Una degustazione inusuale, quella andata in scena a Milano Ceresio 7, per celebrare i 30 anni di Cagiòlo, Montepulciano d’Abruzzo Dop Riserva di Cantina Tollo. Presente Andrea Di Fabio, direttore generale della vinicola teatina, Cristina Mercuri ha spiazzato gli ospiti proponendo una verticale alla cieca. Sono state così proposte, senza conoscerle, unica eccezione la 2017 come ouverture, le annate 2000, 2006, 2007, 2008, 2010, 2011, 2014, 2015. Per stuzzicare i palati e fornire dei riferimenti di massima, sono stati ideati dei macrogruppi definiti Slancio (annate 2007-2012), Ricchezza-pienezza (2011-2008), Grazia e maturità (2007-2008). Il risultato è stato un brain storming sensoriale davvero stimolante. Gli estremi: un 2017 intenso e dal futuro luminoso e un 2000 elegante, sobrio, ma di carattere.
Le nove annate di Cagiòlo in degustazione
Terra calcarea
Cagiòlo, produzione 13 mila bottiglie, prende il nome da “casciòle, termine che in dialetto abruzzese indica la terra calcarea delle colline dove nasce. Dopo la raccolta delle uve nella seconda metà di ottobre, seguono la fermentazione con lunga macerazione delle bucce a temperatura controllata in serbatoi di acciao inox, la fermentazione malolattica in vasca e l’affinamento in legno per almeno nove mesi. Nasce così un vino dal colore rubino intenso, sapore pieno e lunga persistenza, con tannini dolci e vellutati. Per celebrare i 30 anni di Cagiòlo è stata realizzata una confezione speciale in edizione limitata di questo Montepulciano d’Abruzzo Dop Riserva.
Andrea Di Fabio e Cristina Mercuri
Vigneto Avanzato
«Cantina Tollo – ha dichiarato Andrea Di Fabio - persegue una strategia precisa: far crescere costantemente la qualità dei suoi vini, che stanno guadagnando sempre più riconoscimenti sia in Italia che all'estero, prestando sempre maggior attenzione alla salute, alla sicurezza e alla sostenibilità. La produzione biologica, iniziata nel 1991, rappresenta oggi il 10% della produzione totale dell’azienda. Abbiamo impostato un progetto di riqualificazione produttiva, denominato Vigneto Avanzato, che conferisce valore alla vigna. Su questa linea, i conferitori vengono remunerati sulla qualità. Una remunerazione basata su ogni ettaro lavorato e non su ogni quintale prodotto, stabilendo così una cultura della qualità nei vigneti. Il progetto ha cambiato radicalmente la filosofia di produzione».
I vigneti di Cantina Tollo si estendono per 2.700 ettari
Tre vinicole sul territorio
Fondata nel 1960, la cooperativa Cantina Tollo oggi si articola in tre diverse aziende: Cantina Tollo, Feudo Antico e Auramadre. Cantina Tollo rappresenta l'azienda capostipite, con vigneti che si estendono in Abruzzo, in Molise e in Puglia. Feudo Antico, distribuito esclusivamente nell’universo Horeca, si concentra su Tullum Docg, la denominazione locale istituita nel 2008 ed elevata a Docg nel 2019, che promuove varietà locali come Passerina, Pecorino, Montepulciano. Nato nel 2019 con una superficie di 200 ettari, Auramadre è il progetto di Cantina Tollo che promuove la viticoltura e il vino biologici con un approccio di offerta multiregionale e multiprodotto.
Degustazione alla cieca
Dall'Adriatico alla Maiella
Le tre realtà coprono una superficie vitata di 2.700 ettari, coltivati da 700 viticoltori associati che producono in totale 14 milioni di bottiglie. Le vigne si estendono dal mare Adriatico fino alla Maiella. Le principali uve coltivate sono varietà autoctone come Montepulciano Rosso, Trebbiano Bianco, Pecorino, Passerina, Cococciola. Non mancano quelle più conosciute come Sangiovese, Merlot, Cabernet Sauvignon, Chardonnay, Pinot Grigio.
Cantina Tollo
via G. Garibaldi 68 – 66010 Tollo (Ch)
Tel 0871 96251