In genere succede che sia un’azienda agricola essenzialmente vinicola a fare anche ottimi extravergini, invece Terre di Shemir, in contrada Guarrato a Trapani, è famosa per il suo olio U Trappitu, che valorizza le cucine e le tavole di tanti chef anche stellati, ma fa anche ottimi vini.
A proposito di grandi chef, fino al 2020 organizzava presso il ristorante Serisso 47 a Trapani quello che noi abbiano battezzato il Terre di Shemir Day, una giornata arrivata alla settima edizione, che si concludeva con una cena preparata a 16 mani di grandi chef con almeno sei stelle Michelin.
L'azienda
Un’azienda familiare che si vanta dei suoi risultati grazie al lavoro giornaliero nei campi per sorvegliare che tutto vada bene, che le piante crescano sane, che i parassiti siano scoperti immediatamente onde debellarli, che tutto sia condotto nel migliore dei modi e con le più accurate tecniche, un’agricoltura che si basa sulla lotta integrata in riduzione di fitofarmaci.
Dal lavoro, ecco la qualità
Applicando questi concetti in terreni vocati, i risultati non possono che essere di rilievo. L’ispiratore è Francesco Pellegrino, titolare la moglie Creuso Lara, sono coinvolti tutti i familiari e per il vino da alcuni anni hanno come partner un bravo enologo Dino Croce che segue anche le viti. Un’azienda in espansione che oggi possiede 55 ha di cui 7 di vigneti: Grillo, Zibibbo, Nero d’Avola, Chardonnay e poco altro, che non ha cantina né frantoio. Visto che in fondo è una piccola azienda preferisce servirsi di strutture ottime che nei dintorni non mancano. Delle 4 etichette, tutte con nomi ispirati ai familiari, degustiamo due vini ma non con le ultime annate in commercio onde verificarne l’evoluzione.
Francesco Pellegrino
Degustando Erede
Cominciamo con Erede, dedicato ai nipoti, Grillo Doc Sicilia, nell’annata 2019. I vigneti che guardano le isole Egadi sono a circa 100 m di quota, cura maniacale delle viti con drastiche potature, una classica vinificazione in bianco e in acciaio dopo selezione dei grappoli.
Nel calice colore giallo verdolino tendente al dorato; naso di frutta gialla matura specie passione e melone su un fondo di leggeri idrocarburi, netto, rotondo, interessante; una bocca equilibrata che ha raggiunto la piena e complessa maturità ma ancora fresco, ricco di mineralità quasi sapida, tanto fragrante, lunghissimo, uno spettacolo che invoglia a ribere anche per i soli 12,5 gradi. Speciale con un pasto a base di mare e di formaggi, meno per un aperitivo. Nello shop online a € 20.
Degustando Ennaro
L’altro vino è Ennaro, il siciliano di genero, che sarebbe Salvatore Di Trapani che costituisce l’insostituibile addetto alla campagna, un Nero d’Avola Doc Sicilia nell’annata 2018. Uve anche qui coccolate e selezionate, vigneti sempre nella stessa zona, vinificazione classica termo-condizionata, lunga maturazione in acciaio.
Nel calice colore rubino con bordi vivacemente viola; all’olfatto sensazioni vegetali e profumi di frutta rossa fresca e sotto spirito, un insieme speziato con frizzanti note balsamiche; se al naso piace è in bocca che eccelle per il suo equilibrio tra tannini ed acidità, un affascinante ritorno dei sentori olfattivi, un sottofondo sottilmente amarognolo che pulisce il palato, l’anno di affinamento in più in bottiglia lo ha completato e maturato. Si fa bere con piacere con piatti a base di carne, se alla brace meglio. Nello shop a € 15.
Terre di Shemir
contrada Guarrato - 91100, Trapani
Tel 348 0172893