Come i francesi hanno elaborato il concetto di Cru all’interno di una zona, una microzona da cui nasce un prodotto unico, non replicabile in luoghi diversi, così Chianti Rufina ha dato vita al marchio collettivo volontario Terraelectae. I produttori che vi aderiscono individuano la propria vigna simbolo, il fazzoletto di terra all’interno della proprietà nel quale il Sangiovese esprime tutte le proprie caratteristiche nel modo migliore, con la massima qualità e la maggior continuità possibile, anno dopo anno. Le uve prodotte in questa vigna vengono vinificate nel rispetto delle regole di un Chianti Rufina Riserva che porterà in etichetta il nuovo marchio.
Quella di Rufina è la più piccola delle sette specificazioni del Chianti
Debutto a Milano
A Milano, il 4 maggio, presso la Sala Cenacolo del Museo della Scienza e della Tecnica, sono stati presentati 9 Chianti Rufina Riserva 2018 Terraelectae. Hanno celebrato il debutto Cesare Coda Nunziante, presidente del Consorzio Chianti Rufina, e Lamberto Frescobaldi, neopresidente di Unione italiana vini e produttore aderente a Terraelectae. Ha guidato la degustazione Gabriele Gorelli, primo e unico Master of Wine italiano.
Lamberto Frescobaldi, Cesare Coda Nunziante, Gabriele Gorelli
Concentrati sulla vigna
«A questo progetto - ha ricordato Coda Nunziante - hanno al momento aderito 13 produttori su 20. Il Consorzio si sta dimostrando compatto su questa visione del Sangiovese in purezza. Una nicchia che rappresenta 55 mila bottiglie rispetto agli oltre 3 milioni della denominazione. Un posizionamento di mercato elevato. Noi siamo concentrati sulla vigna con la sua posizione unica e le sue uve. L’attenzione sul territorio è massima».
Vini fini ed eleganti
L’intento del progetto è quello di definire uno stile preciso dei vini Terraelectae, che con il tempo, il susseguirsi delle annate, l’esperienza dei produttori vendemmia dopo vendemmia, sia sempre più riconducibile al vigneto di provenienza e sempre meno al metodo di lavorazione. Terraelectae vuole essere un marchio di origine fortemente identitario, ma anche un sigillo di garanzia che dimostri tutte le potenzialità del territorio appenninico della Rufina, da sempre espressione di vini eleganti e adatti a lunghi invecchiamenti.
Terraelectae accoglie solo Sangiovese in purezza
Fare sistema
«Stiamo facendo sistema - ha puntualizzato Lamberto Frescobaldi - e ci stiamo alimentando del successo l’uno dell’altro. Abbiamo intrapreso un percorso di grande umiltà. Dobbiamo comunicare la nostra unicità e la finezza ed eleganza di questi vini, portando nuova luce su tutto il Chianti Rufina».
Esigenza di specificità
I produttori della Rufina sono quindi alla ricerca di una maggiore caratterizzazione territoriale. L’universo Chianti Docg è infatti vasto, articolato e costituito da territori dalle caratteristiche molto diverse gli uni dagli altri. Quella di Rufina è la più piccola tra le sette specificazioni del Chianti, occupando una superficie di 12.483 ettari. Con Terraelectae il principio di “territorialità” prevale su qualsiasi altra esigenza normativa e burocratica rappresentata dai normali disciplinari di produzione.
30 mesi di affinamento
Il marchio può essere utilizzato da ogni singolo produttore solo su un’unica tipologia di vino ed esclusivamente in relazione a vini conformi al “Disciplinare di produzione di vini a denominazione di origine controllata e garantita Chianti della sottozona e tipologia Rufina”. Il vino deve essere Sangiovese 100%, deve prevedere un lungo affinamento (30 mesi), minimo 18 mesi in legno e 6 in bottiglia, e deve riportare in etichetta la menzione “Vigna” o “Vigneto”.
Alta collina e bassa, media montagna
La zona di produzione è collocata nella provincia di Firenze, a una distanza dal capoluogo di circa 20 km, ed è distribuita nei comuni di Pontassieve, Rùfina, Londa, Pelago e Dicomano. Ricade nella parte nord orientale della Toscana e comprende un territorio pedemontano situato sul medio versante della Valle della Sieve, in una zona di alta collina e di bassa e media montagna. Si tratta di una realtà ambientale e produttiva unica in Toscana, dove lo specifico microcosmo ecologico e climatico rende possibile il perfetto equilibrio tra vigneti, boschi di abeti, castagneti e oliveti.
I vini in degustazione a Milano
La degustazione
Guidata da Gabriele Gorelli, la degustazione ha visto protagonisti i Terraelectae 2018 Poggio Diamante Marchesi Gondi (delicatezza), Vigneto Poggio Gualtieri Fattoria di Grignano (austerità), Vigna alla Stele Frascole Società Agricola (energia), Vigna Colonneto Villa Travignoli (floreale), Quona I Veroni (riservato), Vigna Le Rogaie Azienda Agricola Colognole (carezzevole), Vigna Casanova Fattoria Lavacchio (vellutato), Lastricato Castello del Trebbio (preciso), Vigna Montesodi Marchesi Frescobaldi (giocoso). Non hanno partecipato alla degustazione, ma hanno aderito al marchio Terraelectae, Podere il Pozzo, Fattoria Il Lago, Fattoria Selvapiana, Fattoria Il Monte.
Consorzio Chianti Rùfina
viale Duca della Vittoria 7 - 50068 Rufina (Fi)
Tel 055 8399944