Le misure adottate dal Governo per distribuire i 32 miliardi con il Decreto Sostegni non sono piaciute nemmeno alle associazioni del Turismo Organizzato che hanno espresso la propria insoddisfazione richiedendo un intervento urgente al ministro del Turismo, Massimo Garavaglia. Le associazioni chiedono di garantire doverosi e proporzionali sostegni alle imprese che hanno subito più di tutte sia le conseguenze della pandemia sia gli effetti collaterali delle chiusure e delle restrizioni adottate.
Continua la crisi del turismo organizzatoL'incontro tra le associazioni e GaravagliaLa richiesta è stata sottoposta direttamente al Ministro Garavaglia da
AIDiT Federturismo Confindustria, Assoviaggi Confesercenti,
Astoi Confindustria Viaggi,
Fiavet e
Fto-Federazione Turismo Organizzato Confcommercio nel corso di un incontro. Il Ministro ha fornito adeguate rassicurazioni sulla celerità delle attività necessarie per terminare i
pagamenti dei contributi approvati e assegnati dal decreto Mibact, tra cui lo
sblocco delle risorse da parte del Mef, la notifica alla Commissione europea per adeguare la soglia del temporary framework a 1,8 milioni di euro e l’autorizzazione per i contributi (ex art. 107 2.b).
230 milioni ancora da utilizzareInoltre, Garavaglia ha confermato che si sta lavorando su un nuovo decreto ministeriale per utilizzare i residui
230 milioni di euro, non ancora assegnati, al fine di dare una prima e
tempestiva risposta al tema della copertura delle perdite subite da agosto 2020 in poi, con criteri più equi, che tengano conto delle imprese turistiche escluse dai
ristori, tra cui quelle di nuova apertura, e del mix di fatturato intermediazione/organizzazione.
Visto il perdurare della crisi, è stato anche posto il tema dei contributi per le ingenti perdite che le imprese stanno registrando anche nel 2021 ed è stato affrontato il problema della prossima scadenza dei
voucher, in merito al quale il Ministro ha detto di voler individuare una soluzione.
Calda la questione dei viaggi sicuriSi è ribadita l’esigenza di favorire ed agevolare la ripartenza dei viaggi in
sicurezza. A seguito della recente positiva risposta del Ministero dell’Interno che autorizza - anche in presenza di eventuali
restrizioni sul territorio nazionale - gli spostamenti verso il luogo di partenza (porto, aeroporto etc.) per raggiungere i
Paesi esteri aperti e fruibili per
turismo (contenuti nell'Elenco C dell’allegato 20 del DPCM 2 marzo 2021), per il comparto diventa ora prioritario ampliare anche la lista dei Paesi consentiti individuando ulteriori mete turistiche extra Schengen (contenuti nell'Elenco D). Su questo ultimo punto Garavaglia si è impegnato a coinvolgere sin da subito gli altri
Ministri competenti.
Le Associazioni, che si stanno quotidianamente confrontando con lo staff del Ministro, hanno evidenziato infine la necessità di proseguire con un lavoro congiunto che porti all’adozione di provvedimenti non “trasversali” e generici, ma
mirati e dedicati al settore.
Reazioni negative da più spondeDiciamo che i Sostegni non sono piaciuti "nemmeno alle associazioni del Turismo organizzato" perchè
molti altri comparti si sono fatti sentire nei giorni scorsi.
Nel mondo del turismo ha storto il naso Confindustria Alberghi: «È sotto gli occhi di tutti - dichiara
Maria Carmela Colaiacovo, vice presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi - la drammatica situazione in cui versano le aziende. Le perdite toccano, e per alcuni addirittura superano, l’80%! È chiaro che i
sostegni risultano del tutto inadeguati per le aziende e i settori più colpiti. È indispensabile prevedere
interventi mirati e proporzionali per tutte quelle realtà che hanno subito perdite di gran lunga superiori al 30% così come indicato dal provvedimento».
Più contrariato che mai anche il
mondo dei bed&breakfast che hanno ricevuto qualche centinaio di euro dalle singole Regioni, ma dallo Stato mai nulla, Dl Sostegni compreso.
Il presidente dell'Anir (Associazione nazionale imprese di ristorazione collettiva), Massimiliano Fabbro ha detto: «Possiamo dire di non essere stati ascoltati e di non aver ricevuto alcun
aiuto dallo Stato nonostante da un anno il Covid alcuni segmenti delle nostre imprese abbiano subito cali sino al 60% del fatturato: massima incidenza su scuole ma soprattutto nella pubblica amministrazione dove lo smartworking sta diventando strutturale. Nessuno riflette sugli effetti di questo: sono a rischio licenziamento 60mila nostri
lavoratori, e sino a 100mila se consideriamo l’indotto.
Il progetto degli Stati Generali Mondo Lavoro del TurismoNella stessa giornata Massimo Garavaglia ha partecipato al secondo appuntamento della prima giornata degli
Stati Generali Mondo Lavoro del Turismo da Venezia e in diretta on line, e in programma fino a venerdì 26 marzo. Tra i principali obiettivi, che faranno parte di un
progetto complessivo di rifondazione del settore è emersa la necessità di riconvertire le numerose competenze e il
know-how del settore turistico attualmente in stand by causa pandemia, formando le risorse di domani. Poi creare percorsi che permettano alle figure professionali attualmente non impiegate di trasferire la propria esperienza ai più giovani all’interno di percorsi di studio e formazione. Senza che il costo del lavoro gravi sulle aziende. Quindi valorizzare quindi un capitale umano attualmente fermo, innervando di talenti e
professionalità il mondo della
scuola, delle università e della formazione specialistica, in particolare degli Its, Istituti Tecnici Superiori.