«Non possiamo che crescere, guardando a chi è davanti a noi ed è già sui gradini più alti del podi». Semplice filosofia di vita si dirà per Bruno Muratori che assieme al fratello Giuliano e ai quattro nipoti, Marco, Alberto, Michela e Matteo, rappresentano il passato e il futuro della cantina Villa Crespia di Adro, nel cuore della Franciacorta. E al Vinitaly, novità in vista. Il Docg cambia nome: da Villa Crespia a Muratori Franciacorta e 5 nuovi prodotti (qui svelati in anteprima) frutto della collaborazione con il big dei big degli enologi nazionali e internazionali: Riccardo Cotarella.
Muratori presenta tante novità al Vinitaly 2023
«Ci siamo affidati a lui - dice Bruno con a fianco la figlia (pr) Michela - seguendo e rispettando la filosofia della nostra famiglia: una sfida continua verso l'eccellenza. È da sempre quello ci distingue , dal 1957 nel settore del tessile e dei filati e dal 1999 nel mondo del vino : se devi fare una cosa , punta sempre al meglio, al massimo».
Le novità
Sul mercato, dopo la storica e indimenticabile etichetta a rombo blu dedicata alla festa per i 40 anni dei Pooh , da lunedì arriveranno 2 Franciacorta Docg Dosaggio Zero (Blancs de Blancs e Blancs de Noir), un Extra Brut, un Rosè e un Saten: una nuova linea con le basi della vendemmia del 2020. Una produzione firmata da Cotarella: anche per lui una sfida, per la prima volta, infatti, si cimenta con il Franciacorta Docg.
«La nostra collaborazione è solida e si è cementata nel tempo a partire dal 2020.Ora presentiamo il frutto di quella vendemmia in tutta la sua eleganza. Sono vini freschi, bevibili, a loro modo intrigati, in linea con il mercato fortemente centrato sul gusto. Arrivano dopo aver terminato, a novembre, tutte le scorte».
Marco, Alberto, Bruno, Riccardo Cotarella, Michela, Matteo
Produzione e fatturato in crescita
Del resto, i dati Villa Crespia - ora Muratori - sono significativi. La produzione è passata dal più 12% del '21, ad un incremento del 14% nel 2022; in termini di bottiglie, da 290 a 320mila. Ancora più interessante il fatturato cresciuto del 21%: da 2,9 milioni di euro a 3,5. La previsione per il 2023 è di salire a 350mila bottiglie per un fatturato di 4,5 milioni di euro. Il 20 % del Docg va sui mercati esteri: Usa, Giappone, Canadà, Inghilterra, Belgio.
«Grazie ai giovani dell'agenzia Pagani-Bros abbiamo deciso - sottolinea Michela Muratori - di fare un salto di immagine (e di qualità) con un nuovo logo e una veste grafica più accattivante e di evolvere così nel segno della continuità. Vogliamo valorizzare la famiglia, il prodotto e la nostra storia senza rinnegare quanto fatto finora. Come uno scultore, ci siamo messi a sgrossare l'eccedenza, alla ricerca dell'essenziale che nasce nei nostri 50 ettari di vigneti tutti in proprietà, sparsi in 4 comuni della zona franciacortina. Ci mettiamo la faccia, resterà il rombo e ci sarà il nome della famiglia e all'interno una trama che ricorda la realtà dalla quale veniamo, quella tessile». Guardando al futuro, come il parco agro-fotovoltaico installato sopra i vigneti, tutti bio. E la sfida continua, con nuove bottiglie per raggiungere l'Olimpo.