È dal 1998 che Chiara Soldati, alla quarta generazione di vitivinicoltori piemontesi, amministra "La Scolca" l’azienda agricola di famiglia produttrice del vino Gavi dei Gavi, la prestigiosa denominazione di vini bianchi in una terra di grandi rossi. All'inizio fu una scelta coraggiosa - poi rivelatasi vincente - quella di puntare sul vitigno autoctono Cortese, coltivato in una zona collinare ristretta della provincia di Alessandria e l’identità territoriale è stata sempre valorizzata in tutte le etichette della Cantina, da tempo al top dell'eccellenza nei mercati mondiali.
Chiara Soldati
I nuovi progetti per il 2023
Dopo un 2022 ricco di successi e di riconoscimenti ottenuti dalle sue etichette e dalla sua fresca nomica di Cavaliere della Repubblica, la produttrice è venuta a Roma per presentare la nuova progettualità della cantina per il 2023, ispirata alla sostenibilità come impegno etico, all'internazionalizzazione come sbocco naturale per il vino tricolore, al legame con il territorio come imprescindibile elemento identificativo e al lifestyle, in quanto il modello di vita italiana gode di un grandissimo appeal in tutti i continenti.
«L'anno appena passato - ha detto- ha dato a me e a tutto il mio team la giusta carica per affrontare nel migliore dei modi questa nuova stagione che, ora più che mai, sarà all’insegna del concetto di glocal espresso da Zygmunt Bauman: pensare globale e agire locale. Vogliamo valorizzare quanto più possibile quanto di buono offre il nostro territorio ma con la consapevolezza che sia necessario farlo pensando a delle strategie internazionali».
Piano di investimenti 4.0
È previsto un piano di investimenti 4.0 basato su un’innovazione a 360°: nuova linea di imbottigliamento, rinnovamento mezzi agricoli, nuovo impianto di depurazione delle acque, raddoppio dei pannelli fotovoltaici e uno spazio dedicato alle wine experience, destinato anche alle aziende per attività di team building.
«La sostenibilità ambientale ma anche etica e sociale - sottolinea Chiara Soldati - ha sempre fatto parte del dna della mia famiglia che dal 1919 a partire dal mio trisnonno, guida la cantina. E con mio figlio ora siamo alla quinta generazione. In particolare, abbiamo di recente ottenuto la certificazione internazionale Fssc e il marchio Sqpni (Sistema di qualità nazionale di produzione integrata), valido a livello comunitario. Una doppia certificazione che rappresenta un punto di svolta per rendere ancora più green il profilo della nostra azienda. Un impegno morale ma anche un necessario endorsement per una sempre maggiore internazionalizzazione delle nostre etichette».
Occhio sempre più alla sostenibilità
Il vino italiano è stato messo a dura prova dall'entità dei cambiamenti vissuti negli ultimi anni che hanno inciso sulle dinamiche del mercato ma la sfida di Chiara Soldati non è solo il vero ritorno alla normalità, ma la crescita e l'innovazione sempre mirate al green in tutta la filiera produttiva, dall’acquisto delle materie prime, al packaging fino, al trasporto.
«Per noi - sostiene - è un must quello di garantire comportamenti corretti e informazioni leali al fine di orientare il consumatore verso una scelta etica e consapevole. Inoltre, la pandemia e il conflitto tra Russia e Ucraina rappresentano degli eventi che hanno modificato approcci e modalità. Personalmente in questi ultimi mesi ho lavorato duramente per mantenere le posizioni sui mercati classici, come Stati Uniti, UK e Germania. Ma ho anche rivolto molte delle mie attività su quelli emergenti come Azerbaigian, Kazakistan, Uzbekistan, Thailandia, Vietnam ma anche Centro America, Africa, Turchia. Nonostante il periodo difficile, cresce la voglia di vini premium ed esiste una grande sensibilità nei confronti dei vitigni autoctoni e una voglia di conoscere i territori che quei vini esprimono. Tutti elementi che contraddistinguono in generale la produzione vinicola italiana».
All’avanguardia anche nell’enoturismo
"La Scolca" è stata sempre all'avanguardia anche sul tema incoming e hospitality con visite in cantina e nei vigneti, picnic tra i filari, showcooking di chef della scuola Ifse a base del ricco agroalimentare dell'Alessandrino, visite nei luoghi storici e naturalistici e soprattutto tante occasioni per promuovere le particolarità di ogni vendemmia, delle vinificazioni e dell'evoluzione del frutto verso la sua fase finale. È un impegno imprescindibile - ritiene- verso i nuovi consumatori ma anche un driver per stimolarne la fiducia.
La Scolca è molto attiva anche nell‘ospitalità e nell‘enoturismo
Vini che sanno di territorio
Eleganza, struttura e freschezza sono alla base del Gavi di La Scolca, vino versatile, minerale e sapido, moderato nell'alcol, dallo stile moderno e adatto ad essere abbinato a molti piatti. Sei le tipologie di bianchi: Il Valentino, Villa Scolca, Gavi La Scolca, Etichetta Nera e Sol Lui, mentre un rosato è il Rosa Chiara. Unico Rosso prodotto è il Piemonte Pinot Nero. Gli Spumanti sono il Soldati Brut, il Pas Dosè e il Brut Millesimato, il Brut Rosè e il Blanc de Blancs. Tre le Riserve della linea d'Antan: La Scolca, Brut Millesimato e Brut Rosè e infine le Edizioni Speciali: Gavi de Gavi Limited edition 2017 e la Gold Edition.
Vino Gavi dei Gavi, la prestigiosa denominazione di vini bianchi
Il Cortese era ai primi del '900 la varietà dominante del territorio, e la famiglia Soldati riuscì a valorizzarla, rispettandone l'unicità fino a farne grandi vini con ricerca e metodologia d'avanguardia. Determinante il terreno argilloso, capace di donare grande sapidità al vino da vigne datate, di oltre 60 anni. È stato il padre di Chiara a fondare nel 1993 il Consorzio di Tutela e la famiglia ha fortemente contribuito a far nascere prima la Doc nel 1974 e poi la Docg nel 1998. Presidente per due mandati del Movimento Turismo del Vino Piemonte, Chiara Soldati pioniera dell’empowerment femminile nel mondo del lavoro, ha avuto numerosi riconoscimenti: nominata "Dea Terra" dal Ministero delle Politiche Agricole nel 2008, è stata definita dalla Camera di Commercio di Alessandria "Imprenditore di Successo", ha avuto dal Rotary la massima onorificienza "Paul Harris" e dalla Regione Piemonte il "Nebbiolo d'Oro".