Il Sindaco di Ponte di Legno, Ivan Faustinelli è realista: «La notizia del rinvio - all'ultimo minuto - dell'apertura degli impianti di sci al 5 di marzo, più che rabbia e amarezza, ha provocato una profonda delusione. Tutto il mondo della montagna, per l'ennesima volta si sente preso in giro. Nessuna considerazione, nessun rispetto per le migliaia di persone che vivono e lavorano quotidianamente nei comuni dell'alta Val Camonica.
Vista panoramica dal Presena
Indennizzi solo un sollievoNon
consolano nemmeno gli aiuti previsti dal neo ministro
Garavaglia. «Gli
indennizzi (non i ristori) - ha detto Faustinelli - per i danni causati dal Governo con l'ordinanza del ministro Speranza, annunciati dal neo ministro Garavaglia quando arriveranno e se arriveranno, rappresentano solo un sollievo nel mezzo di una bufera».
Il Maniva chiudeDal
Tonale-Presena alle montagne della Valle Sabbia e Val Trompia, sempre nel bresciano, il commento non è diverso, anzi. Al passo del Maniva,
Stefano Lucchini, titolare con la famiglia degli omonimi impianti ha già deciso: «Aprire a marzo non ha senso. Noi, dopo aver speso 800mila euro per ripartire nel rispetto di tutte le norme di sicurezza, abbiamo deciso di stoppare definitivamente l'
attività. Inutile insistere dopo cinque non stop, apri non apri, ne riparleremo la prossima
stagione invernale a fine 2021. Teniamo aperti
bar e punto di ristoro solo per
ciaspolatori, appassionati di sci alpinismo ed escursionisti. Insomma gli sport alternativi pur avendo in quota 2 metri di neve fresca».
Sia
Adamello Ski che
Maniva Ski, le due società che gestiscono complessivamente oltre 200 chilometri di piste, rimborseranno totalmente, a tutti coloro che li hanno acquistati on line,
biglietti e abbonamenti .