Una bella storia quella della linea di Valtellina superiore dedicata a Giovanni Segantini, maestro del Divisionismo. Siamo a fine Ottocento il pittore originario di Arco (Trento) oltre alla pittura amava molto il vino, e in particolare il Nebbiolo della Valtellina. La nipote, Gioconda Leykauf Segantini, ha ritrovato un quadernetto con delle note di acquisto dei prodotti consumati, cosi ha pensato di scrivere ad una delle aziende leader del terroir lombardo, Triacca: «Mio nonno era Giovanni Segantini. Amava il vino della Valtellina e lo beveva sempre a tavola. Mi farebbe piacere se ci fosse un vino di Valtellina, con un bel quadro di Segantini sull’etichetta».
L'etichetta valtellinese
Idea accolta
Nel 2012 nasce la prima bottiglia della linea. In etichetta il dipinto Mezzogiorno sulle Alpi, raffigura la modella preferita dal pittore al pascolo con le pecore sotto un cielo di un blu intenso che ha abbellito la bottiglia fino alla vendemmia del 2014. Dall’annata 2015 invece l’etichetta riporta "La raccolta del fieno" dipinto nel periodo in cui l’artista soggiornò a Savognin.
Il vino è un Nebbiolo in purezza proveniente dai terrazzamenti dei ripidi pendii della Tenuta La Gatta, prodotto da uve appassite in vigna e affinato per due anni in botte grande di rovere.
Casa vinicola Triacca, azienda familiare fondata nel 1897 da Domenico Triacca, oggi è gestita dai fratelli Giovanni e Luca con una tenuta in Valtellina, La Gatta e altre tre in Toscana per un totale di 140 ettari. La Tenuta La Gatta di Bianzone (Sondrio), un monastero domenicano del ‘500 ristrutturato nel 2008, è stata la residenza della nobile famiglia De Gatti, da qui il nome. La struttura è circondata da 13 ettari terrazzati.