Un incontro tra arti e in un contesto in cui ogni metro quadro viene valorizzato da un’opera d’arte. Presso il ristorante stella Michelin Amistà del Byblos Art Hotel Villa Amistà di Corrubbio (Vr), in Valpolicella, Maison Ruinart, la più antica Casa di Champagne al mondo, dal 1729, celebra a tavola l’edizione 2023 di Food for Art. «Maison Ruinart - ha spiegato la senior brand manager Silvia Rossetto – dal 2008 affida a importanti artisti contemporanei il compito di reinterpretare in chiave artistica il suo patrimonio. I loro progetti rispecchiano i valori della Maison e in particolare il suo impegno per contrastare il cambiamento climatico».
Champagne Ruinart e l'opera Juliet the B-Boop dell'artista Beatriz Millar
Dialogo creativo tra chef e artista
In parallelo uno chef interpreta, attraverso un immaginario dialogo creativo, lo spirito dell’artista Carte Blanche Ruinart in un’esperienza culinaria. Nel 2022 il binomio è stato rappresentato dal danese Jeppe Hein e per l’Italia dal socio Euro-Toques Eugenio Boer. Quest’anno l’artista che ha firmato la collaborazione Carte Blanche 2023 è la parigina Eva Jospin, che evoca mondi meravigliosi a partire da un materiale apparentemente insignificante come il cartone, che viene lavorato come in un laboratorio di oreficeria. Allo stesso modo, dal frutto uva, attraverso le mani e il sapere dell’uomo, nasce un altro “gioiello”: lo Champagne. Lo chef 2023, che miscela arte ed enogastronomia, è Mattia Bianchi, del Ristorante Amistà all’interno del Byblos Art Hotel Villa Amistà. Il 5 stelle lusso veronese è un unicum al mondo: nei suoi spazi ospita una collezione permanente di arte contemporanea di altissimo profilo.
Mattia Bianchi
Uva, tarassaco e cartone gli elementi di fondo
Ispirandosi alle opere di Eva Jospin, Mattia Bianchi, stella Michelin dal 2021, ha creato il menu Food for Art che valorizza i piccoli produttori locali e il territorio veneto, accompagnato da un percorso enologico che prevede alcune delle più prestigiose Cuvée Ruinart. Tutto ruota attorno al tarassaco, l’ingrediente principe, ma povero come il cartone, scelto da Bianchi per questa esperienza gastronomica fruibile da metà giugno a tutto luglio.
Opere in cartone di Eva Jospin per Ruinart esposte a Miart 2023
«Come in una proporzione aritmetica – ha sottolineato Silvia Rossetto – il cartone sta a Eva Jospin come il tarassaco sta a Mattia Bianchi, come l’uva sta a Maison Ruinart. Alla base di questi elementi, la pazienza nella lavorazione e il risultato». Una felice fusione tra arte ed enogastronomia, forme di espressione creativa che hanno in comune la ricerca di emozioni.
Una carta che sa andare in profondità
Bianchi ha proposto Ceviche di salmerino, tarassaco e salsa Champagne in abbinamento a Ruinart Blanc de Blancs (100% Chardonnay), freschezza e rotondità. «Gli strati di salmerino – ha annotato – richiamano quelli del cartone e le fasi di vinificazione». A seguire, Tortelli alle erbe spontanee, mosto di pera e Monte Veronese Dop. In questo caso, la parola chiave è la manualità nel fare le cose. La ricetta è stata completata da Millesimato R de Ruinart Vintage 2011, uno Champagne (Chardonnay e Pinot Nero; vellutata leggerezza) in Italia presente solo con 2000 bottiglie.
Ruinart Rosé ha accompagnato Agnello Brado & radici primaverili, dove il retrogusto è stato il comun denominatore tra Champagne e tarassaco. Per concludere, Microclima, il dolce creato in omaggio all’artista Eva Jospin. Un dessert che vuole richiamare lo stile espressivo dell’artista parigina sempre arricchito dallo spirito armonioso del Rosé.
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