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Pronto, ci sono! Gli psicologi aiutano i ristoratori in crisi

Valentina Picca Bianchi, presidente del gruppo Donne della Fipe presenta il servizio di supporto psicologico destinato agli imprenditori colpiti dalla crisi generata dal covid. Psicologici del Centro Paradoxa di Treviso aiuteranno anche a ritrovare la serenità e la determinazione per ripartire.

di Alberto Lupini
direttore
 
08 ottobre 2020 | 18:00

Pronto, ci sono! Gli psicologi aiutano i ristoratori in crisi

Valentina Picca Bianchi, presidente del gruppo Donne della Fipe presenta il servizio di supporto psicologico destinato agli imprenditori colpiti dalla crisi generata dal covid. Psicologici del Centro Paradoxa di Treviso aiuteranno anche a ritrovare la serenità e la determinazione per ripartire.

di Alberto Lupini
direttore
08 ottobre 2020 | 18:00
 

Bar e ristoranti in crisi, lasciati soli, costretti ad assistere ad una sforbiciata consistente ai propri fatturati, molti anche destinati a chiudere. Un ritornello che ormai conosciamo a memoria e che a furia di ribadirlo rischia di lasciare per strada anche qualche considerazione in più, utile e addirittura anche più profonda dei concetti più eclatanti come quelli pratici ed economici. Forse in pochi infatti considerano che lo stress a cui la categoria è sottoposta è altissimo e le ripercussioni sulla salute psicologica degli addetti ai lavori può generare danni enormi. Aveva lasciato di stucco a questo proposito l’estremo gesto compiuto da un ristoratore fiorentino soffocato dai debiti e senza speranza all’orizzonte. Da qui il gruppo Donne Imprenditrici di Fipe Confcommercio ha avuto l’idea di aprire un servizio destinato a supportare psicologicamente gli associati attraverso la consulenza con esperti. Si chiama “Pronto ci sono!” e si concretizza in uno sportello telefonico gratuito di counseling, gestito dagli psicologi professionisti del Centro Paradoxa di Treviso.

Uno sportello per aiutare i ristoratori in crisi - Ristoratori, la crisi è psicologica Gli esperti in campo per supportarli
Uno sportello per aiutare i ristoratori in crisi

«L’idea di questo sportello - spiega la presidente Valentina Picca Bianchi - nasce da una constatazione: la grave difficoltà dei nostri associati nell’affrontare questa crisi generata dal covid. I problemi dei ristoratori sono di natura economica, ma anche psicologica e la morte del giovane collega ne è una testimonianza chiara».

Gli psicologi saranno contattabili tramite un numero verde in orari e giorni precisi. Il valore aggiunto di questo servizio sta nel fatto che il supporto non sarà solo a livello di psicologia personale, ma avrà l’obiettivo di assistere il “paziente” in un percorso di rinascita professionale tramite la collaborazione con Fipe e con gli organi regionali attivi sul territorio. «Vogliamo che l’associazione svolga il ruolo di supporto, anche tecnico per tutti i nostri imprenditori», ha sottolineato Valentina Picca Bianchi. Va sottolineato che la maggior parte delle imprese associate alla Fipe fanno capo ad imprenditrici la cui voce e il cui "peso" dunque contano.

Anche perché il futuro non promette nulla di buono e le notizie sull’aumento dei contagi arrivate proprio in queste ore non lascia certo tranquilli: «Non siamo automi - ha osservato Picca Bianchi - la recente risalita dei contagi rappresenta un ulteriore fattore di preoccupazione per chi ha investito tempo, fatica e denaro nel suo locale e che ha la responsabilità non solo della sua famiglia, ma anche dei dipendenti. Se vogliamo davvero rialzare la testa, abbiamo il dovere di garantire anche la tenuta psicologica delle persone».

Valentina Picca Bianchi - Ristoratori, la crisi è psicologica Gli esperti in campo per supportarli
Valentina Picca Bianchi

«Il bilancio del 2020 per i pubblici esercizi è impietoso - ha aggiunto - 22 miliardi di fatturato persi, 50mila imprese a rischio e 300mila posti di lavoro in bilico. Eppure le scadenze fiscali, gli stipendi da pagare, gli affitti da onorare, restano. È comprensibile che le persone possano sentirsi mancare la terra sotto i piedi e perdere di vista i propri obiettivi. Noi abbiamo deciso di costruire per loro un luogo sicuro dove per prima cosa parlare e poi ritrovare l’equilibrio necessario a ripartire. La sfida più grande è quella di intercettare le situazioni a rischio e stimolare una nuova prospettiva negli imprenditori».

La presentazione del progetto è avvenuta nella sede di Alma, la Scuola di cucina italiana voluta da Gualtiero Marchesi che ha casa a Colorno (Pm) «perché noi ambiamo all’eccellenza nel nostro lavoro e nei nostri progetti e questa è la sede ideale dal momento che punta a formare i professionisti di domani fornendogli tutti i migliori strumenti». Per l’occasione è stata anche ufficializzata una partnership tra la Fipe e Alma affinchè i diplomati siano seguiti in un percorso di inserimento lavorativo nelle attività gestite dagli associati della federazione.

Per il gruppo donne della Fipe si è trattato anche del primo direttivo in presenza. Sono 13 le associate che compongono i vertici, 46 quelle che fanno parte della sezione. «Siamo un gruppo affiatato e inclusivo - ha detto la presidente - che punta a proporre soluzioni di qualità e che siano necessarie al settore».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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