel comune di Chiuro all'interno della zona di produzione del Valtellina Superiore Valgella. Nebbiolo Chiavennasca in purezza: eleganza, finezza, sapidità».
Uva Nebbiolo vinificata in bianco per gli Igt Alpi Retiche di Sondrio Rezio e La Novella (80% Nebbiolo, 15% Chardonnay, 5% Incrocio Manzoni).
L'Agricola Caven si aggrappa al territorio
Diciotto ettari di vigneto e una produzione di 100mila bottiglie per l’Agricola Caven. Nei vigneti sono stati trovati reperti archeologici testimonianza della civiltà Camuna: il logo della cantina riprende l’icona della Dea Madre, simbolo di fecondità. Si produce l’Alpi Retiche di Sondrio Rosso Igt Tellino, il Valtellina Superiore Docg Sassella Le Coppelle, il Valtellina Superiore Docg Inferno La Martellina, il Valtellina Superiore Docg Riserva Sassella La Priora, il Valtellina Superiore Docg Riserva Inferno Al Carmine, lo Sforzato di Valtellina Docg Messere,
tutti 100% Nebbiolo Chiavennasca. Produzione di alto profilo, che con la chiusura dell’Horeca e l’esportazione in difficoltà negli ultimi mesi ha sofferto.
«Ci ha dato un minimo di respiro la grande distribuzione per i vini Pietro Nera - precisa Simone Nera - In attesa che riaprano i nostri mercati di riferimento stiamo investendo in comunicazione e nell’e-commerce. Anche il nostro wine bar può essere un punto di riferimento sul fronte ospitalità. Non ci siamo mai fermati e stiamo pagando tutti i conferitori a saldo della vendemmia. Siamo ottimisti, ma con buon senso».
Per informazioni:
www.neravini.com