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Laccento 2019, il Ruché di Montalbera. Un vitigno storico che dà vita ad un vino speciale

Un tempo era considerato il vino della festa, poi è stato dimenticato. Oggi l'azienda ne offre una versione equilibrata e delicatamente tipica, nelle zone di Castagnole Monferrato (At)

 
26 febbraio 2021 | 10:40

Laccento 2019, il Ruché di Montalbera. Un vitigno storico che dà vita ad un vino speciale

Un tempo era considerato il vino della festa, poi è stato dimenticato. Oggi l'azienda ne offre una versione equilibrata e delicatamente tipica, nelle zone di Castagnole Monferrato (At)

26 febbraio 2021 | 10:40
 

A cavallo tra Langhe e Monferrato, 175 ettari coltivati con passione e mentalità imprenditoriali. Una famiglia, i Morando di Montalbera, dedita a questa terra e alla volontà di farla crescere. Forse il frutto migliore e dal rimando più territoriale, con tutto il rispetto per le tante etichette aziendali (Grignolino, Barbera d’Asti e Barbaresco), è il Ruché di Castagnole Monferrato Laccento 2019.

Laccento 2019 di Montalbera - Laccento 2019, Ruché di Morando Storico vitigno, vino speciale

Laccento 2019 di Montalbera

La storia
Va premesso che si tratta di un vitigno a lungo dimenticato del Monferrato astigiano, viene da un incrocio tra Croatina Rossa e Malvasia aromatica di Parma. Riscoperto da un sacerdote, don Giacomo Cauda, dopo un periodo di dimenticatoio, nel 2015 è diventato protagonista di un romanzo, “Il vino del Papa”. Un tempo era considerato il vino della festa: la leggenda narra che abbia accompagnato i soldati astigiani nelle crociate dei Longobardi contro i Franchi a Refrancore. Arriverebbe dai viaggi di monaci francesi e spagnoli.

Un vino di un luminoso rosso rubito, tannino appena accennato, ottima persistenza - L'Accento 2019, Ruché di Morando Storico vitigno, vino speciale
Un vino di un luminoso rosso rubito, tannino appena accennato, ottima persistenza

La degustazione
I suoli calcarei di Castagnole Monferrato fanno di questo Ruché un vino di un luminoso rosso rubino. Bouquet delicatamente tipico: rosa canina, litchi, pepe bianco, scorza d’agrume. Al palato si aggiungono sentori di frutti di bosco, liquirizia, chinotto e ventate balsamiche. Rivela un buon equilibrio tra freschezza, sapidità e struttura, con il tannino appena accennato ma ben definito. Ottima la persistenza. Un vino speciale.

Per informazioni: www.montalbera.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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