Dopo Expo e sognando le Olimpiadi invernali, Milano continua a correre, pensando al suo futuro turistico-ambientale. È dei giorni scorsi infatti, l'inaugurazione e l'apertura al pubblico del Parco Biblioteca degli Alberi.
Un polmone verde di quasi 10 ettari nel cuore di Porta Nuova sotto i grattacieli della città dei Millennials. 500 alberi, foreste circolari e quasi 150mila piante hanno ridato vita all'ex area abbandonata e dismessa delle Varesine, grazie ad un progetto ambizioso, ad un modello di trasformazione urbanistica di livello internazionale.
La Biblioteca degli Alberi è un nuovo spazio per la città, elemento centrale in tutto lo sviluppo dell'area, anello di congiunzione fra le aree pubbliche - come piazza Gae Aulenti, oramai vera e propria Agorà per i cittadini e i turisti - le infrastrutture, le architetture verticali - il sempre suggestivo bosco verticale - e orizzontali dei quartieri circostanti. Ma non è semplicemente un polmone di verde, è una sfida urbanistica vinta a due passi dalle stazioni Fs di Garibaldi e Centrale, dalla metro verde e gialla, dai ristoranti etnici e tradizionali e dalla mitica Isola.
Un'oasi con varie tipologie di alberature, campi di bocce, giochi d'acqua e un parco giochi accessibile anche ai bambini con disabilità. Fra le chicche, gli orti didattici che ospitano un programma di laboratori di orticoltura urbana aperti alla cittadinanza e gestiti dalla Fondazione Riccardo Catella, anima e motore del progetto. Alla realizzazione della Biblioteca hanno partecipato 2700 milanesi di ogni età, impegnati nella semina collettiva dei prati, alla piantumazione delle aiuole e degli alberi in una sorta di azione collettiva per ridare un po’ di anima green, ad una metropoli sempre di corsa. E, cosa non secondaria, la gestione è affidata ad un consorzio misto pubblico-privato per garantire elevati livelli di manutenzione e sicurezza.
La Biblioteca aiuta a rallentare i ritmi e a far conoscere anche a chi viene da fuori - oltre al Cenacolo, Castello, Duomo , Palazzo Reale, Scala tanto per ricordare alcuni gioielli - una nuova Milano, o la Milano nuova turisticamente alternativa.