Tempi andati, ma ancora attuali sebbene con modalità differenti, quando si faceva e quindi ancora si fa la Rse: Rassegna stampa estera. Un modo di capire attraverso la stampa estera cosa si dice di noi altri, come siamo visti, cosa di noi biasimano, cosa di noi lodano e, va detto, cosa ci invidiano. Sorta di Rse con "focus Paese" sulla Gran Bretagna (vicina all'uscita ufficiale dall'Ue) e "focus prodotto" sul Prosecco Rosé ci fa scaturire alcune riflessioni. Ma un’ampia premessa che funga da foto di scenario attuale è necessaria.
Prosecco Rosé, tanta la domanda dalla Gran Bretagna, ma prezzi ridotti
Da dove nasce lo sparkling roséFacile ipotizzare
come nacque l’idea del Prosecco Rosé. Anni e anni di crescente successo delle
bollicine e, con scostamento di qualche anno, successo crescente dei
vini rosati. Le bollicine sdoganarono il preconcetto di essere i vini delle feste ed i rosati sdoganarono il preconcetto del vino debole che può piacere forse alle donne. Da qui l’idea di cavalcare in abbinata i due trend di successo e pensare ad una bollicina rosa. La risultante di due successi quasi certamente esita un terzo successo. Ecco nato lo
sparkling rosé.
Il Prosecco, va ricordato, abilitò la democratizzazione nel consumo di bollicine, abilmente scoprendo ed occupando quella prateria di mezzo tra lo Champagne e il Cava. Sempre con l’elogio dell’approssimazione, facciamo entrare in campo quell’entità che non mente: i numeri. I consumi world wide di bollicine nel mondo sono passati dai 2 miliardi di bottiglie dell’anno 2002 ai 3 miliardi di bottiglie del 2019. Nello stesso lasso temporale, i consumi di vini rosati sono passati da 2,2 miliardi (anno 2002) ai 2,8 miliardi di bottiglie (anno 2019).
In Italia 49 milioni di bottiglieL’Italia al momento produce 49 milioni di bottiglie sparkling rosé. Nel 2021 le bottiglie prodotte dovrebbero superare i 60 milioni, rispetto a una produzione mondiale, praticamente Francia e Spagna, che dovrebbe attestarsi su circa 160 milioni di bottiglie. Circa i consumi nel mondo, le previsioni al 2021 dicono 95% di bollicine bianche (3,1 miliardi di bottiglie) e 5% di bollicine rosa (150 milioni di bottiglie).
Saprà
il Prosecco Rosé, sul mercato mondiale, ancora spaziare nella vasta prateria di mezzo dove da un lato ci sono i prodotti luxury, come lo Champagne rosé (31 milioni di bottiglie) e dall’altro lato quelli popolari come il Cava (23 milioni di bottiglie)?
Come si muove il mercato nel Regno UnitoEd eccoci adesso al focus sul mercato Uk. Un’autorevole testata inglese,
The Drinks Business, ha individuato 10 label di Prosecco Rosé da pochi giorni presenti nelle migliori enoteche londinesi. Rettifico: si è fatta confusione tra anelito e realtà. Queste bottiglie sono sugli scaffali, sovente spartani e non presidiati, delle catene della Gdo inglese, discount inclusi, pronti ad essere venduti durante il periodo delle festività di fine anno.
Quali sono i prezzi?Esiste la cosiddetta Mmd (Marca del distributore). È il caso di
Aldi Prosecco Rosé Doc venduto a 7,28 euro la bottiglia da 75 cl e 2,57 euro la bottiglina da 25 cl (il quartino!). Altra mmd è
I Heart Prosecco Rosé Doc. Qui la vendita è online al prezzo di 11,16 euro. Il marchio
La Gioiosa Prosecco Rosé Doc è di proprietà di
Villa Sandi, ed è disponibile online a 15,68 euro. Ma è intrigante riportare il prezzo in sterline: 13,99 £. Occhio all’ammiccamento dei 99 centesimi. Evidentemente il prezzo è il fattore prevalente nella decisione di acquisto e le skills dell’acquirente sono tali che 13,99 è ben differente da 14,00.
