Che il Trentino fosse la patria del gioco di squadra non è una novità, come lo è la storica collaborazione che da inizio anno vede insieme due importanti istituzioni del territorio collaborare per la promozione e la comunicazione. L’Istituto Tutela Grappa del Trentino (25 soci) e il Consorzio Vini del Trentino (oltre 90 soci) si sono infatti ufficialmente legati da una partnership per la gestione delle risorse umane ed economiche finalizzate a promozione e comunicazione di aziende e territorio.
Da sinistra Bruno Pilzer e Pietro Patton (foto Romano Magrone)
Istituto Grappa e Consorzio vini Trentino brindano alla sinergia
Bruno Pilzer, presidente dell'Istituto Tutela Grappa del Trentino e Pietro Patton, presidente Consorzio Vini del Trentino, brindano alla nuova sinergia: «È fondamentale ora più che mai», ha dichiarato Pilzer. Alle sue parole sono seguite quelle di Patton che condivide in toto il pensiero del collega: «Il Consorzio si è prefissato l’obiettivo di lavorare in un’ottica integrata di sviluppo del territorio a 360 gradi. Il gioco di squadra, insito nella natura di una realtà associativa come la nostra che raccoglie oltre 90 soci, è per noi un passaggio imprescindibile per consentire al nostro territorio trentino di svilupparsi in tutte le sue potenzialità».
L'idea alla base: «Unire le esperienze organizzative e gestionali»
L’idea della collaborazione, maturata nel corso di molti incontri, è unire l’esperienza organizzativa e gestionale del Consorzio Vini all’Istituto Tutela Grappa del Trentino. Una sinergia basata sul rispetto reciproco delle scelte che rimangono in capo al Consiglio e all’Assemblea dei soci dell’Istituto Tutela Grappa del Trentino, mentre la parte organizzativa verrà gestita in collaborazione con il personale del Consorzio Vini.
Le prossime tappe del cammino sinergico
Molto intenso il programma già stilato dal direttivo dell’Istituto Tutela Grappa del Trentino in collaborazione con il Consorzio, con una serie di appuntamenti dove si parlerà ancora e sempre dell’ottima qualità della Grappa marchiata con il tridente Trentino e del sistema di controllo a tutela del consumatore. Una garanzia di qualità basata sulla serietà di tutti gli attori della filiera produttiva.
L'Istituto di Tutela della Grappa del Trentino esiste da oltre sessant'anni
L’Istituto di Tutela della Grappa del Trentino è stato fondato nel 1960 con l’obiettivo di tutelare e promuovere il prodotto. Oggi conta 25 soci dei quali 22 sono distillatori e rappresentano la quasi totalità della produzione trentina ed ha il compito di valorizzare la produzione tipica della Grappa ottenuta esclusivamente da vinacce prodotte in Trentino e di qualificarla con un apposito marchio d’origine: il tridente con la scritta “Trentino Grappa”. Quello della grappa in Trentino è un settore di non piccolo conto, soprattutto se calato nell’economia locale. Ogni anno vengono prodotti in Trentino circa 7.500 ettanidri di grappa (il 10% del totale nazionale in bottiglie da 70 cl) vale a dire circa 2,5 milioni di bottiglie equivalenti, distillando 13.000 tonnellate di vinaccia. Tre le tipologie principali di grappa prodotta: quella da uve bianche e aromatiche (60% del totale) e il restante 40% uve a bacca rossa.
Vini del Trentino dal 2011 promuove e tutela le produzioni enologiche locali
Il Consorzio Vini del Trentino è un’associazione interprofessionale di categoria senza scopo di lucro nata nel 2011 le cui funzioni sono la promozione, la valorizzazione, la vigilanza, la tutela, l’informazione del consumatore e la cura generale degli interessi relativi alle Doc Trentino, Trento, Teroldego Rotaliano, Casteller, Valdadige e alle Igt Vigneti delle Dolomiti e Vallagarina. Il Consorzio è impegnato quotidianamente nella tutela delle produzioni enologiche – garantendo in maniera sempre più adeguata la sostenibilità anche dal punto di vista ambientale – e al tempo stesso nella promozione dei vini e delle aziende che rappresenta sia sul mercato nazionale che su quelli esteri. I numeri del Consorzio: 91 aziende socie, 15 cantine cooperative, oltre 6.000 viticoltori, oltre 10.000 ettari vitati.