Venezia rischia di sprofondare a causa del turismo incontrollato. Il rapporto tra residenti (in diminuzione) e posti letto (in aumento) è quasi di uno a uno: 55mila per 47mila. Per questo il sindaco Luigi Brugnaro si è schierato per bloccare la possibilità di trasformare gli immobili del centro in strutture ricettive e le richieste di ampliamento di quelle già operative.
La delibera non lascia margine a dubbi. Un passaggio, in questo senso, è significativo: “Disposizioni per tutelare la città antica di Venezia dalla pressione turistica, dal proliferare incontrollato di attività ricettive e dalla perdita d’identità del patrimonio edilizio storico”. Il Consiglio comunale valuterà ogni richiesta.
Un primo passo utile anche calmare le acque con l’Unesco, che la scorsa Estate non aveva usato mezzi termini. L’agenzia delle Nazioni Unite aveva infatti puntato i piedi incitando l’amministrazione a muoversi per risolvere diverse problematiche connesse alla sopravvivenza della città, a partire dall’assalto dei turisti. Pena la cancellazione dai siti patrimonio dell’Umanità con l’inevitabile iscrizione nell’elenco di quelli a rischio.