Un accordo che pone fine a un contenzioso lungo anni. È quello siglato tra la famiglia Cipriani e Lvmh, il gruppo francese del lusso guidato da Bernard Arnault e di cui fa parte Belmond, che stabilisce una volta per tutte i diritti delle parti in merito all'utilizzo dei marchi Cipriani nel mondo. Grazie alla tanto attesa pace, l'Hotel Cipriani di Venezia, fiore all'occhiello di Belmond, continuerà a chiamarsi così e sarà l'unico al mondo a potersi fregiare di questo nome.
L'Hotel Cipriani di Venezia
Belmond e Cipriani, pace fatta: ora dei progetti insieme
A dire il vero, il contenzioso che l'accordo ha finalmente chiuso si protraeva da ancor prima dell'acquisizione di Belmond da parte di Lvmh. Poco importa: l'intesa siglata permetterà da un lato alla famiglia Cipriani di espandere le attività di hospitality e ristorazione sui mercati internazionali e a Belmond di mantenere il nome dell'iconico albergo sul canale della Giudecca. A dimostrare la pace che regna tra le parti anche la conferma della volontà di avviare progetti condivisi.
«L'accordo con Giuseppe Cipriani e la sua famiglia segna l'inizio di una nuova era per Belmond e il Gruppo Cipriani. Siamo molto orgogliosi dell'Hotel Cipriani, il nostro hotel mitico a Venezia, il suo luogo magico e le esperienze uniche che è in grado di offrire ai suoi ospiti - ha dichiarato Roeland Vos, amministratore delegato di Belmond, in una nota - Siamo lieti che la famiglia Cipriani possa continuare con successo l'attività nel mondo dell'hospitality di alta qualità».
A lui ha fatto eco Giuseppe Cipriani, amministratore delegato dell'omonimo gruppo: «Siamo grati a Belmond e al Signor Arnault per l’apertura dimostrata nel trovare una soluzione a questo lungo contenzioso. La nostra famiglia è presente nell’hospitality di alta qualità sin da quando mio nonno ha iniziato la sua attività a Venezia nel 1931. Mio padre Arrigo, i miei due figli ed io siamo riusciti a costruire sulla tradizione di Venezia e sull’eccezionale gastronomia italiana dando loro notorietà e desiderabilità mondiale. Siamo felici di poter continuare a sviluppare il nostro business di famiglia in un contesto legale chiaro».