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Villa Sandi incorpora Tenute Plozner e punta sull'export del Prosecco

L'azienda vitivinicola in mano a Giancarlo Moretti Polegato, con la recente acquisizione, vede aumentare i suoi ettari vitati a 160. Intanto il fatturato è aumentato del 20%, grazie agli investimenti degli ultimi anni

 
30 gennaio 2017 | 17:50

Villa Sandi incorpora Tenute Plozner e punta sull'export del Prosecco

L'azienda vitivinicola in mano a Giancarlo Moretti Polegato, con la recente acquisizione, vede aumentare i suoi ettari vitati a 160. Intanto il fatturato è aumentato del 20%, grazie agli investimenti degli ultimi anni

30 gennaio 2017 | 17:50
 

Villa Sandi estende i suoi terreni vitati con l'acquisto delle Tenute Plozner, a Spilimbergo (Pn), azienda fondata negli anni '60 da Lisio Plozner ed ora in mano a Giancarlo Moretti Polegato, i cui possedimenti ora cominciano dalle colline del Prosecco e arrivano fino alla pianuta pietrosa delle Grave del Friuli, misurando in totale 160 ettari di terre vitate.

Un affare, questo friulano, che fa lievitare gli effetti positivi sui conti di Villa Sandi, spinti dal boom mondiale delle vendite di Prosecco. Ne è prova l'incremento del 20% di fatturato a fine 2016 rispetto allo stesso periodo del 2015. Attraverso una prospettiva più ampia, si può dire che negli ultimi tre anni i ricavi sono passati da 62 a 88,7 milioni di euro. «È anche merito - spiega Moretti Polegato, fratello di Mario, l’inventore di Geox - dei forti investimenti che abbiamo fatto in questi anni e delle scelte strategiche per una viticoltura sostenibile».

Giancarlo Moretti Polegato - Villa Sandi incorpora Tenute Plozner  e punta sull'export del Prosecco

Giancarlo Moretti Polegato

Uno sguardo in largo a Villa Sandi: 7 bottiglie su 10 vengono da aree Doc, che comprende 5 province del Veneto (Treviso, Venezia, Vicenza, Padova, Belluno) e 4 nel Friuli-Venezia Giulia (Gorizia, Pordenone, Trieste e Udine). Le altre 3 dalle zone collinari Docg, Conegliano-Valdobbiadene (paesaggio vitivinicolo recentemente candidato a Patrimonio dell'umanità Unesco) e Asolo: «Puntiamo molto sullo sviluppo di Asolo - continua Moretti Polegato - la Docg più piccola ma che cresce più in fretta, con un alto livello di qualità».

A Spilimbergo saranno usate non solo le uve Glera, la base del Prosecco, ma anche Pinot grigio e Chardonnay, due degli otto vitigni che possono essere contenuti, fino al 15%, nelle bottiglie Doc. Il vino bandiera di Villa Sandi è il Cartizze La Rivetta, un ettaro e mezzo di vigne in una delle colline più costose al mondo, che nel 2016 ha confermato il massimo dei voti, Tre bicchieri, per i critici del Gambero rosso.

«Vendiamo Prosecco - elenca Moretti Polegato - in 92 Paesi . Gran Bretagna, Stati Uniti e Germania alimentano l’incremento a doppia cifra dell’ultimo anno, confermando il primato di Villa Sandi nell’export tra i produttori della provincia di Treviso».

E quando si domanda fin dove si spingerà la corsa del Prosecco, il patron di Villa Sandi risponde: «Per ora al traguardo di mezzo miliardo di bottiglie ma non è finita. Nella grande distribuzione l’insieme di Doc e Docg è salito del 14,7%. Stimiamo una ulteriore crescita nel 2017 del 10%. I prezzi si stanno stabilizzando, facciamo contratti di 5 anni con gli importatori».

E questa sicurezza non viene scalfita nemmeno dall’America ora in mano a Trump, con la conseguente minaccia dei dazi. «Ormai è chiaro che il Prosecco non è una moda passeggera - secondo Moretti Polegato - è un fenomeno che durerà a lungo perché sono i consumatori a volerlo. Dopo la Brexit abbiamo ricevuto molte lettere di inglesi che assicurano la loro fedeltà alle nostre bollicine. E anche con l’America di Trump non sarà diverso».

Per informazioni: www.villasandi.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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