Presente anche
Mionetto con il suo Mionetto Prosecco Rosé Doc certificato
vegan-friendly, disponibile online a 11,96 euro. Interessanti le motivazioni di consumo conviviale espresse da
Chris Baldry, brand manager di Mionetto presso Freixenet Copestick: «Da una serata estiva in giardino a una festa di fidanzamento». Ed eccoci ad altra mdd, ma attenzione, qui siamo nel magazzino di lusso
Harvey Nichols ed il Prosecco Rosé - disponibile anche per l’acquisto online oltre che in negozio - è Harvey Nichols Prosecco Rosé Doc. Questa bollicina rosé è stata realizzata da Antonella ed Ersiliana Bronca. Andrew Duncan, wine buyer di Harvey Nichols, non nasconde la sua eccitazione adesso che finalmente lo ha disponibile per Natale. Qui il prezzo è notevolmente più alto rispetto alle cinque bottiglie già esaminate: 18,51 euro.
Ed eccoci alla 6ª bottiglia:
Bottega Il Vino dei Poeti Prosecco Rosé Doc, dai suoi “aromi complessi, che offrono netti sentori di mela, pesca bianca, agrumi e fragoline di bosco, insieme a note floreali di fiori di pesco”. Lo si suggerisce in abbinamento con insalata caprese, prosciutto crudo e risotti di verdure. Occhio al prezzo: Tba, che significa To be announced, traduzione on the road: lo diremo quanto prima!
Cosa succede nel circuito dei discount?E si torna a mdd, roba come Aldi, circuito discount:
Lidl Prosecco Rosé Doc. Quanto costa? Costa poco se si pensa che tra le caratteristiche organolettiche si legge "note di fragola fruttata". Suvvia, 7,09 euro, incarta e porta a casa! Altra Mdd:
Morrisons The Best Rosé Prosecco. È apertamente un “crowd-pleaser”, a senso tradurremmo “ruffiano”, che deve piacere alla folla. Anche qui intriganti ed invitanti le caratteristiche di pink fizz (!): "ricco di sapori di pesca bianca e aromi di fragola selvatica". Prezzo al dettaglio: 7 sterline; 7,64 euro.
Bosco del Merlo, il suo
Bosco del Merlo Prosecco Doc Brut Rosé lo suggerisce in abbinamento a piatti di pesce, come sashimi di salmone o tonno e verdure grigliate. Il prezzo vive situazione simile alla bottiglia di Bottega: Tba.
Altra Mdd: Spar Prosecco Rosé Extra Dry fatto da
Bosco Viticultori. Prezzo di lancio, in promozione fino al 10 marzo 2021,7,99 sterline (!) ovvero 8,72 euro. Sì, ma attenti che dopo il 10 marzo la pacchia finisce ed il prezzo normale di vendita diviene 9 sterline, ovvero 9,83 euro.
Un bilancio finaleFacendo la media sulle 8 bottiglie il cui prezzo ci è noto, siamo a 11 euro a bottiglia posizionata a scaffale e/o venduta online. Da qui riflessioni ed interrogativi. Ma non è che la vendita di Prosecco Rosé a questi prezzi al dettaglio dà ai consumatori una percezione di bassa qualità del prodotto? O, invece, non di erronea percezione trattasi, ed il Prosecco Rosè è vino di qualità mediocre? Forse si è badato troppo ad aumentare la quantità di produzione e non altrettanto si è badato ad aumentare la qualità? Il Consorzio di tutela della Denominazione di origine controllata Prosecco sta agendo allo scopo di aumentare la consapevolezza sulla qualità dei vini prodotti dagli associati?
Il dubbio che si insinua è che il
Prosecco Rosé venga venduto ad un prezzo inferiore al costo di produzione. Se è vero, perché? Se non è vero, come si remunerano, con questi prezzi a scaffale sul mercato export, gli attori della filiera? Alcune fasce di consumatori bene attenti, bene informati, partecipanti a forum in rete, lettori di blog, insomma, consumatori competenti, si domandano il motivo per cui il Prosecco Docg non mette capo al suo rosé. È solo perché non vi è Pinot Nero a sufficienza?
Tra online e scaffale le vendite di Prosecco Rosé sul mercato Uk andranno alla grande, costituiranno un grande successo e ne siamo contenti. Ma poi le feste finiscono. E allora?