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Tour di cantine in Oltrepò alla scoperta della Bonarda perfetta

Il progetto del Distretto pavese sta riscontrando un notevole successo tra esperti e appassionati del vino. A fine ottobre e inizio novembre i Bonarda Days.

 
11 ottobre 2019 | 14:44

Tour di cantine in Oltrepò alla scoperta della Bonarda perfetta

Il progetto del Distretto pavese sta riscontrando un notevole successo tra esperti e appassionati del vino. A fine ottobre e inizio novembre i Bonarda Days.

11 ottobre 2019 | 14:44
 

La Bonarda frizzante dell’Oltrepò Pavese, uno dei grandi classici dell’enologia lombarda, rivive nella sua forma più autentica grazie all’iniziativa di un gruppo di aziende agricole appartenenti al Distretto del Vino di Qualità dell’Oltrepò Pavese. Un progetto di valorizzazione che ha l’intento di portare esperti del settore e winelovers sul territorio oltrepadano. Non ultima è stata la seconda tappa di un percorso che ha visto sulle colline dell’Oltrepò Pavese la presenza di giornalisti del settore che hanno visitato quattro aziende leader come le cantine Bisi di San Damiano al Colle, Calvi di Castana, Maggi Francesco e Giorgi di Canneto Pavese.

Un brindisi alla Bonarda perfetta (Tour di cantine in Oltrepò alla scoperta della Bonarda perfetta)

Un brindisi alla Bonarda perfetta

«Nel 2015, alcune aziende a filiera completa hanno lanciato il Progetto Bonarda: adottando un regolamento più severo rispetto al disciplinare di produzione della Bonarda dell'Oltrepò Pavese Doc, si sono proposte di ridare identità e valore a un vino ancora oggi svilito da troppe bottiglie la cui unica attrattiva è il basso prezzo», ha detto il presidente del Distretto, Fabiano Giorgi. Tipicità, fragranza e qualità assoluta le parole d’ordine per offrire al pubblico una Bonarda frizzante prodotta a regola d’arte.

Il progetto è un successo fin dall’inizio: oltre 90mila bottiglie vendute nel 2016, 150mila alla fine del 2017. L’aumento costante nel 2018 permette di prevedere che con la prossima vendemmia si avranno a disposizione 200mila bottiglie. «Il progetto - spiega Armando Colombi, responsabile degli eventi del Distretto - riscontra fin dall’esordio un grande interesse da parte della stampa e del mondo social. A testimoniare la voglia di farsi conoscere, il weekend del 26 e 27 ottobre e quello del 2 e 3 novembre arriva l’iniziativa dei Bonarda Days. Quattro giornate di cantine aperte al pubblico con visite guidate, degustazioni e piccoli eventi per scoprire tutte le sfumature del progetto #LaMossaPerfetta. I 16 produttori sono pronti per spiegare la natura del vino, mostrare le vigne di croatina, raccontare e dimostrare come le tipicità gastronomiche dell’Oltrepò pavese sono perfette insieme alla Bonarda Frizzante. Una festa itinerante che si snoda tra i filari, le cantine e le tavole de #LaMossaPerfetta: ci saranno pranzi e cene a tema come “La curmà”, ovvero il pranzo per festeggiare la fine dell’annata agraria, o ancora visite guidate o libere, degustazioni di vino in abbinamento a salumi e formaggi, assaggi delle ultimissime annate di Bonarda».

Il tour alla cantina Giorgi (Tour di cantine in Oltrepò alla scoperta della Bonarda perfetta)
Il tour alla cantina Giorgi

Il grande successo durante la Milano Wine Week e aThe Best in Italy 2019, il tasting estivo di Gambero Rosso e Regione Lombardia, hanno consacrato la Mossa Perfetta come il vino-mascotte dei trendsetter milanesi, sempre più richiesto negli eventi enogastronomici della capitale lombarda. Il tour in Oltrepò Pavese è iniziato all’azienda agricola Bisi di San Damiano al Colle dove ad attenderci c’era Claudio Bisi. «La nostra cantina - ha detto - è nata nel 1926. Nonostante il trascorrere degli anni e il succedersi di tre generazioni, l'amore per la terra e la passione per il vino è rimasto il fulcro di tutte le attività e le iniziative che hanno determinato lo sviluppo e la crescita dell'azienda fino all'attuale dimensione. Le vigne sono coltivate direttamente secondo la migliore tradizione e nel massimo rispetto dell'ambiente. Le uve vengono raccolte, selezionate e immediatamente vinificate secondo i ritmi biologici di maturazione».

