Si deve alla più autorevole tra le riviste mondiali di settore, Wine Spectator, il conio del termine Supertuscan. Un bollino apposto per primo a quella che è diventata l’etichetta simbolo della toscanità nel mondo (mi riferisco ovviamente al Sassicaia). Ne è passato di tempo e non sarà un caso se i vitigni internazionali si sono trovati così bene nel bolgherese e dintorni.
Sorpasso Bio Fortulla
Fulvio Martini ha costruito la sua fortuna con un’impresa che produce spugne e accessori ispirati ai principi della forza della natura e dell’economia circolare, ma gli piace anche giocare con il
vino biologico. A Castiglioncello si respira l’aria di mare e la gamma aziendale di Fortulla, che consta di 10 diverse etichette, l’assorbe efficacemente, come una spugna appunto.
Impossibile descrivere in dettaglio ogni singola bottiglia. Basti dire che non manca un ottimo
olio di oliva Igp a base di varietà Leccino, Moraiolo e Frantoio, come pure una
Grappa Barrique che nasce dalle vinacce delle uve di Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc.
Si spazia dalla produzione di una
bollicina, l’Epatta Brut, un rosato da uve di Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon, a due bianchi. Al Serpentino, un
Vermentino Terratico di Bibbona, si affianca il Pelagico, un
Bianco di Toscana a base di uve Pétit Manseng. Un
Rosato di Toscana e tre
Rosso di Toscana completano il carrello dei prodotti.
Tra questi ultimi spicca come top wine il
Sorpasso. L’annata 2009 deriva da un 47% di Cabernet Sauvignon, 47% di Cabernet Franc e 6% di Merlot. 14-16 mesi di barrique di rovere francese (50% nuove, 35% di un passaggio e 15% di due passaggi). L’
affinamento regala un vino che la bottiglia in grande formato rende risolto alla perfezione. Veste di un rosso rubino intenso e denso per un naso che profuma di
macchia mediterranea e di cedro, di spezie dolci e note piraziniche. Bocca intensa e nervosa, dalla fitta trama tannica e un bel finale saporito. Può invecchiare ancora a lungo.
Per informazioni:
www.fortulla.it