Le sale e i chiostri del Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano sono state il teatro il 17 settembre della terza edizione di “Lugana Armonie senza tempo”. Oltre 50 aziende vinicole hanno presentato a operatori professionali e cultori del mondo enologico le loro etichette. Una full immersion nella produzione e nel territorio rappresentato dal Consorzio Tutela Lugana Doc.

I Lugana proposti nella degustazione guidata da Ettore Nicoletto e Luciano Ferraro
Un futuro luminoso
Istituito nel 1990, abbraccia 2500 ettari che si sviluppano su 5 comuni tra Lombardia e Veneto (quattro nel Bresciano, uno nel Veronese) che si affacciano sul basso Garda. «Rappresentiamo 201 soci – spiega il presidente Ettore Nicoletto – che nel 2020 hanno prodotto 24 milioni e mezzo di bottiglie. Per l’anno in corso ne sono previste 28 milioni. Il mercato interno, soprattutto Lombardia e Veneto, vale il 30%, mentre la parte del leone la fa l’export. Siamo presenti il 67 Paesi. La vera sfida è ampliare l’orizzonte nazionale. Il Lugana ha davanti a sé un futuro luminoso: il suo vitigno, Turbiana, vanta uno straordinario potenziale di sviluppo».

Luciano Ferraro e Ettore Nicoletto
Si tratta di una varietà locale di Trebbiano, a bacca bianca, versatile, dalla buccia spessa e dalla polpa succosa. Il valore del Lugana era stato già colto da Luigi Veronelli negli anni ’90, quando dichiarò, lapidario: «Assaggi il Lugana e se sei un buon assaggiatore non puoi dimenticarlo». Parole di peso.
La tendenza: vinificazione in purezza
Pur se il disciplinare di produzione prevede la presenza di vitigni complementari a bacca bianca, purché non aromatici, per una quota del 10%, i produttori tendono a vinificarlo in purezza. Previste 5 tipologie: Doc, Superiore, Spumante, Riserva, Vendemmia Tardiva. Nell’ambito di “Armonie senza tempo”, il presidente Nicoletto e il giornalista Luciano Ferraro hanno guidato una degustazione che ha visto sfilare 12 Lugana nelle diverse tipologie.

Lugana Armonie senza tempo: le aziende vinicole

Degustazione: 5 tipologie, 12 etichette
Sono stati serviti La Rifra Lugana Doc Charmat Follie Follie (fresco, fragrante, gioioso), Sguardi di Terra Lugana Doc Metodo Classico Inlari (raffinato, elegante, potente), Nunzio Ghiraldi Lugana Doc Il Gruccione 2020 (sintesi del cuore del territorio), Cascina Maddalena Lugana Doc Capotesta 2020 (teso e gastronomico), Cobue Lugana Doc Montelupo 2019 (potenzialità di invecchiamento, morbidezza, vivacità), Pilandro Lugana Doc Arilica 2018 (dinamico, amaricante, piacevole).

Calici di Lugana
Due i Lugana Doc Superiore. Freschi e piacevoli, dotati di capacità di espressione anche dopo 4-5 anni: Seiterre Gigi Rizzi 2018 e Bulgarini Cà Vaibò 2016. I sommelier hanno quindi proposto le Riserva Colli Vaibò Gemma 2019 (elegante, nota tropicale) e Feliciana Sercé 2017 (intenso, nota vanigliata).

Degustazione in corso
In chiusura le Vendemmia Tardiva Tenuta Roveglia Filo di Arianna 2017 (sentori di frutta candita, mele, tabacco) e Marangona Rabbiosa 2016 (speziato, dolcezza non invasiva, finale lungo).
Per informazioni: www.consorziolugana.it