Qui abbiamo degustato la Peccatrice, una Bonarda la cui La vivacità è dovuta a una naturale rifermentazione in autoclave. Il vino al naso si presenta intenso e persistente, con sentori di frutta rossa a bacca piccola. In bocca è pieno, corposo e morbido, di grande equilibrio e piacevolezza. La seconda tappa è all’azienda agricola Calvi di Castana, tempio del Buttafuoco Storico altro vino in ascesa del territorio. Valter e Davide Calvi, padre e figlio, ci accolgono sulla sommità di vigna Montarzolo, luogo di culto per chi ama il vino oltrepadano e di rara bellezza per il panorama che si apre al di là dei vigneti. “Almeno dalla fine del 1600 la nostra famiglia abita e coltiva la vite sulle colline di Castana - spiega Davide - La lunga tradizione accompagnata dalla viscerale passione per la viticoltura ci ha permesso di strutturare un’azienda in cui tutte le componenti sono finalizzate alla continua ricerca della qualità e genuinità del prodotto”. Abbiamo degustato la loro Bonarda, ottenuta dalla vinificazione in purezza della Croatina. Alla vista si presenta con un rosso carico che sfuma nel violetto. I profumi sono intensi di frutta rossa, gusto morbido, con un buon corpo e alcolicità che permette al vino di lasciare piacevoli sentori in bocca per lungo tempo. Abbiamo poi raggiunto Canneto Pavese, in passato considerato tra i paesi più vitati d’Europa. L’Azienda Maggi Francesco nasce intorno agli anni Quaranta e oggi è gestita da Marco, giovane ed intraprendente viticoltore, oggi presidente del Club del Buttafuoco Storico.

La tappa da Maggi (Tour di cantine in Oltrepò alla scoperta della Bonarda perfetta)
La tappa da Maggi

«La raccolta delle uve - spiega Francesco Maggi nel suo giro in cantina - viene fatta rigorosamente a mano per mantenere intatta la buccia fino alla pigiatura a temperatura controllata in cantina e la potatura, operazione fondamentale per la produzione di vini importanti, viene affidata esclusivamente all’esperienza di poche persone». Abbiamo degustato la Bonarda Fatum 20 Febbraio. «La data - spiega Maggi - ricorda due importanti eventi, la nascita di mio nonno e della mia prima figlia». Un prodotto carico di colore, elegante che rispecchia fedelmente il prodotto Bonarda. Chiude il tour la cantina Giorgi della frazione Camponoce di Canneto Pavese. Accolti dal patron Fabiano Giorgi abbiamo degustato, nella sua enoteca, la Gallina. Una Bonarda piena, di rosso rubino carico con note olfattive intense ed eleganti, di buona struttura e persistenza.

Una batteria di prodotti è stata accostata ad una serie di piatti del territorio nell’ambito della serata ospitata presso il ristorante Bazzini di Canneto Pavese, tempio dell’eonogastronomia oltrepadana. L’occasione è servita per accostare la Bonarda Perfetta agli storici Batalavar, caratteristico agnolotto di grandi dimensioni che quando lo si mangia “batte sulle labbra”. Inoltre è stato fatto il punto sulle prossime attività del Distretto. “I sabati 26 ottobre e 2 novembre - ricorda Armando Colombi - tante occasioni comporranno le giornate, si comincerà con le visite dei vigneti e delle aziende, a seguire degustazioni tecniche con spiegazione sulle varie tipologie di Bonarda. A spezzare, i pranzi a tema con le ricette più iconiche dell’Oltrepò Pavese e poi le cene negli agriturismi dei produttori. Attività varie e pratiche su temi come la potatura. Le domeniche 27 ottobre e 3 novembre invece, dalle 10 alle 17 le aziende saranno aperte al pubblico per passeggiate fra le vigne, visite libere e guidate nelle cantine e degustazioni con i vignaioli. Ancora pranzi e cene per scoprire come la Bonarda si abbina a tutte le piccole eccellenze gastronomiche come il salame di Varzi, la coppa e la pancetta, i formaggi stagionati della zona, come “La Curmà” pranzo per festeggiare la fine dell’annata agraria con prodotti locali e di stagione».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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