Siamo ormai a quota 7. Quella che era nata come sperimentazione per diventare il più importante vino bianco italiano, un blend dei vitigni più tipici dell’Alto Adige, è ormai più che un progetto: con l’edizione 2016 Appius si conferma sicuramente al vertice della qualità europea. Lode e onore al suo winemaker. L’enologo Hans Terzer che con questa settima cuvée conferma i primato della Cantina San Michele Appiano.
Hans Terzer
Esclusiva cuvée di uve bianche ma senza GewürztraminerCausa Covid-19, il vino lo abbiano degustato in un
incontro in diretta online che non ha nuociuto certo al test su questo grande vino che rappresenta un po’ l’apice degli anni di esperienza di Terzer che, non a caso, lo definisce un vino da sogno. Come per le passate edizioni sono
le uve bianche a comporre
l’esclusiva Cuvée, con la netta predominanza dello
Chardonnay (58%) a cui si aggiungono
Pinot Grigio (22%), Pinot Bianco (12%) e Sauvignon Blanc (8%). Per quest’anno è stato escluso il
Gewürztraminer, pure per anni considerato uno dei vinitigni simbolo dell’Alto Adige, ma il risultato non certo perso, anzi.
Come è stato un piccolo ma sensibile miglioramento anche la scelta di non fare svolgere la
malolattica a tutto il vino, in particolare alla parte di Pinot grigio, che da una più spiccata acidità che promette lunga vita a un vino che potrebbe durare anche 10-15 anni e che, certo, potrebbe essere al meglio fra un paio di anni.
Del resto
l’esperienza dei precedenti
Appius è proprio quella che col tempo
migliorano, e non poco. Tutto secondo gli indendimenti di Terzer...
Fresco, diretto ed eleganteDal
colore giallo paglierino brillante, Appius 2016 al naso appare fresco, diretto ed elegante, quasi provocatoriamente pungente, salvo esprimere la complessità di erbe, fiori e frutta bianca matura, soprattutto pesche e pere. In bocca è
equilibrato e fresco. L’acidità da forza e facilita la beva con la sua
mineralità. Insomma, un grande vino che non si può sintetizzare in poche righe e che si presenta come uno dei campioni del suo territorio e per il suo creatore forse il più importante di tutti i vini che ha realizzato.
La stella nell'etichetta, simbolo di libertà poeticaCome sempre Appius è anche un’occasione per fare cultura attraverso la sua
etichetta, realizzata dalla Life Circus di Bolzano.Sulla
Cuvée Appius 2016 spicca la rappresentazione di una
stella lucente, simbolo della
libertà poetica di Terzer, capace di segnare la rotta e determinare la via. La stella inoltre simboleggia anche il progetto stesso di Appius, il più ambizioso della Cantina San Michele Appiano, una sintesi tra
consapevolezza e perpetua
ricerca tra le più talentuose singolarità dell’annata, in cui i diversi
monovitigni sono spigoli che nel loro brillare portano lucentezza alla complessità della Cuvée. L’etichetta permette sempre la libera interpretazione dei wine lover, che possono attribuirvi un proprio intimo significato.
Ogni edizione di Appius è limitata; quest’anno le bottiglie disponibili sono 6mila, alcune anche in grande formato.